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Siamo seduti a guardare la tv quando Eomma avvisa:
"È prontoo!!"
Namjoon ride a quel richiamo.
Io e i ragazzi ci sediamo a tavola e come mi sarei aspettato Tae e Kookie si sono seduti velocemente a tavola con le mani legate fra di loro come i bambini delle elementari il primo giorno di scuola quando si vogliono mettersi vicini.
Mi siedo vicino a Jimin, ovviamente. E Jin doveva essere vicino a Namjoon, OVVIAMENTE.
Jin guarda Namjoon con un sorriso ma lui non se ne accorge.
Mangiamo e parliamo del più e del meno.
"Di che parla la cazone che hai ballato?" Chiede Jin a Namjoon.
"Del tempo, della droga e insomma cose da gangster".
Ha detto droga.
Vedo tutto sfocato per un secondo e ripenso alla faccia di Jimin quando mi ha visto mentre mi inniettavo quella merda. Torno nella realtà con uno sguardo perso e imbamblato su un punto indefinito della stanza, penso ancora alla faccia scioccata di Jimin. Mi vengono i brividi.
Ho la faccia mostruosamente seria.
"Yoongi va tutto bene?"
"S-si sto b-bene".
Eccola quella faccia. Ecco quella espressione di Jimin che tanto riconosco. Sa che sto male. Ha gli occhi lucidi e le guance bianche.
Mi mette una mano sul braccio, accarezzandolo.
Sotto il suo tocco mi ricordo ciò che ho detto a Jin qualche mese fa.
"L'unica droga di cui avrò bisogno sarà Jimin".
Noto solo ora che tutte le attenzioni sono concentrate su di me.
"Sto bene, stavo solo pensando" dico.
A quell'affermazione poco credibile tutti ricominciano a parlare tra di loro, tranne me e Jimin.
Guardo Jimin.
Mi ricordo ancora quel giorno allo stadio quando Jimin parlava di me a Taehyung.
Mi ricordo la prima volta che l'ho baciato.
Mi ricordo che mi ha fatto venire i brividi quando mi ha detto che mi amava. Divento di un colore umano al solo pensiero di aver conosciuto la persona più bella, sensibile, gentile del mondo. Come fa Jimin a farmi sentire così con uno sguardo.
"Lasciamoli da soli" dice Taehyung capendo che io e Jimin volevamo stare soli.
Escono tutti lasciando silenzio in cucina. Sto ancora guardando Jimin, sposto lo sguardo sui suoi capelli color arancione ormai sbiadito. Ricordo che gli ho accarezzato i capelli mentre si addormentava. Gli guardo le labbra. Non resisto e mi avvicino a lui per abbraccirlo.
Lo stringo a me.
"Grazie per tutto".
"Che ti prende?" Dice con un sorriso.
"Ti sto solo ringraziando per quello che hai fatto per me, per tutto amore"
"Ti amo"
"No, sono io quello che ti ama di più".

~winner boy~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora