È Hyunjin.
Oh no.
Oh merda.
Il ragazzo resta con la mano a mezz'aria, sorpreso e confuso.
«Scusa, non volevo-» parla piano, con cautela. Lo guardi un attimo, non sapendo cosa dire.
«P-pensavo tu fossi un'altra persona... Non era rivolto a t-» cerchi di dire, ma lui ti blocca. Sorride, scuotendo la testa.
«Non importa. Sul serio. Avevo notato che anche prima, quando sei rientrata, eri arrabbiata, non ti avrei dovuto prendere di sorpresa.» Hyunjin si mette una mano dietro il collo, a disagio. Non so perché, ma in questo momento non mi viene in mente niente da dire. Arrossisco, abbassando la testa e restando in silenzio finché il ragazzo non si gira per andarsene.
Bene, compimenti, June. Tu si che ci sai fare con le crush.
Sospiro, e mi sto per voltare per tornare al piano di sopra e sorbirmi i rimproveri di Chan, ma qualcosa mi trattiene.
Oh no, cara. No no no. Vivi nella stessa casa della tua crush, hai la possibilità di stare vicino a lui tantissimo tempo, e in più oggi ti ha invitato a giocare ai videogiochi. Non rovinerai tutto. Te lo scordi!
«A-aspetta...!» esclamo, correndogli dietro fino a riuscire a prendergli la manica. Lui si ferma, ma non si volta verso di me.
«Non sei un coglione- C-cioè, non era rivolto a te, assolutamente! Mi dispiace se l'hai pensato; non potrei mai dire una cosa del genere a te! Nel senso... Sei gentile, premuroso, dolce, e-» mi blocco, maledicendo quella bocca che non riesco mai a tenere chiusa. Sento Hyunjin ridacchiare, anche se non riesco a guardarlo negli occhi.
Prende la mia mano, che sta ancora stringendo la stoffa della maglietta, nella sua. Finalmente mi decido ad alzare lo sguardo, e vedo che sta sorridendo. Sembra... Felice?
«June, non fa niente. Ma se proprio ti vuoi far perdonare, un po' di compagnia per superare qualche livello di Assassin's Creed non sarebbe male.» la mia faccia assume circa la temperatura del sole, man mano che Hyunjin continua a parlare.
Annuisco freneticamente, mostrandogli un sorriso da trentadue denti.
«Certo!»
.
Contro ogni aspettativa, ho scoperto che Hyunjin ama i videogiochi violenti.
Insomma, si, è un maschio, ma chi se lo sarebbe mai immaginato ad agitarsi e imprecare giocando a Manhunt. Devo ammettere che questa scoperta è quasi inquietante.
«Cazzo!» esclama all'improvviso, facendomi sussultare e lasciando cadere il controller. Sbuffa, riprendendo in mano il telecomando della PlayStation e riavviando il livello. Lo guardo, intimorita.
«Forse dovresti-»
«Sai come superare il livello?!» chiede, girandosi di scatto verso di me con gli occhi che brillano. Mi allunga il controller, guardandomi come se mi stesse passando un tesoro sacro. Sorrido e lascio uscire una piccola risata.
È un sacco carino quando fa questa faccia.
Prendendo il controller con la stessa sacralità con cui Hyunjin me l'ha passato, inizio a muovere il personaggio sullo schermo restando rasente ai muri.
«Stare allo scoperto è il modo più veloce per uccidere i vari assassini, ma se ti metti dietro alle trincee o vicino ai muri i png non riescono a spararti e puoi conservare la vita per i boss, invece di arrivare lì quasi morto.» spiego senza distogliere l'attenzione dalla TV. Con la coda dell'occhio, lo vedo guardare meravigliato tutte le mie mosse e annuire compiaciuto ogni volta che uccido un nemico e riesco ad andare avanti.
Passiamo la serata così, a giocare a turno a vari giochi d'azione e splatter della larga collezione di Hyunjin, mangiando patatine e non curandoci neanche di uscire per andare a cenare assieme agli altri. Jeongin cerca di trascinarci in salotto ad un certo punto, ma ci rinuncia dopo poco tempo, andandosene sbuffando.
Non so bene quando le mie palpebre si siano fatte pesanti, ma il mio joystick si sta facendo sempre più difficile da tenere in mano. Che ore saranno? Azzardando un'ipotesi, almeno mezzanotte e mezza, se non l'una inoltrata. Cazzo, domani ho scuola..., penso sbadigliando.
Non posso addormentarmi qui, in camera di Hyunjin... O no? La testa rischia di cadere in avanti, ma il ragazzo non sembra accorgersene.
Quando finalmente cedo il comando al sonno, mi ritrovo ad appoggiare il capo si qualcosa di estremamente comodo. Credo sia la spalla di Hyunjin, ma non ne sono sicura.
.
Il suono fastidioso e insistente della sveglia mi rimbomba nelle orecchie, mentre con una smorfia apro gli occhi per poi richiuderli nuovamente quando la luce intensa del mattino mi colpisce.
Quand'è che ho scelto una suoneria così irritante? Sbuffo, guardando in modo truce l'orologio digitale appoggiato sul tavolino davanti al divano su ero distesa fino ad un momento fa. Strano, non ricordo di-
All'improvviso, un ricordo mi colpisce più forte di una macchina in corsa.
Tavolino?
Divano?
Orologio...?
Non sono in camera mia.
Sono in camera di Hyunjin.
Sussulto, alzandomi di scatto in piedi e controllando di avere addosso gli stessi vestiti di ieri. Non che non mi fidi di Hyunjin, ma è sempre meglio essere sicuri. Deglutisco, muovendomi piano per la stanza. Se sta dormendo, non voglio svegliarlo. Sbircio dietro al muro che separa a metà la stanza tra la parte dei giochi e il bagno e il letto del ragazzo.
Quest'ultimo, già sveglio e seduto sulle lenzuola rifatte con una tazza di tè fumante in mano, alza lo sguardo dal computer sul quale stava lavorando e mi sorride.
«Buongiorno! Ieri non volevo svegliarti, quindi spero che non ti arrabbi se ti ho fatta dormire qui-» esordisce con sguardo colpevole. Deglutisco.
«N-no, nessun problema.» replico con voce tremante. Non appena mi giro, la mia faccia sale alla temperatura del sole e un sorriso da un orecchio all'altro si fa spazio sulla mia espressione assonnata.
Ho dormito nella stessa stanza di Hyunjin.
Concentrata come sono su questo pensiero, non mi accorgo neanche di Felix, che esce dalla sua camera nello stesso momento in cui io esco da quella di Hyunjin e saltello verso la cucina.
La mattina sembra un sogno. Perfino Jeongin ad un certo punto del nostro percorso verso scuola si ferma, squadrandomi da capo a piedi con sguardo sospetto.
«È per caso successo qualcosa di cui dovrei essere messo al corrente...?» chiede lentamente. Scuoto energicamente la testa.
«Nah, niente di particolare. Dai, andiamo.» dico mettendogli a sorpresa il braccio sulle spalle e trascinandolo verso l'edificio scolastico con espressione radiosa.
Niente potrà rovinare il mio umore, oggi.
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Hallo!
Come va in quarantena?
Io per la prima volta nella vita sto facendo cose producenti e mi faccio paura da sola lol.
Comunque, mi farebbe un sacco piacere, se vi interessa, se potreste passare a leggere la mia nuova fanfiction, "virus" 👉👈
È una multifandom, ci saranno dentro gli ateez, i bts, le twice, le itzy, ma principalmente gli nct. E farò fare un'apparizione anche a June e Felix perché why not.Also, avevo una mezza idea di fare un q&a per le 10k di visualizzazioni. Come vi sembra come idea?
A parte questo, voglio uscire e vedere altre persone oltre a quelle dentro la mia casa perché mi sono veramente stufata di tutti qui dentro :)
Spero stiate tutti bene :^
Enjoy your reading,
rosie-
STAI LEGGENDO
don't call me yongbok ; lee felix
FanfictionFELIX FANFICTION (INCOMPLETA, NON AGGIORNO PIÙ) ❝ dove June si scontra e fa cadere a terra un ragazzo, non sapendo che questo diventerà il suo peggior nemico. ❞ _________________________________ ❝ non chiamarmi HaJun e tu non chiamarmi Yo...