Mario - dolci e gelosia

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"Mario! Mario! Mario! Sei vivo??"

Sentendomi scuotere mi risveglio dal mio torpore e fisso Marco che mi guarda preoccupato e mi affretto a chiedergli : "che c'è? E' successo qualcosa?"

Marco mi guarda sconvolto e mi fa : "Dovrei chiedertelo io a te? A cosa stavi pensando?"

Scuoto la testa ridendo : "A nulla! Ero solo concentrato a guardare il programma" rispondo indicando la serie che sta girando nel mio pc.

"Ma se stavi guardando fuori dalla finestra? Comunque" dice Marco seriamente sedendosi sul letto mentre mi sposto un pò più al centro per lasciarli spazio "è un po che ti volevo parlare? Io e Alessandro siamo preoccupati per te!".

Sentendosi chiamare in causa Alessandro entra anche lui nella mia stanza e mi ritrovo entrambi i miei coinquilini (gemelli identici tra l'altro) seduti ad entrambi i fianchi del mio letto. 

Rido lievemente in imbarazzo : "oddio ragazzi!!! Sembrate un plotone d'esecuzione... perché siete preoccupati?

"Perché sei strano ultimamente, hai sempre la testa sulle nuvole e non è da te, poi sabato sera al locale ad un certo punto sei sparito e sei ricomparso solo domenica a mezzogiorno... dove sei stato? C'è qualche problema? Lo sai che con noi ne puoi parlare"

Sorrido ad entrambi ringraziando mentalmente il cielo di avermi dato dei coinquilini che sono sopratutto amici e una seconda famiglia per me.

"Ragazzi state tranquilli! Non ho nulla, ultimamente mi vedete un po' sopra le nuvole perché c'è tanto lavoro da fare in ufficio ed io e Sofia ormai non bastiamo più quindi faccio un po' fatica a distrarmi quando stacco dal lavoro e sabato sera ho dovuto fare il psicologo sentimentale per Sofia, appunto, che come al solito è in piena crisi di cuore"

Ale e Marco si guardano finalmente un po' rilassati poi marco prende la parola: "meno male! Comunque io ero venuto a proporti un metodo nuovo per morire". Lo guardo sconvolto e lui spiega ridendo "che hai capito? Alessandro ha cucinato un dolce e conoscendolo mangiandolo si rischia l'avvelenamento, pertanto ne vuoi una fetta?"

"No grazie, sono troppo giovane per morire!" Rifiuto ridendo e i miei coinquilini si allontanano dalla mia stanza continuando a punzecchiarsi.

Io li guardo uscire sorridendo poi mi lascio andare a peso morto sul letto, detesto mentire a loro che sono i miei migliori amici ma non me la sento di raccontare la verità su sabato notte. Ed è così che il mio pensiero torna a quelle ore: ai baci infiniti che ci siamo scambiati io e Claudio, alla meravigliosa sensazione di essere dentro di lui, al mattino quando ci siamo svegliati e siamo rimasti legati uno all'altro sotto le lenzuola semplicemente a baciarci ed accarezzarsi senza parlare perché le parole non servivano. Poi, quando verso le 11 sono dovuto tornare a casa visto che lui aveva un impegno a pranzo con un amico, ci siamo salutati con un lunghissimo bacio che mi ha fatto capire che forse tutto questo non era solo un errore.
Ho passato la domenica nell'attesa di vederlo agli studios oggi ma purtroppo non c'è ne stata occasione visto che io sono stato immerso nel lavoro e lui alle 13 aveva il treno per tornare a Verona.

Ora sono qui in questo letto a pensare che dovrà passare ancora una settimana prima di rivederlo visto che per l'ennesima volta da bravo idiota quale sono non li ho chiesto il numero e nemmeno lasciato il mio. Mi sto maledicendo in tutte le lingue del mondo quando squilla il cellulare, guardo e leggo numero sconosciuto,  sarà sicuramente qualche promozione   rifiuto la chiamata ma continua ad insistere fino a quando mi decido a rispondere rassegnato

"Pronto"

"Buonasera siamo della Wind volevo proporle.... " viene interrotto dalla mia risata

"Claudio?" Chiedo con un sorriso infinito e alzandomi a sedere nel letto

OLTRE LE APPARENZEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora