Chapter 5

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-Darsi tanto da fare per non essere umiliati,

non è più umiliante di qualsiasi umiliazione?

Alberto Sordi.




5.






Lo schiocco creato dal palmo della mia mano contro la sua guancia è secco.
O almeno, nelle mie orecchie e nella mia mente lo è stato, poiché nella realtà, Minosse non ha permesso che ciò accadesse afferrandomi il polso ad una spanna dal suo viso.
Perché le cose non vanno mai come vorrei che andassero!?
Ah già, perché sono sfigata.

Ad un palmo dal naso l'uno dall'altra ci guardiamo in cagnesco. L'aria sembra improvvisamente mancare nei miei polmoni e ancor meno, sembra l'aria respirabile intorno a noi.
Qualcuno può aprirla una finestra? No eh?
Me ne sto come una bacucca a fissare gli occhi ipnotici di Minosse, che invece dal canto suo, sembra essere l'incrocio tra una perfetta statua di cera, un dio sceso in terra e la più succulenta busta di patatine, e come in trance, resto in silenzio ancora sotto scacco.
Sento tuttavia ancora chiara la paura scaturita dalle sue taglienti parole di poco fa, l'adrenalina del momento calare vertiginosamente e uno strano senso di nausea che credo mi condurrà presto a vomitargli sugli stivali dell'armatura.
Sarebbe uno scenario terribile che finirebbe con il mio corpo carbonizzato dalla lava.

Non posso credere a ciò che è appena successo e non posso credere che io abbia lasciato che tutto ciò avvenisse con tanta facilità!
Ok essere rincoglionita perché la sua bellezza e la sua virilità da vicino sono totalmente disarmanti, ma addirittura ridurmi ad essere anche oggetto passivo delle sue tirannie è il colmo! Senza il minimo riguardo, senza il minimo scrupolo, si è preso quello che io non avrei mai dato a lui.
Ad uno come lui.
Il mio primo bacio.
Ed io gliel'ho lasciato fare.

L'espressione di Minosse prima serafica e maligna, cambia di colpo diventando come al solito irriverente e sarcastica. Dell'uomo che fino a qualche minuto fa mi ha minacciata in modo tanto cattivo, non è rimasto già più nulla.
Ed è per questo motivo che quando mi rapporto con lui, sembra sempre di essere su una mastodontica montagna russa. Troppi su, troppi giù e assolutamente fin troppi giri della morte. La sensazione che presto uno dei vagoni si stacchi facendomi cadere nel vuoto, è opprimente tanto quanto sempre presente e a questo punto metterei nella sua lunga lista di difetti da me creata, anche il bipolarismo.
Siamo a cavallo! Ho un baby-sitter con più patologie psicotiche di quante ne abbia studiate Freud.

"Oh andiamo Bambolina, quante storie per una toccata di labbra" fa spallucce tenendomi ancora per il polso mentre io lo guardo completamente scioccata.
Una toccata di labbra, ecco come chiama il mio primo bacio questo deficiente, una cazzo di toccata di labbra!
Io lo disintegro.
Ok non c'è stata lingua, non c'è stato sentimento oltre l'odio, ovviamente, non c'è stato amore e non c'è stato neanche un minimo di rispetto reciproco, però sono state pur sempre le prime labbra che le mie hanno toccato dopo quelle di papà!
E lui ha screditato come sempre il tutto con una alzata di spalle.
Incastro i lineamenti del viso nell'espressione più sdegnosa e cattiva che riesco ad assumere e libero il braccio dalla sua stretta fredda e dura. L'armatura sfrega contro la mia pelle delicata e l'arrossa, ma ora non mi importa.
"Una toccata di labbra dici!? Quello era il mio..." mi blocco di colpo.
Il mio cervello inizia a lavorare a velocità della luce e presto capisco che dire a Minosse che alla mia età non ho mai avuto un ragazzo né dato un bacio, potrebbe essere una delle cazzate atomiche più grosse della mia vita. Mi firmo praticamente la condanna allo sfottò a vita e alla persecuzione eterna.
Lilith la martire.
E questa mia ipotizzata sciagura, viene largamente accreditata dal suo sorrisino sempre più ampio e derisorio.
"Era il tuo cosa Bambolina? Il tuo primo bacio forse?" dice mentre vedo la vittoria disegnarsi nei suoi occhi.
Correre. Ai. Ripari.
Subito!

"Primo bacio? Starai scherzando spero! Io ho baciato altri ragazzi prima di te, per la cronaca molto più belli e il nostro non era neanche un bacio ma una semplice toccata di labbra!" sbotto in modo forse un po' troppo polemico e con la voce un po' troppo stridula se il mio intento è quello di mascherare l'evidente catastrofe emotiva che sento.
Inoltre detta così, sembro davvero una mocciosa che si sta rendendo ridicola oltre che socialmente disagiata.
Sono un disastro.
Che sfigata!

Minosse incrocia divertito le braccia al petto e fa un passo in avanti. Smetto subito di inveire contro la mia persona per poter invece utilizzare i neuroni nel cercare ogni possibile via di fuga qualora la sua vicinanza diventasse troppo opprimente e pericolosa.
Nel muoversi i capelli seguono il suo corpo e i miei occhi seguono i suoi capelli.
È una distrazione vivente!
Distolgo lo sguardo da quei fili lucenti solo per portarli sulle sue labbra che ora si muovono per parlare riprendendosi il primato di parte del corpo più interessante.
"Altri uomini? Ah si? Ma guarda un po' la nostra Bambolina, allora è davvero una ruba cuori!" batte le mani divertito.
"Beh se le cose stanno così, se hai avuto tanti uomini molto più belli del sottoscritto, avrai fatto certamente anche sesso no? E saprai che agli uomini piacciono quelle sveglie".
Deglutisco per non strozzarmi con la mia stessa saliva mentre lui non sembra intenzionato a fermare la sua arringa e continua firmando lettera dopo lettera la mia dipartita.
Lo so, lo sento.
"Tipo a me piace molto dominare, ma amo anche quando messa a carponi, la donna urla e si muove fino a scontrarsi di sua spontanea volontà, contro il mio bacino seppellendo il pene tra le sue carni, tu sei una di quelle? Eh Bambolina? Sei una tipa sveglia?" dice con voce sottile e tagliente.
Se potessi scavarmi una fossa lunga da qui fino all'altra parte del globo lo farei. Credo di essere diventata così tanto rossa d'aver creato una nuova sfumatura di questo colore.
Minosse invece felice di aver colto nel segno e di avermi umiliata, sorride a trentadue denti e si avvicina ancora di più a me prendendomi una ciocca di capelli tra le dita.
Lo osservo con il cuore in tumulto mentre aspetto il colpo di grazia inerme, e per questo, infuriata con me stessa.
E arriva, eccome se arriva.
"Vedi Bambolina, la differenza tra me e te effettivamente è essenziale" dice rigirandosi la ciocca tra le dita senza mai guardarmi. Vedo i fili biondi scorrere tra le sue dita nere di metallo e vorrei solo piangere, ma so che il peggio deve ancora arrivare e non posso assolutamente mostrarmi ancora più debole.
"Io amo quello che sono e non fingerò per nessuna ragione di essere diverso. Tu invece, fai finta di piacerti così come sei ma cerchi di essere qualcun altro. Scacco Matto al burattinaio, Bambolina".


***

Inerme sotto di me, sembra un passero spaurito.
Non una parola fuoriesce dalle sue labbra rosee e il perverso piacere che provo nel constatare di essere l'artefice di quel rossore sulle guance, mi destabilizza alquanto.
Dopo le mie ultime parole, Lilith sembra essere caduta in uno stato di trance e forse sarò stato duro, ma con lei non ho mai conosciuto mezzo diverso e lo adoro.
Adoro sentirla tremare, adoro vederla piangere, adoro spaventarla, destabilizzarla, circuirla.
Adoro distruggerla.
Inspiro il suo profumo che da questa posizione sento forte e chiaro solleticarmi le narici e non posso fare a meno di trovarlo buono, così come non posso fare a mano di pensare alle curve del suo corpo quando ha raggiunto il letto per poi gattonarci sopra.
Una bellissima curva davvero, il suo fondo schiena.

La guardo incuriosito ma non faccio trasparire questo sentimento.
Nonostante sia sempre la stessa mocciosetta di qualche mese fa per carattere, in così poco tempo mi sono ritrovato ad averla adulta e questo alla fine è risultato strano anche a me.
Ovviamente ringrazio di non essermi dovuto subire la sua adolescenza. Sarebbe stato tragico. Decisamente tragico.
Se penso anche solo per un attimo che per tanto così ho evitato di avere un contatto con disagi amorosi, scleri maniacali, brufoli, apparecchi per i denti, ciclo, urla isteriche e unicorni, potrei morire di schifo.
Fortunatamente ciò non è avvenuto, fortunatamente seduta sotto di me c'è già una giovane donna a cui tuttavia ho ancora una volta tagliato le ali.
Che ironia.
Ad un certo punto, nel silenzio venutosi a creare, Lilith sbuffa esasperata e si stende all'indietro tra i cuscini chiudendo gli occhi lucidi a causa mia e lasciando perdere il nostro discorso.
Finiva sempre così.
Lei cercava di sopravvivere alle mie parole, ai miei gesti, ed io le stroncavo ogni possibilità di riuscita e per tale motivo, forse troppo ferita, preferiva non dire altro.
Era sempre stato così.
Non l'avrei mai rispettata. Né come mia principessa né come persona.
Non sapevo il motivo di questa mia repulsione nei suoi confronti, fondamentalmente non aveva scelto lei di nascere né di essere affidata a me.
Però queste giustificazioni evidentemente a me non bastano, o non sono abbastanza plausibili.
Cammino verso il fondo della stanza e mi immergo in una zona buia appoggiandomi contro il muro. La fisso a braccia conserte, in un primo momento la sento agitarsi tra le lenzuola segno che si sente molto a disagio, e neanche in questo caso faccio qualcosa.
Poi pian piano lei stessa non si accorge che, sopraffatta dalla stanchezza, si abbandona alle braccia di Morfeo rotolando a pancia in giù sprofondando in un lungo sonno.
Assottiglio gli occhi sulla sua figura per poterla carpire meglio.
I miei occhi si posano sulle guance arrossate per il bagno, per il caldo, e per le mie parole.
Quanto è stato piacevole umiliarla a quel modo.
Continuo ad osservarla passando ai capelli biondo chiaro sparpagliati intorno a lei, le conferiscono quasi una figura angelicata.
Le labbra rosee schiuse, dalle quali fuoriesce un respiro tranquillo sono invitanti, devo ammetterlo.
Non per niente le ho sfiorate con le mie.
Prima, quando quella boccuccia impertinente cercava di tenermi testa senza riuscirci davvero, ho pensato per un solo momento che l'unico modo che avessi per farla tacere, fosse stato tappargliele con le mie.
E l'ho fatto. Semplicemente l'ho fatto.
Poi ho capito che è stato un errore, ma ormai era troppo tardi.
Un errore ovviamente non perché le avessi rubato il suo evidente primo bacio, no, quella è stata una soddisfazione inaspettata.
È stato un errore perché mi sono esposto troppo. Ho lasciato trapelare qualcosa di fraintendibile.
E questo non deve mai accadere.
Lilith si muove e io torno a fissarla.
Una mano delicata la tiene ora ad accarezzare la sua stessa guancia e l'altra tra i capelli lunghi.
Il seno si abbassa e alza lentamente infossandosi nel materasso, a ritmo del respiro profondo.
Le lunghe gambe lattee lasciate scoperte dal pantaloncino corto sono aggrovigliate tra le lenzuola.
Osservo tutto e non perdo niente.
Somiglia molto ad Hades, i tratti sono gli stessi, i colori sono identici se non fosse stato per i capelli.
Il corpo era decisamente la parte maturata di più in Lilith.
Da dove erano spuntate improvvisamente tutte quelle sinuose, dolci e invitanti forme devo ancora capirlo ma faccio spallucce e passo avanti.
I miracoli esistono evidentemente e poi devo purtroppo ammettere che non è mai stata una brutta bambina, nonostante l'odio e nonostante tutto.
Sospiro e mi metto dritto.
Lentamente mi avvicino al letto e mi abbasso su di lei.
Prendo nuovamente una ciocca di capelli tra le dita e la osservo con attenzione, i fili di grano scorrono sul nero dell'armatura conferendogli luce e questo mi porta a pensare alla mia anima.
Chissà se...
La domanda mi sta sorgendo spontanea ma la ricaccio dentro i meandri del mio essere già troppo scioccato perché anche solo stesse venendo fuori.
Come scottato mi allontano velocemente da lei e con un ultimo sguardo al suo viso, esco dalla stanza e chiudo delicatamente la porta della sua camera alle mie spalle.
Dal mattino successivo sarebbe iniziata la nostra forzata convivenza e sono arrivato alla conclusione che devo essere il più riposato e lucido possibile.
Questa nuova Lilith, è pericolosa.
Molto pericolosa.








Angolo autore.
Buonasera a tutti bamboli! Anzi buonanotte.
Ci tenevo a essere di parola e a pubblicare ogni giovedì nonostante non mi senta bene.
Per questo motivo spero perdoniate la mezz'ora di ritardo.
Capitolo un po' introspettivo ma molto molto funzionale alla storia.
Spero vi piaccia e che possano esserci tanti rimandi e feedback da parte vostra.
Detto questo, buonanotte a tutti ancora una volta!!

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