9. Un muro

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Harry ritornò nella sua stanza, si stese sul letto e chiuse gli occhi, lasciando che i pensieri che aveva in testa vorticassero liberamente uno dietro l'altro.

Louis aveva avuto un'infanzia terribile e, pur essendo così giovane, ne aveva passate di tutti i colori, ma, come era possibile che in un ospedale psichiatrico medici ed infermieri approfittassero di un ragazzo che soffriva di ninfomania?

Harry non era lì per accusarli o per puntare un dito contro di loro, ma aveva già visto Louis fare sesso con loro tre volte e non poteva essere una semplice coincidenza.

Sfruttavano la sua debolezza psichica  e, in cambio di sesso, gli davano sigarette o gli facevano piccoli regali.

Era uno scandalo, un vero scandalo!

Doveva fare qualcosa, doveva aiutare Louis, doveva....

Ma doveva cosa?

Chi era lui per intervenire?

E soprattutto, che spiegazioni avrebbe dato al dottor Taylor se fosse andato da lui a parlargli?

Non poteva certo raccontargli di aver frugato nel suo schedario e di aver letto il fascicolo di Louis!

Si passò nervosamente una mano fra i ricci e li scosse arrabbiato e frustrato, nel disperato tentativo di frasi venire un'idea brillante e, soprattutto, realizzabile.

Alla fine convenne che poteva solo cercare di parlare a Louis, di diventargli amico e di ottenere che si confidasse con lui.

Forte di questa convinzione, si mise a sedere sul letto e annuì alla stanza vuota, riprendendosi subito non appena sentì la porta aprirsi.

Sorrise a Louis come se nulla fosse e chiese:

" Dove sei stato? "

Capì subito di aver sbagliato approccio, quando Louis corrugò la fronte, tese i lineamenti e sibilò, prima di sparire in bagno:

" Non sono cazzi tuoi "

Harry rimase come una statua di sale e si maledisse per essere stato così stupido.

" Mi dispiace " disse quindi a  Louis non appena lo vide uscire dal bagno " non avrei dovuto impicciarmi dei fatti tuoi, ma te ne sei andato così di colpo che mi sono incuriosito "

Louis non rispose, si lasciò cadere sul letto e mormorò:

" Si era detto che dovevamo comportarci come due ragazzi normali, come se non vivessimo in un ospedale psichiatrico..."

" Sì, ma io devo sapere qualcosa di te..."

" Limitati a ciò che ti lascio sapere " sentenziò Louis " e andremo molto d'accordo "

Harry non potè far altro che annuire ed accettare quanto detto dal suo compagno di stanza.

Ragazzi interrottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora