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Simone non c'è.
Usciamo fuori e lo vediamo steso vicino ad un albero.

Mi avvicino a lui. È ancora vivo cazzo.

Chiamiamo un'ambulanza e io chiamo i suoi genitori.

Le lacrime rigano il mio volto, i miei occhi rossi e la gola chiusa. Sono in ospedale. Gli altri mi fanno domande ma io non rispondo.

Non parlo.
Non mi muovo.

Piango.
Si piango.
Piango solamente.

Nemmeno i genitori di Simone stanno piangendo. È possibile?

Mia mamma mi abbraccia. C'è anche irama. Che vita di merda.

Io sono ferma, con un fazzoletto nella mano vicino al naso e i miei occhi guardano il vuoto.

Poi sorrido ai ricordi di noi.

MAMMA:"ora sorridi?"
EMMA:"si. Sorrido"
IRAMA:"perché?"
EMMA:"so che lui ce la farà'' mi avvicino al vetro della stanza di Simone da dove si intravede lui con dei fili in mano e ci appoggio una mano e dopo la testa.
EMMA:"lui è forte"

Ragazzi vi volevo dire che nella storia le mamme e i papà gli chiamerò PAPÀ E.( papà emma) o PAPÀ B.(papà simone) e la stessa cosa con le mamme.

PER SEMPRE❤🌹(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora