18. L'inaspettato...

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Il dottor Taylor, sentendo la proposta di Harry, pensò che fosse impazzito, poi, però, si riprese e spiegò:

" Louis non ha parenti in vita e, tecnicamente, è considerato incapace di intendere e di volere, per cui tu potresti diventare il suo tutore. Il fatto è che, primo, tu lavori e non potresti garantirgli un'assistenza continua, secondo...."

" Gli affiancherei un'infermiera durante le mie assenze ! "lo interruppe Harry agitato.

" Secondo " andò avanti Taylor annuendo distrattamente " Louis non reagisce ad alcun tipo di stimolo ormai, è in uno stato quasi catatonico e, come ben sai, malati di questo tipo devono, per legge, essere ricoverati in strutture apposite "

Harry si lasciò ricadere sulla sedia, come colpito da un macigno.

Taylor, purtroppo, aveva ragione e lui, come un cretino, non aveva nemmeno preso in considerazione la questione.

" Allora non resta più nulla da fare...." commentò rassegnato.

Taylor annuì, battendogli sulla spalla per confortarlo e poi lasciò lo studio.

Harry trovò il coraggio di andare da Louis solo mezz'ora prima che venissero a prenderlo per portarlo nel nuovo ospedale.

Louis era seduto sul letto, con le mani in grembo e gli occhi fissi nel vuoto, immobile.

Il medico gli si inginocchiò davanti e sussurrò:

" Adesso ti porteranno in un nuovo ospedale, ma...ma ti garantisco che starai bene e che ti cureranno nel modo migliore. Io verrò a trovarti spesso e, questa volta, ti giuro che manterrò la promessa. Mi dispiace di non aver potuto fare di più con te, io...io ci ho provato, ma tu non mi hai lasciato entrare nella tua mente.
Se solo avessi mostrato il minimo cenno, se solo avessi fatto vedere di reagire e di capire, avrei potuto portarti a casa con me e, sono sicuro, saresti potuto guarire.
Mi dispiace, piccolo, mi dispiace tanto "

Detto questo si alzò, attese di vedere se Louis reagiva in qualche modo, ma, quando vide che non succedeva nulla, scosse la testa sconsolato e uscì dalla stanza.

Gli infermieri del nuovo ospedale vennero a prendere i malati con ambulanze ed auto mediche.

Harry e il dottor Taylor erano in cortile per osservare che tutto si svolgesse nel migliore dei modi e i loro volti erano tristi e cupi.

Louis fu l'ultimo ad essere portato fuori e giunse su una sgangherata sedia a rotelle.

Il suo sguardo era fisso come al solito, spento ed immobile.

All'improvviso, però, accadde qualcosa...

Mentre la sedia a rotelle passava davanti a Harry, il suo viso si voltò verso  di lui e il suo braccio si tese all'esterno.

L'infermiere che spingeva la carrozzina si fermò perplesso e, sotto gli occhi stupiti di tutti, Louis si mise in piedi a fatica, trovò l'equilibrio e poi barcollò verso Harry.

Non appena gli fu di fronte, fece un leggero sorriso e gli posò la testa sul petto.

Ragazzi interrottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora