The Prom

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Camila

La sveglia suonava, io ero già sveglia però..ormai mi ero abituata a dormire tra le sue braccia, com'è possibile che una persona possa causarti una dipendenza tale da farti perdere anche il respiro quando ti manca? Mi sentivo persa, sola, in quel letto.

“Stanotte mi sei mancata un casino” dissi

“Anche tu” la sua risposta non si fece attendere

“Senza te che mi tranquillizzi, non riesco a dormire bene” scrissi di nuovo

“Scusa, piccola..” rispose

“Per cosa, scusa?” Domandai confusa.

“Per non averti tenuta abbracciata tutta la notte, provvederò oggi, promesso” quel messaggio mi diede una carica strana, mi provocò felicità.

Scesi giù, ancora in pigiama, la piccola Sofia si era addormentata sul divano, mentre guardava la televisione, quindi feci meno rumore possibile per non svegliarla. Feci colazione e poi mi andai a vestire, uscì di casa prendendo lo zaino e andai verso la fermata dell'autobus.

“Dinah, vieni oggi?” Contattai la mia migliore amica

“Sì, che vengo, che migliore amica sarei se mi perdessi l'esibizione della mia cantante preferita?” Disse  

“Non mi chiamo Queen B” risposi ironica.

“Lo so, ma sei sempre la mia migliore amica, e ti sosterrò sempre!” Disse con un cuore alla fine. Arrivata a scuola, mi avviai alla classe di anatomia, come sempre prima di tutti ed ecco che la vidi, splendida e raggiante, entrare in classe con fare da donna sicura di sé.

“Come hai fatto ad innamorarti di un disastro come me?” Domandai poi, entrando in classe

“Non sei un disastro, amore mio… non lo sei per niente!” Rispose dandomi un bacio (approfittando del fatto che in classe, oltre a noi non ci fosse anima viva).

La campanella suonò, e fummo obbligate a dividerci.

“Sta diventando troppo pericoloso” dissi

“In che senso?” Domandò confusa

“Vorrei fosse possibile venire allo scoperto, ma non lo farò, perché so che significherebbe” dissi

“Ricordati che io non ho paura” rispose lei.

“Sì, lo so… ma… io sì, e non voglio perderti.” risposi per poi posare il telefono in borsa. Finendo per perdermi in quegli occhi, e ogni tanto, anche in quel sedere perfetto. Chiusi per cinque minuti gli occhi sorridendo, per poi mordermi il labbro.

“Allora, ragazzi, l'altra volta avevamo parlato di cos’è l'anatomia, oggi, parliamo di come si studia e perché! Chi vorrà intraprendere la carriera di medico, ma anche di artista, dovrà passare per l'anatomia, nei caso di medicina avrete a disposizione libri, ma anche scheletri, la dissezione si fa su corpi morti, il più importante libro di testo dell'anatomia, è… non ridete per favore, Gray's Anatomy che ultimamente, è stato diviso in regioni, in base ai metodi di insegnamento moderni” mentre parlava però, bussarono alla porta: era Austin.

“Buongiorno, potreste gentilmente, far uscire Camila Cabello? Ho una cosa importante da dirle” disse guardandomi con un ghigno.

“Salve signor Monroe, vedo che non ha ben chiare le regole dell'istituto, ma.. non si esce a quest’ora e soprattutto, durante la spiegazione non possono uscire” Austin aveva di nuovo quel ghigno malefico sul volto non appena indietreggiò, Austin mimò un “dopo” con le mani, ed io abbassai lo sguardo.

I Wanna Love You Inside OutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora