Dopo aver chiuso la porta di Luke, Clary era convinta che suo fratello l'avrebbe portata dritta da Dorothea, invece si fermarono in un bar al lato della strada. Si accomodarono nei divanetti che si affacciavano sulla strada, Clary poté ammirare l'area autunnale di New York, con le persone che passeggiavano sui marciapiedi e i bambini che correvano per andare a scuola. Jonathan ordinò due tazze di caffè e non la guardò nemmeno una volta.
-Perché ci siamo fermati qui? Perché non andare da questa Dorothea?- domandò Clary sorseggiando il suo caffè. Era caldo e amaro proprio come piaceva a lei.
-Sei pazza? Pensi che io sia andato da Luke senza aver controllato se era sicuro per noi? Che non fosse una trappola? Devo prima informarmi su questa persona, non voglio correre rischi inutili.- Jonathan svuotò la tazza del caffè e con il cucchiaino prese i residui di zucchero che si erano depositati sul fondo della tazza. A lui il caffè piaceva dolce.
Clary sospirò. Suo fratello era cauto e mai avventato. Sin da quando ne aveva memoria non aveva mai fatto niente di spericolato, non amava correre rischi. Clary sapeva che , però, la maggior parte delle volte lo faceva per proteggerla.
-Cosa c'è?- le domandò Jonathan appoggiandosi allo schienale del divano.
-C'è che non mi dici mai niente, mi trascini e basta. Lo hai sempre fatto, sia tu che mamma.-
-Questo non è vero..-
-Non dire stronzate! Mi nascondete sempre tutto, ho 17 anni, non sono una bambina!- Clary si era innervosita, ma aveva le sue buone ragioni per esserlo.
Gli occhi del fratello parvero feriti, ma non si scomodò.
-Clary se ti abbiamo nascosto delle cose, lo abbiamo fatto per il tuo bene, non per escluderti.-
-E guarda a quanto ci è servito tutto questo. La mamma è sparita e nostro padre vuole creare una nuova razza per sterminarci. Che bella famiglia!- rispose Clary sarcastica.
-Clary, ci sono cose che tu non sai, cose che è meglio che non conosci.-
-Ma perché? Non sta a te giudicare cosa posso o non posso sapere.-
-Mamma non vuole che tu sappia certe cose.-
-Certo! Ma lei non è qui adesso o sbaglio? Ho dovuto scoprire a 7 anni chi fosse davvero mio padre, e non perché tu o la mamma me lo avete detto, ma perché avevo trovato delle vecchie lettere di mamma. Mi avevate detto che era morto in battaglia, che si era sacrificato per proteggerci. Erano tutte bugie!-
-Tecnicamente noi pensavamo che fosse morto- fece per dire Jonathan.
-Ma per favore! Voi sapevate benissimo la verità. Jonathan per favore dimmi qualcosa di vero. Cosa c'è che spaventa tanto nostra madre da non volere nemmeno parlare di Valentine, da non volere nemmeno che la figlia faccia parte del mondo invisibile. Spiegami.- Clary era testarda e quando si puntava su qualcosa difficilmente poteva cambiare idea.-
Jonathan sospirò sonoramente e quasi non si accorse della cameriera che svuotava il tavolo.
-E va bene Clary! Ma non sarà una storia piacevole.-
Clary annuì e rilassò i muscoli. Ultimamente aveva sempre freddo, ma non un freddo fisico, un freddo dentro al cuore che non sapeva spiegare bene. Si mise comoda e ascoltò il fratello che parlava.
-Nostra madre e nostro padre si conobbero all'accademia degli Shadowhunters ad Idris. Valentine era un bel ragazzo e tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi. Tutte tranne Jocelyn. Valentine aveva degli ideali e creò un Circolo per rovesciare il Conclave e per dimostrare quanto fosse corrotto e quanto lo fossero anche i Nascosti. Quando suo padre , nostro nonno, morì ucciso da un licantropo, Valentine cambiò e Jocelyn si avvicinò a lui. Si innamorarono e si sposarono poco tempo dopo. I suoi ideali non cambiarono e il Circolo continuò ad esistere.

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Morning Star
AventuraClarissa Morgenstern , una shadowhunter di 17 anni, è costretta a trasferirsi dall'Istituto di Los Angeles a quello di New York a seguito di una misteriosa scomparsa. Amante della lotta e supportata dal Conclave , sarà ben accolta da Jace , ALec e I...