Epilogo

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Mi sono accorta di non avervi mai messo una foto di Erik, quindi eccolo qui ^

Un anno e sei mesi dopo

"Lascia stare, lo faccio io" mi scosto non appena Cameron prova a prendermi la scatola dalle mani

"Sono in grado di fare da sola" alza gli occhi al cielo ma decide di non dire nulla per cui sorrido e la metto giù

"Sai, se fossi meno-" sento il telefono squillare nell'altra stanza per cui mi muovo a prenderlo. Rispondo senza controllare e vengo accolta da silenzio

"Si?" do un occhiata ad Adam e sorrido nel notarlo tra le braccia di Cameron

"Skyler?" mi riprendo quando sento la voce di Alex "Ci sei?" annuisco dimenticando che lui non è qui con me, ancora presa dalla risata di Adam e Cameron

"Si, va tutto bene?"

"No, Erik sta-" sento un forte suono di sottofondo e sposto leggermente il telefono socchiudendo gli occhi "Jace cosa stai-no, non adesso" urla e sospiro decidendo di prendere posto sul divano. Quasi tredici anni che li conosco ed ancora devo abituarmi a tutto il casino che li segue

"Jace no" sento urlare di nuovo e finalmente Alex si decide a prestarmi attenzione "Ho bisogno di sapere se è tutto confermato per domani-Jace, cazzo- okay, Skyler se c'è qualcosa fuori posto avvisami, devo andare" non mi da il tempo di rispondere perchè non appena apro bocca cade la linea

"Cameron" chiamo dopo aver buttato il telefono all'angolo del divano. Entro in cucina e lo cerco con lo sguardo finché non sento dei rumori di sopra

"Adam?" sto attenta a tutti gli scatoloni a terra mentre salgo le scale e li trovo nell'ultima stanza in fondo al corridoio

"Ho cambiato idea"

"Adam, abbiamo già preparato tutto, non puoi cambiare idea adesso" sospira frustrato e gli stringo leggermente le spalle per allentare la tensione "Che succede?"

"Vuole cambiare il colore della stanza"

"Si?" chiedo sorpresa guardando le mura già a metà dipinte di un viola scuro "Perchè?"

"Non mi piace più" alza le spalle ed incrocio le braccia

"Ma Adam siamo già a metà non possiamo-" mi fermo di scatto quando vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e mi guardo intorno con un sospiro

"Come le vuoi?" Cameron si gira di scatto e mi lancia un occhiataccia alla quale rispondo con un mezzo sorriso

"Mentre ero fuori con Cameron ho visto un uomo dipingere su un muro di verde" sento Cameron irrigidirsi per un attimo prima di rilassarsi di nuovo e mi mordo il labbro. Non l'ha mai chiamato papà anche se so che sta iniziando a vederlo sotto quella prospettiva, ma nessuno ha fretta.

"Quindi verde?" chiede quest'ultimo e lui scuote la testa

"Quel verde"

"Quel verde" ripete Cameron frustrato e lui annuisce

"Ti ricordi dove l'hai visto?" sospira e lui annuisce, appoggio il mento sulla spalla di Cameron mentre gli circondo la vita con le braccia "Mettiti le scarpe" Adam sorride e corre di sotto mentre lui alza gli occhi al cielo prima di girarsi verso di me

"Dobbiamo imparare a dirgli di no" ammette ed io mi limito a sorridere subito dopo avergli sistemato il ciuffo

"Siamo degli ottimi genitori in tutto, lasciaci sbagliare in qualcosa ora che è ancora piccolo" scuote la testa e mi lascia un bacio sulla fronte

"Non funziona così" alzo gli occhi al cielo alla sua risposta e lui si limita a stringermi a se facendomi appoggiare la testa sul suo petto

Alza la mia mano e ci lascia un bacio sopra prima di incrociare le mie dita alle sue "Ti amo"

UNDEFINED -sequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora