ATTENZIONE: Nel capitolo saranno presenti scene di smunt. Per saltare basta non leggere dopo il segno " * " e trovare lo stesso segno a fine scena R18.
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-“Sembri proprio un bambino…un bellissimo moccioso…il Mio Moccioso.”
Pensò mentre pian piano chiudeva gli occhi e si addormentò anche lui, con un braccio poggiato sui fianchi di Eren mentre quest'ultimo nel sonno aveva appoggiato la testa contro il suo petto.
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LeviSi perse ad osservare il ragazzo dormire, secondo lui era qualcosa che avrebbe fatto volentieri per sempre.
I capelli erano disordinati e sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi e le labbra socchiuse, il viso rilassato e le guance leggermente rosse. Aveva un braccio sotto il cuscino e l'altro contro il proprio petto, troppo tenero. Allungò la mano destra, accarezzandogli la guancia sinistra, facendola scivolare poi lungo il collo, accarezzando quella porzione di pelle ed intanto lo osservava per bene, spostando la mano lungo il suo petto e gli addominali, fino ad arrivare ad al ventre piatto. Eren aveva un corpo magro, ma ben definito, poteva sentirlo anche sotto il tessuto della t-shirt che indossava. Il più basso si leccò le labbra, per poi risalire lentamente verso il suo viso, accarezzargli le labbra socchiuse con la punta delle dita. Rimase abbastanza sorpreso quando Eren nel sonno socchiuse di più le labbra e fece entrare due sue dita nella propria bocca, succhiandole leggermente. Levi lo guardò, accertandosi che dormisse e iniziò a muovere le dita lentamente contro la sua lingua, giocandoci per un pò e guadagnandosi anche dei mugolii da parte del ragazzo addormentato. Sfilò le dita, lasciando che Eren si mettesse a pancia in su dopo averlo sentito lamentarsi nel sonno, prendendosi quasi tutto lo spazio del letto. Il corvino uscì lentamente dal letto, cercando di essere il più silenzioso possibile per non svegliarlo e si alzò, raggiungendo il bagno. Sentiva la patta dei boxer stretta e leggermente umida. Allargò di poco l'elastico dell'intimo, guardando la propria erezione formatasi grazie a quelle piccole e inconsce attenzioni del più piccolo.-“Moccioso di merda questa me la paghi.”
Pensò Levi mentre chiuse silenziosamente la porta del bagno a chiave e si mise seduto sul wc.
*
R18Si sfilò la canotta e boxer, aprendo le gambe e iniziando a passare le mani sul proprio petto, stimolando i capezzoli, che pian piano diventavano sempre più duri e sensibili. Nella propria immaginazione su di lui c'era Eren che giocava con i suoi capezzoli usando le mani e la lingua, ma non era abbastanza. Fece scivolare la mano destra verso il basso, iniziando ad accarezzarsi la punta. Si fermò per un secondo preso dal piacere, iniziando ad ansimare e dopo aver preso un respiro profondo, iniziò a muovere lentamente un dito lungo la propria lunghezza soffermandosi sulla propria estremità, come se al posto delle dita fosse stato il più piccolo con la sua lingua a leccarlo, arrivando fino ai testicoli, mentre con l'altra mano continuava a toccarsi i capezzoli, alternando il destro con il sinistro.
- E…Eren…Ahh…d-di più…
Non era abbastanza. Voleva di più. Prese in pugno la propria erezione, iniziando a fare su e giù, soffermandosi sulla punta. Ora immaginava che la sua mano fosse la bocca del castano che muoveva la testa su di lui, succhiando e leccando. Dalla bocca del corvino uscivano gemiti di piacere trattenuti, ansiti e il nome del ragazzo sussurrato, pregandolo di continuare. Sperava solo che non si svegliasse e che non lo sgamasse, si sarebbe ucciso all'istante probabilmente. Smise di torturare i propri capezzoli portando due dita alla bocca, soffocando così i propri gemiti e dopo aver aumentato la velocità della mano con cui si stava masturbando, venne nella propria mano e sul proprio ventre.
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Per la nostra libertà -In Revisione-
FanfictionDecise che sarebbero scappati insieme, perché in quei occhi grigi come l'acciaio, freddi, penetranti e taglienti, li vide rompersi sotto di se, solo per un istante. " Non voglio farti del male.." "A quelli come voi, noi non abbiamo nomi, siamo numer...