Capitolo trentuno

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Viviamo tutti nella perenne attesa di essere amati da qualcun'altro.
Basta vederli un attimo e un discorso da fare su una cosa che non va bene, su cosa vorresti fare, sulle mille domande che vorresti porre e quelle scompaiono in una frazione il secondo mentre i suoi occhi si posano su di te e i tuoi occhi si posano su di lui, è innegabile ciò che si prova l'uno per l'altro, è innegabile ciò che si vuole dalla vita ma ancora più innegabile il fatto di non poter far altro che scegliere di essere abbastanza per quella persona.
Non esistono solo due protagonisti in una storia, ma c'è un mondo fatto di protagonisti e insieme raccontano la loro storia, c'è così tanto da dire, da spiegare, così tante cose da raccontare che si fa confusione su cosa  davvero importante.

Anna indossava un abito nero pieno di girasoli gialli, le gambe per niente abbronzate lasciavano spazio a dei sandali scuri, i capelli erano raccolti in una coda, aveva deciso di mettersi solo del mascara, voleva essere naturale. Ian arrivò con un taxi, la guardò imbarazzato e dopo averle detto che stava molto bene salutò Beatrice che aspettava Chris ; Anna salì sul mezzo e fece un sorriso incoraggiante mentre la macchina ripartiva.
L'attore vestiva con una maglia a maniche corte bianca, una giacca di jeans chiara come i pantaloni e delle snikers nere.

<<Ora mi puoi dire dove andiamo?>>

<<Nah>>gemette lui con un sorriso divertito.

<<Ian, almeno un indizio!>>

<<Fiori. Ecco il tuo indizio>>

<<Central Park? Impossibile, insomma potevamo andare a piedi..>>

<<Sai cosa vuol dire Pua Pua in hawaiano?Forse lo hai già sentito>>la interruppe.

<<No, non ho idea di cosa stai parlando>>

<<Ho sempre amato prunicarlo. Pua Pua. Beh, vuol dire fiore di Loto>>commentò ridendo.

<<Lo conosco come fiore, ma cosa c'entra?>>

<<Quindi sai che è molto amato in Cina>>

<<Certo>>rispose.<<continuo a non capire>>

<<Questo fiore in Cina è segno di purezza, l'umiltà, l'onore e della longevità. Quando ci sono andato ne ho trovati così tanti e ora quando ti guardo, penso a loro>>

<<Io assomiglio ad un fiore di loto?>>sorrise lei scuotendo la testa.

<<Ti piace il rosa? In Cina il rosa è un altro colore molto gradito come il rosso, simboleggia la vita, la felicità, la fortuna e la celebrazione.>>

<<Non ci sto capendo niente! Ian, parla chiaro e non saltare da un punto all'altro>>

<<Annie, tu sei un Pua Pua per me, la maggior parte dei fiori di loto che ho visto erano rosa. Quindi per me non sei solo pura e umile ma anche la mia felicità a portata di mano, sei la mia fortuna, sei la vita in persona.>>

<<Non so se emozionarmi..ho detto la cosa sbagliata? Scusami>>

<<Non hai detto niente di sbagliato, Pua Pua>>

<<Ora mi chiamerai così?>>rise Anna toccandosi il collo.

<<Se non ti da fastidio, mi piacerebbe molto>>

<<Non mi da fastidio, Ian. È dolce>>

<<Bene, Pua Pua. Siamo quasi arrivati>>

Erano in macchina ormai da una ventina di minuti e non facevano altro che parlare, l'autista sapeva riconoscere ogni modo per evitare il traffico, attraversarono un ponte ma Annie era troppo concentrata nel guardare Ian raccontare storie buffe sulla sua adolescenza.
La macchina si fermò pochi mi minuti più tardi e Ian dopo aver dato i soldi al conducente scese per poi fare il giro del taxi giallo e aprire la portiera alla ragazza, quando Anna scese si guardò intorno vedendo una strada di cemento grigio e una struttura di vetro con davanti una piazzetta dove degli alberelli verdi facevano da sfondo a delle lucine appese dappertutto.
La scritta diceva :
Giardino botanico di Brooklyn.

𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 - 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora