Davanti a noi, Minho e Jisung si stanno baciando.
Per qualche secondo, nessuna delle quattro persone nella stanza si muove di un millimetro. I due ragazzi davanti a noi non ci mettono molto ad accorgersi della nostra presenza, e quando realizzano di non star avendo le allucinazioni, quasi mi pento di non essere rimasta a scuola.
Jisung sbianca a tal punto da far invidia al tavolo bianco della cucina, mentre Minho sembra essere più che altro seccato da questa interruzione improvvisa e chiaramente non programmata. Felix apre la bocca per dire qualcosa, ma la pressione della mia mano aggrappata alla sua maglietta gli fa cambiare idea. Il ragazzo mi lancia delle occhiate cariche di domande con la coda dell'occhio, che io decido di ignorare per sorridere invece ad un terrorizzato Jisung, nascosto quasi del tutto dietro alla persona che fino a qualche decina di minuti fa stava baciando.
«Beh, congratulazioni.» dico senza troppe cerimonie, per poi trascinare Felix con me in direzione della mia camera. Lo sguardo di Minho mi segue fino a quando non chiudo la porta dietro di me, e mi sembra di intravedere un barlume di gratitudine. Mi appoggio contro l'entrata ora chiusa della mia stanza, mentre il ragazzo biondino si lascia cadere sul mio letto. Lentamente inizio a sorridere, e prima che me ne renda del tutto conto stiamo ridendo entrambi.
«Ce ne ha messo di tempo, Minho, quella testa di cazzo.» esordisce Felix scuotendo la testa. Lo guardo, ancora ridacchiando. Ero l'unica a non essermi accorta di niente tra i due? Non pronuncio la domanda ad alta voce, ma sembra comunque capirmi.
«Si piacciono a vicenda praticamente dal primo momento in cui si sono visti, ma Jisung è troppo timido e ansioso per fare la prima mossa e Minho non si fida mai di nessuno quando si tratta di consigli in amore, quindi... beh, ma alla fine ce l'hanno fatta.» spiega. Sospiro, camminando fino al letto e mettendomi a sedere vicino a lui.
«Credo dovremmo dargli un po' di tempo per parlare, quindi esci solo quando sei sicuro che non siano più all'ingres-» come se parlassi con un muro, Felix è già arrivato alla porta.
«Parlare?» scuote la testa, per poi ghignare e guardarmi negli occhi prima di dire la sua frase di proposito ad effetto subito prima di uscire.
«Fidati, Minho non è il tipo da parlare.»
.
Quando mi sveglio la mattina dopo, non so se il mio mal di testa sia provocato da Minho e Jisung, dalle urla di Chan quando ha scoperto che io e Felix abbiamo saltato metà giornata scolastica, dalla bottiglia di vino che Minho mi ha portato la sera per scusarsi della scena a cui ho assistito, o dalla successiva discussione avuta non da completamente lucida con quest'ultimo sul perché i bisessuali -modestamente- siano la cosa migliore che l'universo potesse inventare.
Alzandomi dal letto, quasi inciampo su una bottiglietta d'acqua e un'aspirina che qualcuno mi ha lasciato in camera, assieme ad un biglietto. "Non mi aspettavo tu avessi una così bassa tolleranza dell'alcol", dice il pezzetto di carta. Sbuffo, capendo immediatamente da quale testa biondina sia stato spedito, poi lo appoggio sulla scrivania e butto giù la medicina lasciatomi. Felix è stato qui, ieri sera? Sinceramente non riesco a ricordare.
Vedere la faccia di Hyunjin e i suoi capelli spettinati ma in qualche modo comunque attraenti è di per sé abbastanza per farmi dimenticare il mal di testa o la preoccupazione sul come passerò il test di chimica di oggi, anche se quando passo in cucina a dargli il buongiorno ottengo come risposta solo uno sguardo timido e un rossore imbarazzato da parte delle sue guance, prima che distolga lo sguardo e torni al suo caffè. Non ho il tempo di processare quello strano comportamento o farmi domande che vengo interrotta dal suono del clacson della macchina di Felix. Prendo al volo due biscotti da mangiare per la strada e corro fuori.
«Non pensavo mi avresti portato tu in macchina.» dico stranita, appoggiandomi al finestrino aperto mentre Felix evita di guardami direttamente negli occhi.
«Ieri sera ho detto- Non ricordi?» scuoto la testa. Quindi ieri sera effettivamente è entrato in camera mia. Il ragazzo tossisce un paio di volte, prima di girarsi dall'altra parte e scuotere la mano nella mia direzione.
«Vabbè. Lascia stare ed entra in macchina.» aggrotto le sopracciglia, ma faccio come dice e mi infilo nel sedile dietro vicino a Jeongin, che sembra anch'esso a disagio. Cosa diavolo succede a tutti oggi?
Arrivati a scuola, trovo almeno Minhee ad accogliermi e trattarmi normalmente. Lei e Jeongin si scambiano un sorriso timido di cui, dopo le lezioni, devo indagare.
«Dove sei finita ieri? Hai saltato le ultime ore... E ho dovuto pure coprire il tuo turno di pulizia della classe.» mi rimprovera la ragazza dandomi una pacca leggera dietro la testa di cui scherzosamente mi lamento.
«È... Complicato, diciamo così. Ti basti sapere che sto riconsiderando un pochino Lee e che sorprendentemente ci si può anche divertire con lui.» rispondo, restando apposta sul vago e facendo spalancare gli occhi a Minhee dalla curiosità. Sto per dirle anche di Jisung e Minho e chiedere a Jeongin cosa sia successo ieri sera, quando qualcuno mi prende per il braccio da dietro e inizia a trascinarmi verso la prima aula vuota disponibile senza dire una parola.
Sto per protestare e chiamare aiuto dai miei amici, ma Zoe chiude la porta dietro di noi e ci si appoggia sopra per bloccarla, guardandomi direttamente negli occhi con uno sguardo truce da interrogatorio.
Mi guardo intorno, confusa. Nei cinque secondi di silenzio che passano dalla chiusura della porta all'apertura della bocca della ragazza davanti a me, ripercorro mentalmente l'ultima settimana per capire a cosa potrebbe essere dovuta questa seduta. Certo, io e Zoe non siamo esattamente in buoni termini, ma non mi pare di averla provocata. Vorrà intimarmi di non dire niente di quello successo con Felix? Come se mi importasse, penso, ma a quel ricordo aggrotto le sopracciglia.
«Andrò dritta al punto, Seo.» esordisce la tailandese incrociando le braccia al petto.
Tentando di non dare a vedere troppo il mio disagio, mi siedo sul primo banco dietro di me e scrollo le spalle come dire "ok, va' avanti". Lei prende un lungo respiro, poi mi guarda negli occhi e parla di nuovo.
«Ti piace per caso Lee Felix?»
-
*sweats* vediamo se mi ricordo ancora come si fa
HEY LOL.
È passato tipo un sacco di tempo dall'ultimo aggiornamento e questo capitolo è pure cortino,,,, MI DISPIACE IG
diciamo che quando vi dico "non preoccupatevi aggiornerò presto" è una bugia.
non credetemi.
STO MENTENDO A ME STESSA E A VOI.
ammetto di essere affezionata a questa storia, e PORCA PUTTANA HA 34K DI VIEWS I--- I'M- , PERÒ devo anche dire che l'ho iniziata tipo un anno e mezzo o addirittura due anni fa, e ora i miei interessi sono cambiati e anch'io sono una persona totalmente diversa. voglio veramente finire questa storia, sul serio, ma gli aggiornamenti saranno quando saranno.
credo abbiate già capito che faccio schifo con schedule e frequenza decente, e tra scuola e altri progetti a cui al momento sto lavorando vi posso già dire che se aggiornerò una volta al mese sarà un miracolo.
diciamo che in questo periodo mi sto concentrando molto su una cosa per twitch e disegno un sacco per tiktok, MA GIURO CHE MI IMPEGNERÒ PER FINIRE ANCHE QUESTA STORIA AAAAAAAAAAAAA
ringrazio davvero tantissimo tutti quelli che ancora leggono sta roba e che sono arrivati fin qui nel capitolo HAHAHAHAHAH ILY.
Enjoy your reading
june
STAI LEGGENDO
don't call me yongbok ; lee felix
FanfictionFELIX FANFICTION (INCOMPLETA, NON AGGIORNO PIÙ) ❝ dove June si scontra e fa cadere a terra un ragazzo, non sapendo che questo diventerà il suo peggior nemico. ❞ _________________________________ ❝ non chiamarmi HaJun e tu non chiamarmi Yo...