Let's Play Just Dance!

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Camila

Ci stavamo baciando, la stavo baciando, avrò sempre voglia delle sue labbra… ora questo è sicuro. Ma mentre stavamo attaccate, Dinah ci interruppe.

“Mila… ah” disse per poi zittirsi, vedendoci occupate.

Ci staccammo per il colpo preso..  ed è divertente vedere una Lauren così… quindi le sorrisi.

“Mila, dovremmo andare a casa.” Disse Dinah rovinando tutta l'atmosfera, io la guardai un po’ in cagnesco ma alla fine la vorrò bene comunque. Diedi un ultimo bacio sulla guancia a Lauren e la salutai  

“Ci vediamo a scuola!” Dissi sussurrandole all'orecchio.

“Contaci” rispose con quel sorriso.

Salutammo anche Ally e Normani e una volta in macchina, Dinah inizió a farmi un sacco di domande.

“Mila…” disse, io fissavo la macchina nera parcheggiata e avevo pensato a stamattina.

“Scusa… pensavo!” Risposi

“Si vede, Mila.. lo so che avete fatto, inutile che me lo dici… te lo leggo in faccia “ho baciato miss Jauregui” ma c’è un problema, come farete a scuola? Perché si vede che Lauren ti vuole allo stesso modo in cui la vuoi tu… vi guardate negli occhi,e non lo so, ma è come se vi conosceste da sempre..”

“Hai ragione, ma lei mi calma, non sai quante volte gliene parlo… “ho paura che ci scoprano” ma a lei non importa, e questa sua sicurezza..  non lo so, mi dà tranquillità.” Risposi.

“Capisco, Mila…”  disse la mia amica sorridendomi  

“Hey, Dinah, ti va di dormire da me?”  domandai dolcemente.

“certo, piccolina!” Le feci parcheggiare l'auto nel garage ed andammo dentro.

“Hai ancora il mio pigiama?” Domandò poi.

“Sì, deve stare nel cassetto sopra!”  così dal garage entrammo direttamente in casa.

E trovammo mia madre addormentata sul divano. Quindi cercammo di fare meno rumore, togliendoci i tacchi, ma io e l'equilibrio siamo di due pianeti diversi e caddi inciampando sulle scale. Dinah rise sottovoce

“Quando hai finito di ridere, mi aiuti a rialzarmi per favore? Hahah”  anche se continuò a ridere mi aiutò ad alzarmi, e finalmente entrammo in camera mia.

“Non ti dà fastidio se mi spoglio davanti a te, no?” Domandò Dinah.

“Tranquilla, ci conosciamo da quando eravamo piatte entrambe”  risposi ironica.

“Sicura che non vorresti avere qualcun altro al posto mio, ora?” disse ironica.

“Sei la mia migliore amica, e poi ho bisogno di parlare!” Risposi seria

“E di cosa?” Chiese dolcemente.

“Di come sia stata bene tra le sue braccia stasera, delle sue labbra… mi ha coccolata… sembra rude da fuori, in realtà è la ragazza più dolce che abbia mai conosciuto”

“Più dolce che abbia mai conosciuto, eh? Ed io?” Disse Dinah fingendosi offesa.

“Oh, andiamo DJ, hai capito che intendo hahha” ad un certo punto mi arrivò un messaggio.

*Sono stata benissimo stasera, e tu eri bellissima*

“Oh mio dio!” Dissi sottovoce

“Che fai, non le rispondi?” Suggerí Dinah

*Anche io, non vedo l'ora che arrivi lunedì solo per vederti!* Dinah mi diede il cinque.

*Anche io non vedo l'ora di vederti* poi si scollegó.

“ Cazzo! Domani dobbiamo studiare…” dissi nel panico  

“Perché? Aspetta, ha messo un test?” Domandò allarmata

“Sì… e praticamente ha detto ‘“se non lo passi sarò felice a darti ripetizioni!” e non so come abbia fatto a trattenere le risate!” Dissi in imbarazzo.

“Mila… secondo me, non resisterete tanto…” disse ironica Dinah.

“Non lo so, Dinah… io ho paura che sia per questo che ci stia provando così tanto…” dissi

“Quindi… hai paura che una volta fatto fiki-fiki, ti abbandonerà? Nah..  Io la vedo molto presa in realtà!” Disse Dinah rassicurandomi.

“Ehm..  Dinah.. andiamo a dormire!” Dissi ormai stanca. Mi addormentai quasi subito, fin quando quella cavolo di sveglia non suonò alle 7, l'orario in cui andare a scuola, mi svegliai e presi gli appunti, lasciando Dinah a dormire nel letto.

Mia madre era andata a lavoro e quindi non c'era, mi sedetti al tavolo, mentre leggevo gli appunti. Ad un certo punto sentì della musica: segno che Dinah si fosse svegliata ed ecco che scendeva le scale ancora con un'aria da assonnata.

“Che fai?” Chiese mettendosi accanto a me

“Ripeto per domani” dissi

“Mal che vada ti  becchi delle ripetizioni pratiche di anatomia gratuite” disse prendendomi in giro.

“Dai… certo che sei una stronza, eh?” Dissi ridendo

“ti voglio bene anche io” disse Dinah, per poi sedersi

“Mi passi gli appunti, per favore?” domandò poi sorseggiando un po’ di caffè preparato da mia madre

“Che lo studio abbia inizio!” Urlai, finimmo in poco più di due minuti, e finalmente mi sentì libera.

“Giochiamo alla Wii?” Proposi

“Oh, sì! Just Dance! Ti sguarro, Cabello!” Disse

“Okay, vogliamo scommettere?”  dissi ironica.

“Se perdi, sbagli di proposito il test e vediamo la sua reazione!” propose seriamente

“Alla fine vincerei lo stesso” dissi ridendo. Vinsi io.

“Lo sapevo.. hai barato però!” Si lamentò Dinah

“Come avrei fatto, scusa?” Domandai

“Non lo so, ma hai barato” quasi piangeva per aver perso

“Ma Dinah! Domani lo farò lo stesso!” Poi Dinah controllò l'orario

“Mila, devo andare, ci vediamo domani!” Disse la polinesiana dandomi un bacio sulla guancia.

“Ciao, sis!” La salutai, e mi sdraiai sul divano, aspettando mia madre.

I Wanna Love You Inside OutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora