Capitolo Undici

49 7 9
                                    


Il terzo giorno di soggiorno decisero che avrebbero passato la giornata a Chinatown, dovevano andarci prima ma poi erano stati a Central Park.
Le professoresse avevano quasi messo il cuore in pace nel sapere che quegli attori ci sarebbero sempre stati, anche se l'insegnante di psicologia non era comunque serena.
Si trovarono davanti all'hotel dopo essersi procurati la colazione, il primo a farsi vedere fu Aiden che tirò su il braccio seguito dagli altri, Maria invece stava discutendo con Sofia, la prima aveva un carattere fastidioso a volte, secondo gli altri, e fu Scarlett ad intorromperle dicendo di fare una tregua.
Decisero in pochi attimi di prendere la metro visto che era distante a più di un ora, presero i biglietti parlottando e cercando di non essere troppo rumorosi poichè la gente si voltava in continuazione, aspettarono il treno e una volta entrati seppero che ci avrebbero messo una ventina di minuti circa.
Annie era seduta vicino al ragazzo inglese per cui ormai aveva una cotta, ancora una volta rossa per l'imbarazzo ma un certo senso più tra quella degli altri giorni. Aveva legato i capelli castani in una coda alta, e si era fatta truccare da Sofia. Mentre invece il giovane attore si era vestito normalmente con una giacca sintetica blu.

<<Le tue compagne litigano spesso?>>le chiese Ian.

<<Sofia dipende e non con tutti. Ma Mary non è facile come persona, è diversa e silenziosa>>

<<Non quanto te. Ma sono tue amiche, perché non hai detto niente?>>

<<Non sono brava a dire certe cose, meglio non infierire.>>rispose

<<Credi che che le avresti ferite?>>chiese e lei annuii<<Perché?>>

<<Sono abituata a non dire quello che penso, so esattamente quanto certe parole possano fare male>>continuò Anna.

<<Anche uno sguardo, o un silenzio possono ferire>>ribattè mettendo una mano sulle gambe di lei.

<<Si certo, ma feriscono solo. Le parole uccidono>>

<<Ti hanno ferita in passato?>>

<<No, mai.>>mormorò guardando avanti a sè e cercando di ignorare quel contatto che le faceva venire i brividi.

<<Allora hai paura che succeda>>concluse.

<<Tu no?>>

<<Certo, Annie. Tutti abbiamo paura di soffrire>>la incalzò infine e lei con coraggio gli strinse la mano.

Il viaggio fu articolato da molte conversazione serie, Mary era nervosa e quando Mattia si era avvicinato per parlarci lei si era spostata dicendogli di stare lontano.
Char invece guardava le foto sul suo telefono, tutte con Emma, le mancava da star male e voleva chiarire ogni cosa ma era troppo difficile dire a qualcuno che lo ami quando continui a sbagliare.
Nessun componente della classe sapeva il vero motivo per cui si erano lasciate, era colpa sua poiché aveva detto alla sua ragazza che non era sicura di essere del tutto lesbica, forse gli piacevano anche i maschi. Emma era andata su tutte le furie, le aveva mentito e l'aveva lasciata di botto con gli occhi pieni di lacrime gridando di andarsene, era l'ultima volta che l'aveva vista e quell'immagine faceva rumore nella sua testa, non aveva voluto farla soffrire.
Jamie e Sofia erano l'uno davanti all'altro, lui con gli occhi grigi cercava di non farsi vedere mentre guardava i movimenti della ragazza formosa, era una cosa che adorava di lei, era sensuale con il suo fisico e non sapeva che essere piatte non era il massimo, era spettacolare vederla ridere e poi esausta mettere la testa sulla spalla della cugina, era ciò che desiderava, era ciò che non poteva avere.
Beatrice invece era di parere diverso, per una volta aveva ciò che desiderava, Chris non smetteva di farla sorridere mentre Aiden vicino a loro fingeva di non invidiarli, ascoltava il dialogo e drizzò le orecchie quando sentì parlare degli ex, erano già arrivati a quel punto? Era davvero così che funzionava?

𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 - 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐩𝐚𝐳𝐳𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora