11. Addio

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Louis entrò nella stanza e non disse una parola, come se Harry non fosse presente.

Il riccio, dal canto suo, non ci fece caso, abituato al suo comportamento.

Del resto era talmente sollevato dal fatto di non essere stato colto in flagrante a spiare il suo quaderno di disegni che tutto gli sarebbe andato bene comunque.

Si alzò dal letto, anche lui in silenzio e si mise a raccogliere le sue cose, riponendole poi nella valigia.

Sentiva su di sè gli occhi di Louis che lo seguivano, ma non disse nulla, aspettando che fosse il suo compagno di stanza a fare la prima mossa.

Mossa che, però, non arrivò, così Harry lasciò perdere ciò che stava facendo, si risedette sul letto e disse:

" Domani torno a casa, il dottor Taylor ha stabilito che sono guarito e pronto per ritornare nel mondo reale "

Louis lo fissò intensamente per alcuni minuti, poi sollevò le spalle e mormorò:

" Buon per te "

" Ma non hai altro da dire? " sbottò il riccio, incapace di trattenersi.

" Cosa vuoi che ti dica? " chiese Louis sulla difensiva " Che mi dispiace che tu te ne vada? Che mi sentirò solo? "

" Non so...." rispose Harry " ma qualcosa di diverso. Credevo che fossimo diventati più o meno amici nel tempo trascorso qui "

Louis lo fronteggiò, scosse la testa e, con tono rassegnato, esclamò:

" Io sono in questo posto di merda da anni e non ho mai avuto amici. Sono nato solo e morirò solo, questa è la verità. Non fare finta che ti importi di me, non ci credo. Il tuo è solo un patetico tentativo per non sentirti in colpa per il fatto che te ne andrai. Torna alla tua vita, Harry e lascia a me la mia..."

Detto questo, mise la mano sulla maniglia della porta e la aprì.

" Non è vero! " disse Harry accalorato " A me importa di te e verrò a trovarti! Te lo prometto! "

Louis sorrise amaramente e, prima di uscire, mormorò:

" Non fare promesse che non manterrai mai..."

Harry si alzò in piedi, continuando a ripetere che era sincero, ma le sue parole si persero nel nulla, dato che Louis se ne era andato.

Si lasciò quindi cadere sul letto e si perse nei suoi pensieri.

Louis non tornò quella notte e non si presentò nemmeno a salutarlo quando se ne andò.

Harry lo cercò con lo sguardo mentre usciva dall'ospedale, ma non lo vide, non lo vide anche se c'era, nascosto dietro una tenda alla finestra del primo piano.

Sembrava il solito Louis, anche se una lacrima gli rigava una guancia.

Ragazzi interrottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora