IX. Litigare

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Nell'istante in cui Albus Potter litigò seriamente con Scorpius Malfoy per la prima volta non seppe più che fare.

Il terzo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts di Albus Potter iniziò con una serie di novità. La prima di tutte riguardava le due persone che avevano preso posto proprio di fronte a lui sull'Hogwarts Express e che erano entrambe al loro primo anno: sua sorella Lily e suo cugino Hugo. Nonostante entrambi avessero già subissato sia lui che sua cugina Rose Weasley di domande sulla scuola per tutta l'estate, ora che erano sul treno l'euforia li aveva resi ancor più curiosi e chiacchieroni del solito. Quando Albus aveva cercato di spiegare gentilmente alla sorella che era la quarta volta che le ripeteva come funzionava lo smistamento e che, se non aveva da fargli nuove domande, lui avrebbe voluto raggiungere i suoi amici, lei aveva messo su una faccia offesa come se lui avesse appena proposto di abbandonarla sui binari. A quel punto si era visto costretto a restare lì, in compagnia dei due nuovi alunni, senza aver avuto nemmeno la possibilità di salutare i suoi compagni che a malapena aveva intravisto sul binario 9 ¾, sepolto com'era in mezzo alla solita orda di parenti.

Circa un'ora dopo Scorpius, Logan e gli altri due compagni del terzo anno di Serpeverde, i quali avevano preso posto in uno scompartimento tutto per loro, decisero finalmente di andare a cercarlo lungo i vagoni. Quando lo trovarono, Rose stava intrattenendo cuginetta e fratello cercando di insegnargli alcune semplici magie, ora che finalmente le era permesso di nuovo di usare la bacchetta, mentre Albus chiacchierava in modo particolarmente imbarazzato con Annette, che li aveva raggiunti poco dopo l'inizio del viaggio. Appena li vide sulla porta dello scompartimento, Albus saltò in piedi per salutarli e farfugliò qualcosa circa il dover chiedere delucidazioni su un tema di Trasfigurazione: una sciocca scusa per poter seguire i suoi amici e mollar lì parenti e conoscenti. A quelle parole Albus si beccò nello stesso istante un'occhiata torva di Rose, una sconsolata di Annette e una infuriata di Lily, ma ignorò tutte e tre e se ne andò, ringraziando mentalmente Hugo per non averlo fatto sentire, almeno lui, il cattivo di turno.

La seconda e la terza novità, invece, erano chiuse al sicuro nel suo baule e per entrambe doveva ringrazia suo padre. Una era un modulo firmato da suo padre Harry che gli avrebbe permesso per tutto l'anno di poter prendere parte alle uscite nei weekend a Hogsmeade. Albus non vedeva letteralmente l'ora in quanto aveva sempre sentito parlare in modo fantastico di quel villaggio magico. Suo fratello, che ci era già potuto andare l'anno precedente, non aveva fatto altro che ripetergli quanto fosse da capogiro la seconda sede dei Tiri Vispi Weasley, nata al posto di un vecchio negozio di scherzi magici, o quanto fossero buoni i dolci di Mielandia, di cui si era degnato di regalargliene qualcuno solo in occasione del suo compleanno.

L'altra novità, invece, era estremamente più preziosa e gli era stata affidata con grande solennità quell'estate, poco prima che partisse per Hogwarts. Quel giorno aveva passato il pomeriggio a giocare insieme a tutta la sua famiglia a Quidditch, Ginny e Albus contro Harry e James, mentre la piccola Lily aveva il compito di recuperare un vecchio boccino, il quale era appartenuto ad Harry e che, dopo tutti gli anni chiuso in un baule, aveva perso un po' della sua velocità originaria. Quando Lily era riuscita a recuperare infine il boccino, la partita si era conclusa con un 70 a 50 per la squadra madre-figlio, con somma soddisfazione di Albus. Rientrando in casa, però, suo padre aveva chiesto a tutti di aspettarlo un momento in salotto ed era sparito al piano di sopra per ritornare giù di corsa con diversi oggetti tra le mani. A quel punto aveva preso posto nella sua solita poltrona, posizionata accanto a quella dov'era seduta sua moglie e di fronte al divano dov'erano invece stipati i suoi tre figli. Prima di iniziare a parlare, li aveva guardati tutti con un certo orgoglio.

«Poiché questo pomeriggio avete tutti giocato così bene e visto che tra poco tutti e tre andrete ad Hogwarts,- e dicendolo fece un sorriso alla figlia -ho deciso di fare a ciascuno di voi un regalo»

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