Capitolo 9 -Roberto Bolle non è gay

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Lui sembra finalmente notarmi e toglie le braccia dalle spalle delle due ragazze avvicinandosi.

"Da quanto tempo?"

"Se mi dai del tempo posso spiegare" lo guardo schifata. E' vero io e Cameron ci siamo baciati ma.. non così. Io ho pensato a Thomas, io mi sono sentita male, io per Cameron almeno ho provato qualcosa in passato.

Io non sono andata in giro con due ragazzi a presso a sparlare del ragazzo a cui stavo facendo le corna. Io Cameron non me lo sono scopata, non mi sono fatta fare due succhiotti del genere e soprattutto non mi sono fregata di Thomas.

"Non ti voglio ascoltare. Dimmi solo da quanto continua questa cosa" mi pulsa la testa e stringo con forza il braccio di Cameron per restare in piedi

"Da oggi, non ho mai fatto qualcosa del genere, credimi" sussurra ma lo sento forte e chiaro

Annuisco e mi giro andandomene, la sua voce però mi fa congelare sul posto.

"Tu non hai problemi, vero? Ad avere dei bambini da lui e farli passare per miei?" Si avvicina stringendomi il polso

"Togli la tua mano dal mio polso se non vuoi che te la spezzi, Thomas" ringhio e lui sembra solo sfidarmi con lo sguardo

"Rispondi alla mia domanda, prima"

"Se ti da così tanto fastidio Adam allora vattene" lui scuote la testa con un sorriso

"Non capisci. Io a lui voglio bene, e a te amo. Ma tu non ricambi"

Disse quello con due donne sotto braccio.

"Tu riesci a vedere solo il male in me, non è così? Non sei altro che un masochista, che passa tanto tempo con delle donnacce, che non comprende altro se non infamia e disonestà. Per questo non riesci a vedere oltre i tuoi errori" faccio un passo indietro sorprendendolo con le mie parole

"Ci vediamo a casa, Thomas" vado a passo veloce verso la macchina e questa volta non mi segue

"Skyler" sento richiamarmi ma non mi giro asciugandomi una lacrima. Mi ferma per un braccio facendomi girare verso di lui

"Ti accompagno io a casa. Non puoi guidare in queste condizioni" non ribatto e vado verso la sua macchina.

Rimaniamo in silenzio per circa metà viaggio finché lui non decide di romperlo

"Mi dispiace per quello che è successo" non lo guardo continuando a fissare la strada fuori dal finestrino

"Non è vero" rispondo semplicemente e sospira

"Hai ragione" ammette "Ma non voglio che tu stia male per un ragazzo come lui"

"Perchè non sei arrabbiato con me?" Giro la testa verso di lui distraendolo per qualche secondo dalla guida

"Tu vuoi che io lo sia?" Alza un sopracciglio facendomi sospirare pesantemente

"Non è 'cosa voglio io' ma come dovrebbero essere le cose. Perché non mi sbraiti contro? Perché sei così tranquillo?"

"Ormai è successo quel che è successo Skyler" sospira "Certo non sono felice per come siano andate le cose ma non posso neanche scaldarmi a distanza di cinque anni. Per questo devo lasciare che tutto vada per il meglio, la vita di tutti è già abbastanza complicata"

Smette di parlare per qualche minuto

"Posso dirti una cosa?" Annuisco mentre lui mi lancia un occhiata

"Dovresti lasciarlo spiegare" inizia "Credo tu sia già consapevole di come ti guarda. Questa situazione fa male soprattutto a lui e devi cercare di capirlo. Si è comportato come se avesse un cazzo al posto del cervello ma probabilmente io se fossi stato al suo posto sarei crollato per una crisi già qualche mese fa" continua sincero facendomi riflettere sulle sue parole

UNDEFINED -sequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora