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تسعة

La scena di oggi non doveva essere rude.

Per niente.

Ma Jungkook aveva provocato Yoongi, e tutti sapevano che era la cosa più sbagliata da fare.

Yoongi ti avrebbe sfondato, altrimenti.

Ma il povero e innocente Jungkook amava le cose vietate, amava provocare le persone. Solo che, stupido come era, non capiva che ci avrebbe rimesso il suo buchino intatto.

La scena era semplice: un letto e niente personale.

Chiunque girava con Yoongi doveva ritrovarsi da solo con lui e il suo pitone.

Non appena la telecamera si accese, Yoongi guardò con occhi assottigliati Jungkook.
Si avvicinò lentamente a lui, e con uno scatto deciso e violento lo buttò sul letto.

Inutile dire che Jungkook stava tremando. Aveva paura.

Provò a pregarlo con gli occhi, «H-Hyung..» ansimò.

E quello che poteva sembrare un gemito di eccitazione, in realtà era una preghiera per non fargli male. Di smetterla.

Jungkook aveva giocato col fuoco e ora stava per scottarsi.

I vestiti lentamente volarono via, Yoongi iniziò a leccare lentamente il buchino di Jungkook.

«H-hyung ti prego..»

Yoongi non lo ascoltava.
Gli diede una sculacciata come risposta.

«Oh Jungkook.. quanto mi ecciti.»

«Ti p-prego..»

Yoongi infilò un dito.

Jungkook sussultò, cercando di pensare solo al piacere e non al dolore.

Piacere piacere piacere.

Il dito di Yoongi si muoveva in modo circolare, e senza preavviso ne infilò un altro.

Jungkook fece un urlo poco virile, cazzo il piacere poteva anche fottersi, non avrebbe più scopato con nessun vergine.

E quando il maggiore stava per entrare nel suo corpo, violando e stracciando la sua parte più intima, al piccolo gli uscì una lacrima e mai avrebbe pensato di pregare qualcuno per salvarlo.

Ma forse i miracoli esistono.