Era fine novembre e lo stadio di Quidditch era pieno come non mai. Gli spalti si dividevano in due: da un lato, una folla verde e argento e dall'altro una rossa e oro.
Cori di incoraggiamento oppure derisori tuonavano da un fronte verso l'altro, come grida di guerra trattenute nelle gole troppo a lungo.
<< JAMES POTTER, CHE È IL MIO FANTASTICO MIGLIOR AMICO, AFFERRA LA PLUFFA, LA TIENE SOTTO IL BRACCIO E LA PASSA A GURGAON, CHE ACCELLERA PER POI RIMANDARLA AL MITTENTE. POTTER LA PRENDE, DAI JAMES, CREDO IN TEEEE, CE L'HA, CE L'HA, E... ENTRA! È DENTROOOO! DIECI PUNTI A GRIFONDORO! 330 A 90!
VAI COSÌ! VINCETE, MI RACCOMANDO CHE SENNÒ VI DEVO LANCIARE NEL LAGO! >> Sirius Black commentava la partita, con una serie di commenti assai imparziali, che rendevano i Grifondoro ancora più impazienti e agguerriti. Se fosse passato un Serpeverde da quelle parti, anche sotto strati e strati di sciarpe rosse e oro, la casata sarebbe stata in grado di riconoscerlo, captarlo, individuarlo, assalirlo e successivamente ucciderlo.
Lily Evans stava perdendo con grande gloria gli ultimi rimasugli di quelle che tempo prima erano le sue corde vocali, che hanno dato tutte sé stesse per gridare ed incoraggiare la squadra, ma, nonostante non le piacesse ammetterlo, anche Potter. Soprattutto Potter. Non sapeva nemmeno se chiamarlo James o Potter, almeno nella sua testa.
Nel campo iniziò una furente lotta tra Cercatori per acchiappare il Boccino, che era stato individuato da entrambi e che ora stava venendo inseguito come un ladro viene inseguito dagli sbirri.
<< MUOVITI JACKSON! QUELLA SCOPA DOVE L'HAI PRESA? NELLA MIA STESSA RIVENDITA DI CALZINI BUCATI?! CORRI, E VOI, IDIOTI, FATE QUESTO DIAMINE DI PUNTO, PER GODRIC. SIETE O NO DEI GRIFONDORO? E ALLORA PROVATELO, PERCHÉ STO AVENDO DUBBI SULLA COSA.>> Ora era Remus ad essersi impossessato del microfono, che stava venendo torturato dalle sue mani sudaticce.
In quel momento, due cose accaddero simultaneamente: il Cercatore di Serpeverde acchiappò la piccola pallina dorata, mentre, per pochissimi decimi, un Cacciatore della medesima squadra faceva entrare la Pluffa nell'anello dei Grifoni.
Tutto in un attimo si fermò, mentre l'arbitro fischiava, decretando la vittoria della casata di Salazar.
In quel momento, James Potter, sollevato a svariati metri da terra, si sentì debole, fragile. Nella sua testa una serie di immagini si frantumarono tra le sue mani. Aveva già ipotizzato tutto: mentre veniva dichiarata la vittoria di Grifondoro, lui si sarebbe diretto verso gli spalti, avrebbe preso il viso di Lily e l'avrebbe baciata, per la prima volta dopo anni che ci sperava. E invece, no.
Iniziò a scendere, quando tutti si trovavano ancora in aria, sentendo l'ebrezza del volo che abbandonava il suo corpo.
Tornato con i piedi sull'erba, si sentiva ancora più inutile e povero.
Aveva lo sguardo basso e gli occhi appannati, che mostravano unicamente l'immagine delle lettere a grandezze spropositate con le quali si formava la parola "perdente".
Si stava crogiolando nelle sue imperfezioni, quando sentí qualcosa scontrarsi con lui e successivamente, posargli qualcosa sulle labbra. Ci mise poco per capire che si stesse parlando di Evans e della sua bocca.
Lo stadio ammutolì, con gli occhi sbarrati e il respiro mozzato.
James, dopo lo smarrimento iniziale, avvolse le braccia intorno alla vita della ragazza, dimenticandosi, per la durata che può avere un bacio, di aver perso una partita, ricordandosi di aver vinto la ragazza migliore del mondo.
Una volta staccati, Lily sussurrò a James:
<< Ti basta come premio di consolazione? >>È super corto, aw.
Cioè, non saprei se definirlo proprio aw, ma insomma.
Update sulla mia vita? Nadaaaaa.
Ah sì, mi fa schifo correre e non sono km grado. Ahhahahahah
Vadooo, perché non so che dire.See u tomorrow.
#jilyisdeadandimnotoverit
~Tonks 🔥
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October, Jily's month
Fiksi PenggemarOttobre, il mese della Jily. Piccoli Headcanon scritti da me, che parlano di questa coppia che ha avuto così poco tempo per vivere e ci lascia così tante cose da immaginare. Una piccola dose di sofferenza al giorno, per farci sopravvivere a questo...