Capitolo 6

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-Jonathan?!-Clary trasalì. Si sarebbe aspettata di tutto tranne che vedere suo fratello varcare le porte dell'Istituto.

Simon al suo fianco indietreggiò, mentre Hodge si stropicciava di continuo gli occhi come se stesse sognando.

-Jonathan? Sei proprio tu?- Hodge si avvicinò lentamente al ragazzo che parve sorpreso e allo stesso tempo incredulo.

-Hodge? Dio Mio! Da quanto tempo!- si abbracciarono a lungo.

Clary guardava la scena con la bocca aperta. Ma certo! Pensò stupidamente. Jonathan aveva circa 7 anni più di lei era ovvio che lui ed Hodge si conoscessero.

-Che ci fai qui?- domandò Clary guardando ancora suo fratello con aria scocciata. Erano quasi 3 mesi che non si vedevano ed erano cambiate tante cose.

Jonathan si voltò verso di lei e la abbracciò sollevandola da terra, proprio come aveva sempre fatto da quando lei ne aveva memoria. Clary voleva essere arrabbiata con lui , per essere partito senza averle detto nulla, ma non poté resistere all'abbraccio di suo fratello.

-Sono tornato solo stamattina da Idris. Il Console mi aveva detto di nostra madre, ma quando sono arrivato all'Istituto mi hanno detto che ti trovavi qui e così ho preso il primo volo.-

-Nel senso che rimani qui?- chiese Clary dubbiosa.

-Ovvio, sei mia sorella! E in assenza di nostra madre sei sotto la mia protezione.-

-Fantastico- dichiarò Clary sarcastica. Non che non amasse la compagnia del fratello, ma Jonathan sapeva essere molto protettivo nei suoi confronti.

Ignorando i commenti della sorella, Jonathan raccolse i suoi bagagli e si presentò agli altri.

-Ti va di andare da qualche parte stasera? Solo noi due?- chiese a Clary.

-Veramente abbiamo altri piani.- disse Simon che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

Jonathan solo in quel momento parve accorgersi della sua presenza e con uno scatto d'ira si rivolse furioso alla sorella.

-Cosa ci fa lui qui?-

-Simon è il mio parabatai ed il mio migliore amico, dove vado io viene lui.- Clary sbottò.

-Si certo, lo so io dove vuole andare lui.- disse talmente sottovoce che solo Clary parve udirlo.

-Ragazzi, su non litigate, può venire anche Jonathan al Pandemonium.- disse Hodge chiudendo la porta.

-Pandemonium?-

-Si è un locale, dobbiamo incontrarci con Magnus.-

-Perfetto vengo anche io.-

Clary fu incaricata da Hodge di mostrare le camere a suo fratello, mentre gli altri andarono nelle loro stanze a prepararsi.

Quando arrivò alla sua stanza , Jonathan si fermò di scatto.

-Sai benissimo che non mi serve una stanza no?- le disse particolarmente irritato.

Clary annuì e aprì la porta facendo entrare il fratello. Sin da quando era piccola, lei e Jonathan avevano condiviso il letto. Nonostante avessero entrambi una stanza separata. Sua madre le diceva sempre che quando lei nacque Jonathan non voleva separarsi da lei. Diceva che ero talmente piccola e delicata che non avrebbe permesso a nessuno di ferirmi e che mi avrebbe protetta con la sua stessa vita, e così fece.

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