Quindi, Sai Ballare?

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<< Quindi, sai ballare? >>
Chiese Lily, tenendo in mano la sua bacchetta, dalla quale partiva una pozza di luce che illuminava il corridoio del sesto piano del castello di Hogwarts.
James Potter, Caposcuola, si grattò la nuca, fingendosi perfettamente a proprio agio.
<< Certo che so ballare! Per chi mi hai preso? >>
<< Scusami, Potter, scusami. >> fece la ragazza, guardando fuori da una finestra, oltre la quale si estendeva la notte buia e gelida di novembre inoltrato.

Mezz'ora dopo, finito il controllo del castello, la coppia di Caposcuola rientrò nella Sala Comune. Lily stava ancora ridendo per un qualche gioco di parole fatto da James, il quale si era incantato a guardarla.
Giunti davanti al camino, lei si fermò.
<< Mi concederesti questo ballo, Potter? >>
Il ragazzo rimase piuttosto sorpreso. Nella sua mente si erano create varie ipotesi del modo in cui lui le avrebbe chiesto di ballare insieme, ma in nessuna di queste la ragazza lo invitava per prima. Uno degli scenari era quello della vigilia di Natale, sotto a una qualche pianta propiziatoria, con White Christmas che dettava l'atmosfera e la neve che cadeva leggermente fuori dalla finestra. Ce n'erano almeno un altro centinaio, tutti catalogati con cura nella testa di James.
- Allora, Potter? - chiese Lily, terrorizzata dall'aver fatto la mossa sbagliata al momento sbagliato.
- Accetto, ovviamente. - la sfidò il moro, fissandola negli occhi, con un leggero timore alle ginocchia. Non sapeva nemmeno cosa fosse, il ballo, figurarsi essere in grado di metterlo in pratica insieme a questa ragazza che su di lui aveva un effetto a dir poco magico.

I seguenti minuti furono di non leggero imbarazzo. James non sapeva dove mettere le mani, sui fianchi, le spalle, tenerla per mano?
Lily era messa praticamente come lui, ma alla fine, prese in mano la situazione, facendo partire il giradischi incantato, che iniziò a gracchiare una vecchia canzone di una band di maghi, con un retrogusto antico ma che sapeva di buona musica.
Prese delicatamente una mano di James e intrecciò le dita con le sue.
Il ragazzo si risvegliò, posando l'altra mano sul fianco della ragazza. La guardò con faccia strafottente, nonostante si stesse raccapezzando ai ricordi legati alle vecchie foto del matrimonio dei suoi genitori, per decidere come gestire quel momento. Ma Lily gli aveva lanciato una sfida e lui ci avrebbe provato.

Le note sgangherate aleggiavano leggere nell'aria, mentre all'esterno il vento fischiava tra le torri del castello, le foglie secche si rincorrevano sui prati e l'acqua che riposava sotto ai ponti era gelida come la morte. L'atmosfera continuava ad essere  ben diversa da quelle che si erano figurate nella testa di James.

Iniziarono lentamente a muoversi e Lily, dopo pochi secondi, sentì un vago dolore sotto alla caviglia.
Abbassò lo sguardo, notando il piede di James, colpevole, sopra al suo.
<< Mi hai appena pestato il piede. >> constatò lei, fissando quel punto, come a dirgli implicitamente di spostarsi dalla sua scarpa. Lui tolse subito il piede, arrossendo senza poterlo controllare.
<< Ho detto di saper ballare, non di essere bravo. >> si giustificò, fissando un punto oltre la spalla della ragazza. Lei rise di cuore, senza capirne veramente il motivo; alla fine le aveva appena schiacciato il piede, ma la cosa la faceva sorridere sinceramente.

<< Ti posso insegnare io. >> propose Lily, le cui guance si colorarono di un vivo color rosso carminio.
<< C-certo. >> disse il ragazzo, forse troppo velocemente, ma in fondo, perdersi un'occasione del genere sarebbe stato davvero stupido.







Erano circa le tre, quando Remus si svegliò, a causa della sindrome pre-luna piena.
Stava andando in bagno, quando udì il vago cigolio di quell'album che c'era inserito da anni nel giradischi della Sala Comune e che nessuno si era mai preoccupato di togliere .
Scese lentamente le scale, mentre le note aumentavano di volume. Al centro del salotto, ancora perfettamente in divisa, trovò Lily e James. Erano completamente persi nella musica, tanto che Remus poté stare a guardare per l'intera durata di una canzone. Ondeggiavano insieme, lentamente, goffamente, ma tra loro scorreva qualcosa di magico, speciale. Non se ne resero neanche conto, delle ore che passavano, perché in quella bolla le lancette erano ancora ferme a mezzanotte e ventisette. Il resto del mondo, la guerra, il vento, il freddo, la scuola, tutto aveva perso il suo senso, diventato il contorno sfumato di un quadro spettacolare, i cui protagonisti rubavano la scena a tutto e a tutti, catturando l'attenzione. I protagonisti in questione erano una ragazza gli occhi verdi e un ragazzo dai capelli color ebano. Danzavano insieme, senza sapere nemmeno come si danzasse, perché anche Lily alla fine di ballo non sapeva nulla.
Remus scattò di nascosto una foto, che ritraeva questi due giovani che si erano innamorati senza nemmeno rendersene conto.








Mini headcanon nell'headcanon

La canzone sulle cui note danzarono quella sera fu la stessa che venne usata per il primo ballo del loro matrimonio.






God.
È tardissimo.
Scusatemi ma non avevo idee decenti, poi ho rivisto questa fanart nella mia galleria e mi è venuto in mente questo.
Non mi piace come è venuto fuori.
Ma ditemi voi.
Manca un minuto a mezzanotte ahhhhh
Vado
Ps. Facciamo che l'ho pubblicato prima di mezzanotte, eh? Vi va?
Pps. Mi scuso già in anticipo perché so già certo che ci saranno degli errori. Domani ricontrollo, voi in caso ditemi se ne trovate.


See u (sarebbe today, ma facciamo a finta di nulla) tomorrow.


#jilyisdeadandimnotoverit



~Tonks🔥

October, Jily's monthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora