UNDEFINED -sequel

Capitolo 3 -forse mi sbagliavo

Nash's pov

<<Cosa? Assolutamente no.. Sierra non farmi inca-smettila! Non potete.. non sappiamo nemmeno dov'è.. Sie->> guarda lo schermo del cellulare arrabbiato

<<Ha riattaccato>> boccheggia alzando lo sguardo su di me

<<Stanno venendo qui?>> mi fingo sorpreso, Hayes me lo aveva detto già un paio d'ore fa. Appena ho finito di parlare con Skyler l'ho chiamato subito. Ora Cameron non sa che sono già in viaggio ed entro stasera saranno qui

<<Vogliono vederla dice>> ride amaramente <<Non sappiamo nemmeno dove vive. Per non parlare del resto>>

<<Perchè tu credi che qualcuno ti ascolterà?>> non mi risponde guardando fuori dalla finestra nervoso.

Sospiro, alzandomi dal divanetto della nostra stanza d'Hotel e mi avvicino a lui

<<Perchè fai così?>> si gira a guardarmi con un espressione stanca nel viso

<<Non voglio avercela di nuovo nelle nostre vite. Voglio stare bene>>

Skyler's pov

Mi siedo di fronte a Thomas facendo un piccolo sorriso ad Adam.

Il ragazzo davanti a me sembra non notarmi, tant'è che quando alza lo sguardo su di me apre la bocca leggermente sorpreso.

<<Tutto bene?>> mi sorride annuendo per poi passarmi il menù

<<Scegli, io e Adam abbiamo già fatto. Manchi te così vado ad ordinare>> alzo un sopracciglio passando lo sguardo da uno all'altro. La mia espressione diventa seria e mi appoggio con i gomiti al tavolo sporgendomi in avanti

<<Cosa avete preso?>> stanno in silenzio per cui ripeto la domanda

<<Pizza>> sospiro sfregandomi gli occhi stanca

<<E' una settimana che continuate a mangiarla. Quante volte devo ripetervelo per farvelo capire, non potete mangiare pizza tutti i giorni. Adam è piccolo e ci arriva più difficilmente, ma almeno tu Thom>>

<<Ti prego mamma, solo questa volta>>

<<Ho detto di no, basta, ordinate qualcos'altro>> la mia voce si fa più dura di quanto volessi, ciò dovuto a tutta la frustrazione accumulata oggi e non.

Gli occhi di Adam si fanno lucidi e Thomas mi guarda stranito. Apre bocca ma viene interrotto da Adam.

<<Ti odio!>> spalanco gli occhi mentre corre fuori piangendo. Thomas lo segue fuori prima di lanciarmi uno sguardo severo

Sbatto la mano al tavolo prima di alzarmi ed uscire velocemente dal locale, tiro fuori le chiavi dell'auto. Non voglio vedere nessuno dei due ora. Avrò anche esagerato ma non posso addossarmi tutta la colpa, Thomas sa della mia situazione attuale e continua a far finta di niente quando dovrebbe fare tutt'altro ora

Salgo in auto partendo subito dopo, nonostante tutto non permetto alla frustrazione di prendere il controllo e a distrarmi dalla guida..

Stringo forte il volante. Mi odia ha detto, non voglio pensare a quando lo farà davvero.

Chi sono io per mentire non solo a mio figlio, ma a tutti? Per una mia stupida incomprensione ho mandato tutto a puttane. Cosa mi costava aspettare qualche ora in più quel giorno? Provo continuamente a convincermi che non è colpa mia, ero solo una ragazzina innamorata di un ragazzo dato per morto.. cos'altro c'era da aspettare? Avevo già creduto abbastanza. Già, talmente tanto da condannare un povero bambino ad affogare tra le bugie, ma che brava persona che sono, eh? Ad aver condannato un ragazzo a convivere con un bambino non suo ogni giorno. Ad aver oscurato la vista di quel bambino al padre.