Quello è il ragazzo che avevo buttato giù stamattina.
Non l'avevo osservato bene, ma mi ricordo quel particolare colore di capelli, evidentemente tinto.
Resto impietrita, mentre Zoe cerca di attirare la sua attenzione saltellandogli intorno, e mi si gela il sangue.
Sta venendo verso di me.
Mi alzo velocemente dal tavolo, nel panico.
«ma che fai?» chiede Jeongin sorpreso dalla mia reazione improvvisa.
«Devo... Devo andare in bagno» borbotto per poi camminare velocemente verso l'altra parte della sala.
È solo quando mi sento prendere il braccio e mi giro, che capisco di essere fottuta.
«Hey. Tu sei quella che mi ha fatto cadere stamattina.» dice il rossiccio guardandomi negli occhi. Cavoli, ha una voce davvero bassa.
Abbasso lo sguarda verso la sua mano, per poi sottrarla dal mio braccio con uno strattone.
«Quindi?» chiedo con indifferenza. Lui ghigna. Ha delle labbra perfette, gli occhi penetranti e un bel fisico. Ora capisco perché tutte lo stavano aspettando.
«Quindi desidero che tu mi chieda scusa» continua imperterrito aggrottando le sopracciglia.
Che bambino viziato, penso incrociando le braccia.
«E se io mi rifiutassi?»
«Dovrai ripagarmi il telefono, come minimo, visto che quando mi sei venuta contro si è rotto» risponde calmo, alzando il cellulare con lo schermo scheggiato.
Lo maledico mentalmente mentre lui sorride soddisfatto. Non ho i soldi per comprarli un telefono nuovo.
Per un minuto buono ci guardiamo male a vicenda, aspettando la mia risposta.
«Va bene. Scusa» borbotto alzando gli occhi al cielo. Lui ghigna.
Di nuovo.
«Non l'hai detto COL CUORE, ma perché dovevi. Non hai mostrato pentimento. Abbassa la testa, e chiedi scusa a Lee Felix.» dice con noncuranza.
Spalanco la bocca, incredula.
«Come, scusa?»
«Abbassa. La. Testa.» ripete scandendo bene ogni parola.
La mensa si è zittita; odio avere tutte le attenzioni su di me.
Sento lo sguardo di Jeongin addosso da l'altra parte della sala.
Stringo i pugni, furiosa. Poi, piano, faccio quanto mi è stato detto. Chino il capo e mi scuso, con tutta la scuola che mi sta guardando.
Il ragazzo mi guarda, compiaciuto, e mi alza il mento con due dita portando le nostre facce ad una pericolosa vicinanza.
«Bene bene. Vedi che alla fine i cagnolini fanno sempre quello che gli si chiede?»
Trattengo a stento la voglia di tirargli un pugno, di fargli sparire quel sorrisino idiota dalle labbra. Saluta la tua reputazione, June. Perché probabilmente non la rivedrai mai più.
Prendendo un bel respiro per calmarmi, lo supero e mi risiedo accanto a Jeongin. Ovviamente, non prima di aver "accidentalmente" urtato la spalla di Felix (ha detto di chiamarsi così, giusto?) il più forte possibile. Non basta a farmi sentire meglio, ma la sua smorfia mentre corruga la fronte mi fa sorridere.
«Ma non dovevi andare in bagno?» chiede Jeongin confuso quando mi risiedo al mio posto, davanti a lui. Gli lancio un'occhiata omicida, zittendolo.
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don't call me yongbok ; lee felix
FanfictionFELIX FANFICTION (INCOMPLETA, NON AGGIORNO PIÙ) ❝ dove June si scontra e fa cadere a terra un ragazzo, non sapendo che questo diventerà il suo peggior nemico. ❞ _________________________________ ❝ non chiamarmi HaJun e tu non chiamarmi Yo...