Promise I'll Never Let You Down

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Lauren

Camila finì di cantare,ed io mi resi conto di quanto fosse brava, ma,  guardando l'ora pensai che fosse meglio andare a casa e lasciarla riposare, dato che saremmo dovute andare a scuola, ed io mi sveglio sempre presto.

“Io vado a casa domani abbiamo scuola, no?” Azzardai..

“No, resta con me, andiamo insieme!” Disse supplicando, non riuscì a dirle di “no”

“Sei bellissima quando fai così, lo sai?” Dissi sdraiandomi accanto a lei.

“Ehm.. dovrei avere delle cose di Dinah, spero ti vadano” disse

“Perché ti dà fastidio se resto in intimo?” Domandai ironica.

“No, anzi” disse mordendosi il labbro, poi si girò sul lato, io mi misi accanto a lei, prima di addormentarmi però le diedi un bacio sul collo e la strinsi forte.

Riattivai la sveglia, dopo due giorni di ozio. Ad un certo punto si girò e mise la testa sul mio petto, era la cosa più bella di sempre. Ho avuto altre relazioni prima di lei, tanti altri baci, ma mai, mi sono sentita così presa, non mi sono mai sentita così amata, e poi… le sue braccia sono casa mia, ormai e non voglio traslocare.

Ma ovviamente quel comfort fini non appena suonò la sveglia. La mia sveglia, che suonava sempre alle 5:30.

“Lolo…” disse in un sussurro.

“Devo andare a cambiarmi, ci vediamo a scuola, tu torna a dormire” dissi dandole un bacio sulla guancia.

“Okay, ci vediamo a lezione” disse sorridendo leggermente.

Devo essere sincera, quando la guardavo dormire, aveva sempre un bellissimo sorriso, ed è di quel sorriso che mi sono innamorata.  Scesi le scale e andai a casa mia, misi il tailleur mi lavai e mi avviai a scuola.

“Buongiorno miss Jauregui, volevo parlarle di una cosa!” Disse il preside entrando nel mio ufficio.

“Ci è giunta voce, che qualche settimana fa, lei ha minacciato un nostro studente, è vero?” Disse severo.

“Sì, è vero, ma non erano vere minacce, stava maltrattando un'altra alunna ed io non sono riuscita restare a guardare.” Dissi

“Mh.. comprendo..” disse poi se ne andò.

“Non sai cosa mi sia appena successo” inviai il messaggio a Normani

“Beh, nemmeno tu.. comunque, vai prima tu” rispose la mia amica.

“Allora, innanzitutto, sono a scuola, e il preside è venuto nel mio ufficio, e mi ha iniziato a fare delle domande sul perché avessi minacciato un alunno!”

“Aspetta, cosa? Hai minacciato un alunno, e perché mai?” Rispose Mani.

“Perché questo ragazzo stava tormentando Camila, e non ce l'ho fatta a resistere, che poi in realtà non erano nemmeno minacce vere”dissi

“Capito, quindi la ami da morire, eh?”

“Sì, la amo” dissi

“Mi raccomando… Lo, non mandare tutto a puttane sta volta” disse

“Non lo farò, promesso” dissi, per poi posare il telefono nella borsa. Controllai l'ora e decisi che era arrivato il momento di andare in classe, e poter stare cinque minuti con Camila.

“Buongiorno!” Dissi con tono da professoressa. Lei alzò la testa, aveva le lacrime agli occhi  

“Hey, che hai?” Domandai preoccupata.

“Lauren…” disse guardandomi. Aveva gli occhi spenti, non so che sia potuto succedere.  

“Camz, che è successo?” Dissi dolcemente, massaggiandole i capelli.

“Austin…” disse non continuò a parlare

“Che ha fatto?” le chiesi, ma prima che potesse parlare suonò la campanella… ed ecco che entró Dinah per prima, e vedendo Camila in quello stato mi guardò malissimo.

“Prof, posso sedermi accanto a Cabello?” Annuí.

“Accomodati  Hansen” risposi gentilmente. Iniziarono a parlare e Camila iniziò a piangere ancora di più, fortunatamente, per ora, c'erano solo Dinah e Camila che parlavano, vedere Camila in quello stato mi fece male, cosa le aveva fatto quel ragazzo, per ridurla così?

“Camz, che ti è successo?” Domandai

“Austin ha provato a violentarmi, Lolo, Io ho provato a divincolarmi, ma lui era più forte di me, ma alla fine è arrivato qualcuno e non è riuscito a portare a termine quello che voleva iniziare.” disse tutto d'un fiato, a quelle parole sentivo già lo stomaco contorcersi.

“Lauren, per favore, non fare nulla di cui potresti pentirti, non voglio perderti, soprattutto ora.” Mi supplicò, ma io non potevo non fare niente.

“Come vuoi che non faccia niente? Hai visto il tuo stato? Ti amo troppo per lasciar perdere!” Dissi continuando a tenere il tono basso.

“Lauren… niente di avventato.. per favore!” Disse di nuovo.

“Espulsione ti sembra qualcosa di avventato?” Dissi con tono di professoressa.

“Mila, direi che Lauren ha ragione, dobbiamo fare qualcosa… non puoi continuare a vivere nella paura.. perché immagino, non ha portato a termine il suo compito, ma vorrà farlo, e non va bene, dobbiamo fare qualcosa!” Disse captain Dinah, dandomi per la prima volta ragione su qualcosa.

“Ma vi siete messe d'accordo tutte e due, per caso?” Disse ironica Camila.

“Give me a sign
Take my hand, we'll be fine
Promise I won't let you down
Just know that you don't
Have to do this alone
Promise I'll never let you down” provai a cantare, nonostante la mia poca intonatura.

Senza pensarci su, Camila si alzò dal suo posto e mi abbracciò più forte di come faceva di solito, non a koala come fa sempre, era un abbraccio diverso ed io la strinsi a mia volta, respirando ancora una volta quel suo magnifico profumo di cocco.

“Grazie, Lolo” disse poi dandomi un bacio sulla guancia. Quel suo gesto, mi lasciò stupita e confusa, ma ne fui felice.

“Bene… ehm… mi sa che vi conviene andare, ah, Camz, dopo vi dò un passaggio, okay?” Dissi

“Grazie, Lolo” disse dandomi un bacio a stampo.

Poi uscì dalla porta dell'aula.

I Wanna Love You Inside OutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora