1.Il ritorno di Blaise

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I personaggi della saga di Harry Potter sono di proprietà dell'autrice JK Rowling e l'opera, di mia invenzione, è stata scritta senza scopo di lucro.

Draco e Astoria erano veramente carini insieme. Pansy sospirò e si sedette al tavolo, vicino a Theodore Nott.
"A cosa pensi?" Theo beveva vino bianco da uno dei bicchieri e la guardava di sottecchi. Era il suo miglior amico. L'unico che riuscisse a leggerle dentro come nessuno aveva mai fatto. "Trovo che siano carini".
"Non ti dispiace neanche un po'?" Fece girare il liquido dentro il bicchiere.
"In che senso? Perché si sono sposati?" Il moro annuì.
Sorrise senza falsità. "No. Lo sai che Draco non mi interessava veramente neanche a scuola". Alzò una spalla e prese un bicchiere anche lei.

Theo osservò l'amica. L'aveva provocata apposta. Sapeva che non le interessava Draco. Sapeva chi le interessava veramente ai tempi di Hogwarts. Sorrise e appoggiò il bicchiere. "A proposito... Guarda chi c'è..."
La mora alzò gli occhi e sorrise alzandosi in piedi. "Blaise! Ci sei anche tu! Sei tornato!" Theo guardò Pansy abbracciare Blaise con affetto e lui ricambiare la stretta.
Si alzò e salutò l'amico anche lui. "Cosa fai al tavolo dei single? Non avevi nessuna donzella disposta ad accompagnarti?" gli chiese, stringendogli la mano e posando l'altra sulla sua spalla.
Blaise sorrise e alzò le spalle. "I matrimoni sono i posti migliori per rimorchiare". Già. Si sedettero tutti e tre.
Vide Pansy sbuffare sorridendo e girarsi verso gli sposi.

Pansy guardò verso la famiglia della sposa. Daphne, come sorella di Astoria, non sedeva al tavolo con loro, ma con i suoi genitori. La sua migliore amica dai tempi di Hogwarts era incinta di quasi otto mesi e suo marito, Steve, le teneva una mano sulla schiena, mentre la ragazza guardava verso il loro tavolo. Non riuscì a capire il suo sguardo.
Da quando Daphne si era sposata, il loro rapporto era cambiato. Le loro uscite si erano diradate e quando andava a casa sua, spesso si sentiva a disagio. Senza contare il fatto che lei tentasse in tutti i modi di accasarla con qualche amico di suo marito.
Pansy non voleva sposarsi. L'aveva detto anche ai suoi genitori. Non voleva un matrimonio di convenienza. Piuttosto, da sola. Aveva il suo lavoro e per ora le bastava. Guardò la mano di Steve accarezzare il pancione di Daphne.
Beh, forse, quello, un po' lo desiderava. Bambini. Sì, desiderava avere dei bambini. E un uomo che l'amasse. Non che amasse il suo patrimonio, il suo casato o il suo stato di sangue. Che amasse lei.
Sospirò e si voltò verso i ragazzi. Blaise la stava guardando. Gli sorrise e alzò il bicchiere per un brindisi nella sua direzione. Lui rispose alla stessa maniera e bevette. Per fortuna ci pensò Theo a tenere in vita la conversazione.

Blaise osservò Pansy guardare la sala. Sembrava triste. O forse era solo pensierosa. Non la vedeva da un sacco di tempo. Forse tre anni. E l'ultima volta si erano visti di sfuggita. Merlino, era sempre più bella. Quando si era alzata per abbracciarlo aveva visto il suo corpo snello fasciato in quel bellissimo vestito verde, che le metteva in risalto gli occhi, e aveva sentito il suo profumo di limone e menta quando si era stretta a lui. Aveva dovuto raccogliere tutta la forza che sentiva dentro per non stringerla troppo e portarla via. Per una volta, avrebbero potuto passare insieme del tempo senza complicazioni.
Vide Daphne avvicinarsi al loro tavolo. Oh, oh. Forse no, qualche complicazione ci sarebbe stata. "Ragazzi! Scusate se non sono passata prima, ma sapete, con tutte le cose che c'erano da sistemare... E poi questa..." disse, accarezzandosi la pancia e sorridendo a Pansy.
Merlino, se era tonda! Sembrava che stesse per scoppiare da un momento all'altro. Pansy si alzò e le disse di non preoccuparsi, prima di abbracciarla.
Poi Daphne si voltò verso Theo e, alla fine, verso di lui. Lo guardò con un'occhiata strana. Disse qualcosa ma Blaise non sentì. Pansy si avvicinò all'amico e disse: "Theo, andiamo a salutare gli sposi, che non l'abbiamo ancora fatto".
Blaise capì che voleva lasciarli da soli. Lui seguì i ragazzi con lo sguardo e poi lo riportò sulla bionda.
"Come stai, Daphne?" Non si avvicinò.
"Sto bene. Non ce l'ho più con te, se è questo che intendi. Sono passati dieci anni, e poi non ti sei quasi fatto più vedere. Sarei un'oca se fossi ancora arrabbiata con te." La vide lanciare un'occhiata al marito e lui osservarla.
Annuì. "Lo sai che mi è dispiaciuto..."
Annuì anche lei. "Sì, l'ho capito. Dopo, ma l'ho capito. Ma adesso..." Si voltò verso Pansy e Theo, lasciando la frase in sospeso. Si voltò anche lui. Il moro teneva la mano sulla vita della ragazza in un atteggiamento molto intimo. Troppo, per i suoi gusti.
"Lei è quasi fidanzata. E tu non sei capace di tenerti una ragazza per più di una settimana. Le rovineresti la vita. Non fare sciocchezze."
Blaise sbatté gli occhi. Lo aveva detto davvero? Aveva capito che lui ancora... E poi, cos'altro aveva detto? Pansy... Fidanzata? "Perché è al tavolo dei single se è fidanzata?"
"Questo non è il tavolo dei single. Anche se Theo continua a fare battutine. E comunque il fidanzamento non è ancora ufficiale."
Annuì senza dire niente. Lei non lo aveva detto. Stava con Theo? O con chi? Aveva letto qualche notizia, sul suo lavoro o sulla famiglia, ma del fidanzamento non aveva sentito niente. Altrimenti sarebbe venuto con una ragazza. Una qualsiasi.
Aveva pensato che sarebbe stato carino parlarle e chiederle di uscire insieme, adesso che lui era di nuovo a Londra. E che Draco si era sposato. Anche se era difficile. Anche se la scuola era finita da un bel po'.
Ma questo cambiava tutto. Sospirò quando Daphne se ne andò dopo averlo salutato con un bacio sulla guancia. Guardò verso gli sposi e vide che si erano aperte le danze. Alcuni elfi iniziarono a portare da mangiare, ma quasi nessuno era seduto. Si alzò e decise di andare a salutare gli sposi anche lui. In fin dei conti, era grazie a loro se era lì.

Pansy & BlaiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora