Capitolo Ventisette.

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Molte persone credono che altre non sono per niente nervose ai primi appuntamenti, a dire il vero  è una cazzata.
In realtà puoi vedere una persona venti volte al giorno ma se la vedi e chiami quella volta "appuntamento" è completamente diverso.
È vero, il cuore batte alla stessa velocità se ti piace ma è qualcosa che resterà sempre dentro di te, non importa tra quanti anni lo ricorderai o se te ne dimenticherai perché una piccola parte di te ricorderà di quel ragazzo o di quella ragazza mozzafiato che è stata gentile o che magari si è vista per un'altra persona alla fine.
Essere bravi agli appuntamenti è impossibile, non c'è una scuola, non c'è una regola, non puoi andare su un sito e chiedere come comportarsi in un'occasione simile, ti possono dare consigli ma è una scelta primaria, è una cosa che deve venire all'improvviso d'istinto nonostante i sentimenti.
Magari non sarà facile all'inizio per alcuni, non lo è neanche dopo mezz'ora o dopo tutta la giornata ma se quella persona è diversa dopo un po' parlarci non sembra quasi non più spaventoso ma confortante, come se si volesse parlare per ore, ore e ore. Molta gente dice che i rapporti a distanza sono molto complicati e la maggior parte impossibili, parlare per ore al telefono non sarà mai come avere una persona davanti a sé, il cuore non batterà mai alla stessa velocità, a volte è più spaventoso buttarsi, ti convinci che una persona ti può amare anche senza guardarti anche se può dire ti amo mille volte ma non sarà mai come i suoi occhi che te lo urlano.
È un'espressione differente, è una voglia di vivere differente, in quel appuntamento esistono solo due cuori che cercano di battere all'unisono che possono essere spaventati o possono essere rilassati, non importa il luogo basta andare, basta avere il coraggio, prendersi e amarsi. Puoi aver avuto centinaia di appuntamenti, per questo motivo avere tanta esperienza ma non saranno mai uguali l'uno all'altro perché i cuori sono diversi, le anime sono differenti, le teste sono quasi tutte diverse. Ci sono le delusioni ma non vuol dire perdere la speranza ma soprattutto questo non vuol dire non essere se stessi.

Jessica era davanti allo specchio da dieci minuti, indossava una canottiera bianca dentro una gonna rosa pastello e degli stivaletti beige. Aveva raccolto i capelli neri in una treccia senza truccarsi, era davvero in ansia.
Si convinse che non doveva agitarsi, non era niente di speciale, mentre usciva dalla stanza andando giù continuò a sistemarsi allo specchio dell'ascensore, in qualche modo non si vedeva minimamente perfetta. Il portiere non era Fred ma un omone alto di colore con un sorriso gentile, la fece passare e poi stette ad aspettare. Per un attimo pensò che le avesse dato buca ma poi guardò l'orologio del telefono e capi che in realtà era lei quella scesa in anticipo. Dondolò un po' su i piedi finché non sentì un cane abbiare, si voltò e vide Mike in compagnia di un carlino color caffè latte, le sorrise e le diede un bacio sulla guancia mentre l'animale le saltava sulla gamba voglioso di giocare.
Per un attimo guardò il ragazzo, indossava una camicia azzurra stropicciata, dei jeans strappati blu e delle Vans.

<<Non sapevo avessi un cane>>

<<Beh, me lo hanno regalato un mesetto fa. Mi sono dimenticato di dirtelo visto come ero felice che tu fossi qui>>

<<Come si chiama?>>domandò lei.

<<Toby.>>

<<Ciao Toby>>disse lei piegandosi per accarezzarlo.<<posso tenerlo per il guinzaglio? Amo i cani>>

<<Certo. Un punto a tuo favore>>rispose felice porgendoglielo.<<Allora? Andiamo?>>

<<Si>>

Il KFC non era molto lontano ma comunque fu divertente camminare per strada, Jessica si sentì come quella ragazza che vedeva in giro con i fidanzati e un animale, come se avessero già assaggiato la felicità.
Lui le disse che era bellissima, ci fu un attimo in cui nessuno dei due ebbe il coraggio di qualcosa, era proprio vero, puoi passare 12 ore al giorno con una persona ma non sarà mai come passare un momento chiamato appuntamento.
Quando entrarono nel fast food non c'era tanta gente, Jess prese dei posti fuori con il cane mentre Mike ordinava, la ragazza nel frattempo controllava il cellulare, Celeste e Marco, Mattia, Maria erano gli unici in albergo e scrivevano sul gruppo della classe annoiati, per questo motivo mandò una foto  del carlino.

𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 - 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora