Una delle tante regole del castello, incomprensibile come molte altre per i ragazzi, è l'orario fisso per i pasti. La Preside ha stabilito arbitrariamente l'ora per colazione, pranzo e cena secondo i suoi personali gusti e abitudini. James ha sempre qualcosa da reclamare al riguardo, non riesce proprio a sopportare alcuna limitazione della sua libertà personale, almeno non senza prima aver protestato a lungo.
Si chiede sempre perché deve scendere a fare colazione proprio alle sette e trenta del mattino? Non può cenare alle venti e trenta se alle diciannove e trenta non ha fame? Chi è Miss Opkins per imporsi così nella sua ruotine? Non è concepibile nella sua mente che un soggetto esterno, seppur dotato di autorità, decida quando lui debba avere fame.
La verità è che non tocca a lui scegliere, Miss Opkins era la preside e spettava a lei prendere le decisioni per tutto il corpo studentesco. C'erano state diverse occasioni in cui James aveva provato a parlarne per ottenere più elasticità e più che altro per avere una scusa per discutere, ma la Preside liquidava sempre l'argomento con un movimento infastidito della mano che inequivocabilmente serviva a farlo allontanare come se fosse un insetto fastidioso. Con quella sua mano piccola e con la pelle che sembrava fatta di pergamena antica, quasi che fosse sul punto di sgretolarsi da un momento all'altro. Non sarebbe mai accaduto ovviamente, Miss Opkins non avrebbe mai permesso al suo corpo di non reggere lo sforzo che comportava dirigere una scuola di speciali e lasciare a qualcun altro la sua carica.I ragazzi possono svegliarsi all'ora che preferiscono, non esiste un avviso simile a quello per la fine del turno di ronda, ma la cosa importante è presentarsi in Sala Comune per l'ora stabilita. Più che altro è fondamentale se non si vuole saltare anche il pasto successivo. In quasi tutte le camere verso le sette del mattino cominciano a suonare sveglie e allarmi; si sentono i tonfi per la gente che cade all'improvviso dal letto a peso morto, lamenti sbiascicati da parte della maggior parte e rumori di oggetti caduti probabilmente a causa del sonno.
Nella camera di James, Steven e Daniel al mattino, come anche durante il resto della giornata, di normale c'è ben poco. Il primo si sveglia sempre per ultimo e giusto un paio di minuti prima dall'orario della colazione solo per riuscire a infilarsi la divisa della scuola. Già questo per lui consiste in un grade sforzo e si aspetta di essere quasi acclamato dai suoi compagni di stanza ogni mattina per essere riuscito ad alzarsi dal letto.
Steven è anche peggio se possibile. Ha il sonno più pesante di chiunque altro e in genere i suoi amici riescono a farlo alzare solo se gli fanno sentire l'odore del banchetto che li attende.
Nota positiva sulla scuola: i pasti. Non c'è nessun ristorante che i ragazzi riescano a ricordare del loro passato che potesse essere considerato migliore di quella che poteva essere chiamata la loro mensa scolastica. In genere le mense non sono luoghi così apprezzati dagli studenti, il cibo alla vista risulta essere un ammasso indefinito e informe di carne, pesce oppure parti umane tritare e non è che il sapore sia migliore. Si deve essere consapevoli che qualsiasi cosa si decida di ingerire potrebbe comportare un attentato alla salute.
In quella scuola invece tutto è diverso. La prima volta che uno studente arriva in Sala Comune dimentica immediatamente l'ansia per il nuovo posto e il timore di dover cominciare una nuova vita. Ci sono lunghi tavoli imbanditi con ogni pietanza immaginabile, non ci sono camerieri che riempiono i piatti o che portano le pietanze dalle cucine, semplicemente le leccornie compaiono di fronte alle facce stupide e sognanti degli studenti.
≪Oggi ci sono i muffin al cioccolato che adori Steven, se non ti alzi subito non te ne salverò nemmeno uno questa volta≫ Per quanto James volesse far credere di essere intransigente, per i suoi amici faceva di tutto, ragione per cui la sua frase non viene accolta come spera.
≪mmh≫ è la prevedibile risposta da parte di Steven.
≪Guarda che poi a pranzo c'è il pollo arrosto e se salti anche quello dovrai arrivare fino a questa sera a digiuno, sei sicuro della scelta che stai per fare?≫ Daniel è più pratico e cerca sempre di farlo ragione, per quanto fosse possibile far muovere i pochi neuroni attivi nel cervello di Steven al mattino.
Visto che nemmeno questa considerazione sembra smuovere l'animo e soprattutto il corpo non proprio esile del ragazzo ancora addormentato, James decide che è arrivato il momento di intervenire in modo più incisivo e crea una leggera, ma pungente aria fredda che va proprio a soffiare sotto il piumone del compagno. Era questo il talento che lo caratterizzava: poteva controllare gli agenti atmosferici; era in grado di materializzare una nuvola di pioggia, di creare un tornato, di provocare una gelata (sebbene sempre in spazi ridotti) e a volte la cosa poteva farsi divertente, come quando aveva fatto congelare una coscia di pollo di Daniel. Quello non è stato di certo un pranzo tranquillo.
Steven infastidito, più che sorpreso, dal vento freddo scosta finalmente le coperte e si decide a pronunciare una frase comprensibile a un essere umano:
≪Pff ora mi alzo, contenti? Questa vostra abitudine di ricattarmi e minacciarmi già alle sette del mattino non è positiva per il mio umore e se continuate così farò in modo che non lo sarà nemmeno per il vostro!≫ Steven sa che senza di loro avrebbe saltato più colazioni e pranzi di quanto sia umanamente sopportabile, ma è così che funziona la loro amicizia: niente grazie né ti voglio bene, sono fattori che li esporrebbero troppo. Continua a borbottare insulti e lamentele fino a quando, molto molto lentamente, raggiunge il bagno e si chiude la porta alle spalle. Prima che la porta sbatta però Daniel intravede un mezzo sorriso diabolico, intuisce all'istante che la vendetta sarebbe presto arrivata.
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~ I ragazzi della mezzaluna ~
FantasyDal testo: ≪Ei bella addormentata, vuoi tornare nel mondo reale?≫ In questo modo Daniel lo riporta alla realtà e James capisce di essere arrivato a lezione senza nemmeno sapere come. Deve parlarne con i suoi amici prima o poi, Heaven oramai ha capit...