don't call me yongbok ; lee felix

t e n ;

pov June

«Ma che-»

Mi blocco sulla soglia del salotto. Sono solo andata a cercare il bagno. Non l'ho trovato, quindi sono tornata qui per mettere da parte l'orgoglio e chiedere a Zoe dove fosse.

E la trovo ai preliminari con Felix.

Una sensazione di disgusto mi sale dallo stomaco, per farsi spazio con la delusione e la rabbia, già rintanate nel petto. Perché? Non avrei dovuto essere né delusa né arrabbiata.

Insomma, l'ho sempre saputo che quel ragazzo era un puttaniere.

Di cosa dovrei sorprendermi?

Eppure, forse, solo forse, una parte di me aveva sperato che almeno con Zoe si sarebbe contenuto. Che il lato che mi aveva mostrato oggi, che fosse quello il vero Lee Felix.

E invece no.

Cerco di non sembrare scossa, ma solo disgustata.

«Io vi lascio soli cinque minuti, CINQUE, e voi... Ew. EW.» mi avvicino al tavolo, raccolgo velocemente le mie cose e le butto nello zaino che mi sono portata appresso.

Voglio uscire da lì, e voglio farlo in fretta. Felix si stacca da Zoe con uno strattone, lasciandola con un'espressione offesa e la camicetta mezza aperta immobile sulla sua sedia. Sento che mi chiama e che mi corre dietro, ma non mi fermo finché non mi riesce a prendere per un braccio, proprio mentre sto aprendo il cancello.

«June-»

«Prendo l'autobus.» taglio corto. Non voglio sentire scuse. Non mi dovrebbe interessare con chi va o meno. Mi fa solo schifo.

«Mi dispiace, ok? Giuro che non volevo-» mi giro a guardarlo, con un sorriso finto stampato in faccia.

«Non mi interessa. Non sono affari miei. So che sei un puttaniere, e avevo previsto questa possibilità, anche se pensavo fosse remota. Sai, credevo che almeno con lei saresti riuscito a controllarti. Dato anche che non eravate soli in casa e l'immagine di voi due che state per fare sesso consapevoli che ci sia anche io sotto il vostro stesso tetto tormenterà i miei incubi per un anno, probabilmente.» dico tagliente, per poi liberarmi dalla sua presa con uno strattone. Felix resta fermo, con gli occhi spalancati e un'espressione di puro stupore. Alzo gli occhi al cielo, mentre con passo veloce arrivo alla fermata del bus più vicina proprio nel momento in cui l'autobus si ferma.

.

Non avevo il biglietto del bus, quindi mi sono beccata una multa e un urlo esasperato da mio cugino quando gli ho chiesto per l'ennesima volta i soldi per pagarla. Non è la prima volta che ne prendo una (sono una persona alquanto sbadata, ok?!). In più, Felix  continua a scrivermi, nonostante io sia chiusa nella stanza di Chan e Woojin e lui sia nella stessa casa, al piano di sotto.

Ho raccontato solo a loro due quello che è successo, e non sembravano essere sorpresi.

«Jikseu ha... Un debole per le donne, da quando è tornato dall'Australia.» mi ha rivelato Joon.

«Vuoi dire per qualunque essere umano che abbia la...» Chan mi tappa la bocca con una mano, facendomi cadere dal pouf a forma di fungo su cui mi ero buttata e impedendomi di finire la frase. È totalmente rosso, mentre il più grande sta trattenendo a stento una risata. Io sorrido, togliendomi il mio migliore amico di dosso con una spinta amorevole che lo fa rotolare all'indietro. Scuoto la testa. E dire che, in questa casa, lui è secondo come età solo al suo compagno di stanza.

«La tua energia da verginello è più forte di quello che pensassi. Sta quasi opprimendo la mia aura e quella di Joonie.» mi alzo, allungando le braccia dietro la testa per stiracchiarmi. Il mio migliore amico mi lancia un'occhiataccia, prima di tornare a sedersi e riprendere in mano il suo cellulare. Ultimamente è ossessionato da Call of Duty mobile.

Joon inizia a blaterare su come quel gioco gli scioglierà il cervello prima che abbia il tempo di tornare a scuola, ma Chan non sembra ascoltarlo. Lo guardo, sorridendo. Si sta prendendo un anno sabbatico per guadagnare abbastanza ed entrare in un'università decente, dato che di soldi prestati dai suoi genitori non ne ha voluto sapere.

Per qualche minuto, restiamo semplicemente in silenzio, a rilassarci. Poi, lentamente, Chan alza lo sguardo verso di me. La sua espressione... È letale.

«Aspetta un secondo. Prima, hai comparato la mia aura con quella tua e di Joon. E se mi hai dato dell'unico "verginello", significa che- significa che tu- tu-» il ragazzo scatta in piedi, indicandomi come se fossi colpevole di un omicidio.

«SIGNIFICA CHE TU NON SEI-»

"oh beh, cazzo." Guardo Joon in cerca di supporto, ma l'unica cosa che si limita a fare è farmi cenno di scappare da qui. Deglutisco, guardando Chan processare quello che ha appena scoperto. Poi, proprio mentre sta per dire di nuovo qualcosa, apro la porta e mi metto a correre.

Lui si ferma sulla soglia della camera, ma lo sento urlare da lì mentre scendo le scale ridendo.

«IO E TE DOBBIAMO FARE UNA LUNGA E PIACEVOLE CHIACCHIERATA, JUNE!»

Mi guardo alle spalle, continuando a saltellare in avanti fino ad andare a sbattere contro qualcuno. Quest'ultimo mi prende per le spalle, per evitare che io barcolli all'indietro. Quella presa... È spiacevolmente familiare.

«Non voglio che mi tocchi, coglione-» spingo via il ragazzo a cui sono appena andata addosso, solo per rendermi conto che non è Felix.

È Hyunjin.

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*entra cercando di non farsi notare troppo*

H-hey ragazzi-

*nota i forconi*

*gulp*

A parte gli scherzi, almeno una volta al mese riesco ad aggiornare lol.

Questo capitolo è cortino, mi spiace :(

COMUNQUE, passando alle cose importanti.

Giocate a Call of Duty mobile?

È una droga. Se ci giocate, droppate il vostro nickname nei commenti che vi aggiungo agli amici :D

Il mio è @/vvodka_  ...lol, non fatevi domande vi prego.

Also, se pubblicassi una ff sugli NCT qualcuno la leggerebbe?

A parte questo, vi volevo veramente ringraziare tanto tanto tanto per tutto il supporto che state dando a questa storia. Non me lo sarei mai aspettata, ma siamo già a oltre 7k di letture!

Ho un sacco di progetti in mente, nuovi libri, ff, e pure due webtoon lmao. Quindi si, sono abbastanza impegnata, ma vedere quanto vi piacciono i miei lavori mi dà la voglia di continuare (灬º‿º灬)♡

Enjoy your reading.

rosie-