I Wanna Love You Inside Out

Jauregui family

Camila

Scesa dal palco, vidi Dinah venirmi incontro mano nella mano con Normani, era bello vederla felice.

“Mila! Devo dirtelo, sei stata fenomenale!” Disse la mia migliore amica abbracciandomi.

“Grazie, DJ, avevi ragione, non c'era bisogno di preoccuparsi” dissi felice

“Te l'avevo detto, Mila, col tuo talento potrai andare molto lontano, ed io, non vedo l'ora di vedere il tuo album in tutti i negozi, sai che ti seguirò ovunque andrai?” Disse Dinah

“Beh… ho intenzione di finire il liceo, poi li contatterò, perché voglio prima finire la mia vita da normale 18enne” dissi sincera.

“Hai ragione, ma... sappi…Qualunque strada tu percorrerai, io sarò sempre dietro di te a sostenerti” rispose dolcemente la mia migliore amica.

“Ti voglio bene, Dj, esattamente come una sorella!” Dissi stringendola in un abbraccio.

“Dai, ora… vai a festeggiare con la tua ragazza, cosa che faremo anche io e Normani.. ci vediamo domani, vero?” Domandò.

“Sì, Dinah, puoi contarci!” Dissi per poi dirigermi all'esterno della scuola, nel parcheggio, dove mi aspettava Lauren

“Hey, bellezza, che ci fai qui tutta sola?” Domandai ironica.

“Ti aspettavo!” Disse dolcemente.

“Dai, sali che dobbiamo festeggiare come si deve” disse maliziosa. Ma proprio mentre stavamo per partire ecco che si postò davanti il dirigente dell'Epic Records.

“Hey, signorina Jauregui! Non vada subito, volevo darle una cosa..” disse malizioso.

“Io e Lauren ci guardammo e scoppiammo a ridere” poi il tizio se ne rese conto e si scusò per la poca delicatezza che aveva avuto.

“Mi dispiace, signorine, non avevo la minima idea che foste una coppia, comunque, signorina Cabello, è stata fenomenale sul palco, mi sa che lei è destinata a diventare una superstar mondiale!” Disse poi complimentandosi.

“Grazie mille, signor Moscone!” Risposi.

“Mi raccomando, ci contatti quando vuole, soprattutto quando se la sente” disse per poi andarsene.

“Bene, ora possiamo andare” disse Lauren mettendo il piede sull'acceleratore e sfrecciando fuori dalla scuola, mi portó in un luogo alquanto appartato, ma romantico, si vedevano quasi tutte le stelle del cielo e mi è sempre piaciuta l'idea di sentirmi piccola, in confronto a tutto il resto.

“Beh… Miss Jauregui..  sa che sarebbe la mia prima volta in auto?” Dissi maliziosa, rompendo il silenzio che si era creato in quel magico momento.

“Ma davvero? E vorresti provare?” Disse lei mettendo la mano sulla mia gamba, cercando di raggiungere la mia intimità

“Nono, miss Jauregui, ora conduco io!” Dissi togliendo la mano e mettendomi addosso a lei.

“Bene… mostrami quello che sai fare” disse lei con voce roca al mio orecchio. Iniziai a  muovere lentamente il bacino per far scontrare le nostre intimità, la vidi mordersi il labbro, ed io non resistetti, mi fiondai sulle sue labbra, mentre tenevo le mie braccia attorno al suo collo, mentre ci baciavamo sentì le sue mani sul mio sedere, che palpava di tanto in tanto, scesi con le labbra lungo la mandibola arrivando al collo, che iniziai a mordere e a leccare, iniziò a gemere.

“Wow, Lolo, non ho nemmeno iniziato” dissi sussurrando al suo orecchio.

“continua” sentirla gemere in quel modo e sapere che la causa ero io, mi faceva uno strano effetto, soprattutto perché sapeva che non si faceva mai toccare da nessuno, come se avesse paura.. in effetti, erano tre mesi, ma non sapevo nulla di lei, conoscevo solo il suo cuore, e me lo stavo facendo bastare. I suoi gemiti, che echeggiavano nell'auto,  mi fecero tornare sulla terra ferma, era stato bello… farle provare quello che lei fa provare a me.