4. Uno strano ragazzo

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" Harry Styles " disse il riccio tendendo una mano al suo nuovo compagno di camera.

" Louis Tomlinson " borbottò quello, in modo non troppo entusiasta.

" Senti...." sussurrò Harry abbastanza in imbarazzo " io sono appena arrivato qui e non so come funziona...non è che tu potresti spiegarmi le cose essenziali...."

" La cosa essenziale, l'unica e sola che devi sapere è che non mi devi rompere le palle, chiaro? "

Harry spalancò gli occhi stupefatto e all'inizio pensò di non aver capito bene, così Louis gli si avvicinò e sillabò:

" Io penso a me e tu pensi a te, ci arrivi a capirlo? Io non ho bisogno di amici, tanto meno di un porcospino rotolato fuori da un cespuglio! "

Harry si alzò di scatto dal letto su cui si era seduto e sibilò:

" Cosa hai detto nano da giardino? "

Le guance di Louis si colorarono di un rosso acceso, ma non rispose alla provocazione appena ricevuta, infatti si limitò a prendere dal cassetto del suo comodino un pacchetto di fazzoletti di carta e a uscire dalla stanza.

Harry, una volta rimasto solo, in preda alla rabbia più nera, diede un calcio alla sua valigia e cominciò a ricoprire Louis con tutti gli insulti del suo repertorio personale.

Alla fine, quando si fu calmato, decise di prendere in mano la situazione e, con il volto sicuro e fiero, uscì dalla stanza e si diresse come un fulmine nello studio del dottor Taylor.

Entrò senza nemmeno bussare e, non appena ebbe il medico davanti, sbottò:

" Voglio un altro compagno di stanza ! "

Il dottore si alzò, si piegò sulla scrivania ed esclamò, scandendo bene le parole:

" Il tuo compagno di stanza è quello che ti è stato assegnato e, se non ti va bene, ragazzino, puoi andare a dormire in giardino! "

Harry si arrabbiò ancora di più, prese un fermacarte che era sulla scrivania del medico e lo scaraventò a terra mandandolo in mille pezzi.

Dopo aver fatto ciò, si voltò e si precipitò fuori dalla porta, dirigendosi come una furia verso la sua stanza.

Era a metà del corridoio, quando sentì degli strani rumori provenire da dietro una porta accostata.

Incuriosito si avvicinò, la aprì leggermente, spiò e rimase senza parole.

Louis, il suo compagno di stanza, era sdraiato su un tavolo completamente nudo e un ragazzo, un infermiere per la precisione, data la divisa che indossava, stava inequivocabilmente scopandolo.

Riaccostò la porta senza far rumore e ritornò nella sua stanza con la testa piena di domande, per ora senza risposte.

Ragazzi interrottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora