14. Louis

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Harry, poco dopo, si ritrovò a percorrere il corridoio che aveva percorso tante volte in passato e si fermò davanti alla porta della stanza, che era stata anche sua.

Era socchiusa e, dallo spiraglio, potè vedere una persona seduta sul letto.

La aprì completamente e rimase pietrificato sulla soglia, con gli occhi spalancati.

Louis, perché di lui si trattava, era seduto sul bordo del letto, con le mani unite strette fra le ginocchia e gli occhi fissi sul pavimento.

Era magro, scheletrico quasi e i suoi capelli, anni prima color caramello, erano attraversati da molti fili grigi, nonostante non avesse ancora trent'anni.

Indossava una tuta blu, sformata e troppo grande per lui e le sue piccole mani spuntavano a fatica dalle maniche enormi.

Harry deglutì scioccato, ma si fece forza, entrò e gli si inginocchiò davanti.

" Louis....sono Harry, ti ricordi di me? " sussurrò a bassa voce, cercando di attirare la sua attenzione.

Louis, però, non mosse nemmeno un muscolo, mantenendo gli occhi fissi sul pavimento.

Harry provò in tutti i modi a cercare di ottenere un contatto con lui, ma non ci riuscì e alla fine, sconsolato, si rimise in piedi.

" Non ci riuscirà, dottore " disse un infermiere entrando nella stanza con delle medicine " Louis vive in un mondo tutto suo e non parla praticamente mai "

Harry riconobbe in lui uno degli infermieri che c'erano già quando lui era ricoverato lì, ma non lo disse, dato che l'uomo non l'aveva chiaramente riconosciuto.

" Che cosa sai di lui e del suo percorso? " gli chiese Harry con tono professionale.

L'infermiere fece per rispondere, ma poi si bloccò, come se qualcosa gli impedisse di parlare.

Harry, avendo capito che aveva paura, gli mise una mano sul braccio e disse:

" Non devi preoccuparti di nulla. Ciò che mi dirai resterà un segreto fra te e me. Io voglio solo cercare di aiutare Louis e vedere se può essere ancora salvato "

L'infermiere, allora, appoggiò le medicine di Louis sul comodino e mormorò:

" Louis era un paziente del dottor Smith, che era un bravo psichiatra, ma che aveva un unico, grosso difetto....gli piaceva il sesso, gli piaceva troppo, se mi capisce.
In pratica, in combutta con un paio di infermieri compiacenti, che ora sono andati via, se ne approfittava dei pazienti come Louis, quelli con tendenze ninfomani.
Per farli stare buoni aumentava le dosi di psicofarmaci e i risultati sono lì davanti ai suoi occhi..."

Harry, inorridito, fissò il povero Louis e provò dentro di sè una rabbia violenta.

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