f o u r ;

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Sarò rinchiusa in questa casa con nove uomini per i prossimi quattro mesi?!

Guardo Minho, sconcertata.

«Aish... Changbin non ti aveva avvisata?» scuoto lentamente la testa, mentre lui sospira e mi mette un braccio intorno alle spalle.

«Dai, vieni. Ti porto a conoscere gli altri» propone sorridendo. Non ho neanche il tempo di rispondere che vengo trascinata in avanti verso la camera con su scritto "Jisung".

Appena entro, vengo accerchiata da tre ragazzi, più o meno dell'età di Minho.

«Oh mio dio, è proprio lei?»

«È ancora più carina di come ce l'ha descritta Changbin!»

«Secondo me è troppo bella per essere sua cugina-»

«Seungmin!»

«Che c'è? Ho detto solo quello che pensavo»

«A-Aiuto-» biascicho tra le persone che a forza di abbracciarmi e presentarsi mi stanno soffocando. Afferro una mano tesa verso di me, riuscendo finalmente a scappare dai miei quattro assalitori.

«Grazie...» mormoro per poi alzare lo sguardo.

«...Hyunjin» completa il ragazzo davanti a me, sorridendo. Oh. Oh mio dio. Penso di essere appena diventata un pomodoro vivente.

Hyunjin ha la pelle perfetta, dalla fronte alle guancie alle mani. Il naso a dir poco perfetto, le labbra piene e gli occhi scuri, quasi neri, abbastanza grandi per gli standard dei coreani. La forma della faccia a rombo, mi fa morire. Come... Come può esistere veramente una persona così? È un mix perfetto di tenerezza, bellezza, sexyitudine e... Beh, è perfetto.

«Hyunjin. Io... Sono June. La cugina di Changbin...» farfuglio con ancora la mano nella sua. Lui sorride, facendomi sentire le farfalle nello stomaco.

«Si, lo avevo immaginato. Binnie ci ha parlato di te» risponde, mentre gli altri tre e Minho si girano verso di noi. Sussulto e lascio la mano di Hyunjin, diventando (se possibile) ancora più rossa.

«Io sono Jisung!» esclama uno di loro, che associo subito ad uno scoiattolo. Le sue guancie... Accidenti, le sue guancie sembrano morbidissime.

«Joon, piacere» dice un altro. Solo a sentirlo parlare capisco che deve avere una voce stupenda, da cantante, e sembra anche il più maturo dei cinque ragazzi nella stanza.

«Seungmin» l'ultimo mi porge la mano, che io prendo, e la scuote freneticamente. Aw, è carino. Si imbarazza solo a prendermi la mano.

In quel momento, la porta si spalanca, e qualcuno mi butta le braccia al collo, facendomi quasi cadere.

«JUUUNEE!» mi grida Jeongin nelle orecchie. Sussulto, cercando di scollarmelo di dosso.

«Tu- perché non mi avevi detto che vivevi con mio cugino?» chiedo sottraendomi al suo abbraccio. Lui ride, illuminando la stanza.

«Beh, volevo che fosse una sorpresa~» risponde schioccando le dita. Sospiro, scuotendo la testa. È così infantile. Anche se, pensandoci, è peggio Changbin quando cerca di fare un aegyo.

«Ok ragazzi, avete intenzione di strapazzarla ancora o posso farle vedere il piano terra?» chiede ridendo Minho, avvicinandosi e posandomi le mani sulle spalle.

Lascio a metà un sussulto, sperando non si noti quanto sono imbarazzata, mentre gli altri borbottano delusi e si allontanano. Solo Hyunjin resta davanti a me, mi guarda, mi prende un mano e mi sorride.

«Allora a dopo!» esclama per poi lasciarmi e voltarsi dall'altra parte.

Una volta uscita dalla stanza, mi concedo un attimo per elaborare quanto appena appreso e mi appoggio le mani sulle guance bollenti.

don't call me yongbok ; lee felix  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora