«-Hajun?»
june's pov
So che sarebbe stata una cattiva idea nel momento esatto in cui l'ho mi è venuta in mente, ma la faccia sconvolta e sorpresa di Felix quando si gira a guardarmi mi dà una soddisfazione immensa. Sento Minhee imprecare sotto voce da qualche parte dietro di me.
«Ops.» dico tentando di non ghignare. L'espressione del ragazzo davanti a me si incupisce, non appena si rende conto che l'avergli spalmato del burro d'arachidi sulla schiena dell'uniforme non è stato un incidente.
«Devo averti scambiato per un cestino e prima che me ne accorgessi mi dev'essere scivolata la mano...» continuo, tentando di rimanere seria mentre Felix stringe i pugni indignato. Alcune persone in fila si girano verso di noi, confusi.
«...Yongbok.» concludo. È così che lo chiama sempre Zoe, no? Se devo irritarlo, meglio farlo bene.
Capisco di aver commesso uno sbaglio solo quando lo guardo direttamente negli occhi. Sono diversi dal solito. Scuri come non mai, freddi, quasi glaciali. L'unico sentimento che esternano è rabbia, una rabbia radicata e vecchia che si è inacidita sempre di più aspettando solo il momento, il qualcosa che l'avesse attivata.
E quel qualcosa sono io.
Deglutisco il meno vistosamente possibile, sperando che Felix non si accorga del mio timore improvviso, ma sono costretta ad abbassare lo sguardo. Quando parla, la sua voce è lenta, calma, e terribilmente fatale.
«Non chiamarmi Yongbok, Hajun.»
«E tu non chiamarmi Hajun.» ribatto girandomi dall'altra parte per dargli le spalle e dirigermi verso il tavolo che Jeongin ha già occupato per me e Minhee. Mentre cammino, posso sentire il gelo della sua occhiata, e sono sicura che mi stia seguendo con lo sguardo. Minhee mi raggiunge con il suo vassoio in mano, un'aria preoccupata da mamma orso che si potrebbe percepire da chilometri di distanza.
Non c'è bisogno che lo dica ad alta voce, il messaggio è chiaro: June, razza di idiota, hai esagerato.
"Io, ho esagerato?", pensi. "È stato lui per primo a darmi fastidio e a prendermi per il culo. In più, come se non bastasse, ieri se non li avessi interrotti probabilmente non si sarebbe fatto problemi a farlo con Zoe anche se io ero lì, nella stessa casa. Quindi ha poco da fare l'offeso."
Sbuffo, sbattendo il vassoio di metallo sul tavolo e provocando così un rumore forte e sordo. Con quest'ultimo movimento attiro anche l'attenzione di Jeongin, fino a quel momento intento a capire se quella che avesse davanti fosse effettivamente carne o solo un pezzo di plastica rossiccio. Probabilmente non si è accorto dell'"incidente" appena accaduto, oppure ha deciso semplicemente di ignorarlo.
Ho notato che, infatti, il ragazzo tende a fingere di non conoscere Felix, a scuola. O, in ogni caso, cerca di limitare al minimo le sue interazioni con lui. Non ho idea del perché lo faccia, visto che a casa i due sembrano andare d'accordo, ma non sono affari miei.
Minhee si siede vicino a me, ed entrambe iniziamo a mangiare, in silenzio. Finché una pioggia gelida proveniente dall'alto non mi fa contrarre tutti i muscoli, facendomi anche scivolare la forchetta di mano.
Spalanco gli occhi, mentre spesse gocce d'acqua cominciano a cadere nel mio piatto dalle ciocche di capelli più esterne. Lentamente, mi giro e alzò lo sguardo sulla persona che mi ha appena fatto la doccia fino al bacino. Anche se, nel profondo, so già di chi si tratta.
«Che cazzo stai facendo, Lee?»
«Pensavo di rinfrescarti un po', visto che stamattina sembrava ti avessero cotto il viso.»
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don't call me yongbok ; lee felix
FanfictionFELIX FANFICTION (INCOMPLETA, NON AGGIORNO PIÙ) ❝ dove June si scontra e fa cadere a terra un ragazzo, non sapendo che questo diventerà il suo peggior nemico. ❞ _________________________________ ❝ non chiamarmi HaJun e tu non chiamarmi Yo...