Diventeremo Zii

613 50 17
                                    




Lily passeggiava da un lato all'altro della stanza, sfregando le mani sulle braccia, che al momento stavano tremando.
Era solo in camicia da notte, ma non era per il freddo che aveva la pelle d'oca.
Era agitata. Felice, estasiata, scioccata, terrorizzata, colpita, entusiasta, spaventata. Sentì il campanello suonare, in un vivace "DRIIIN".
Per un attimo temette il peggio, poi si ricordò che Remus le aveva promesso che sarebbe passato a trovarla.
Si infilò la vestaglia e scese le scale, correndo ad aprire.
Il ragazzo, vestito di stracci come suo solito, le sorrise, chiedendo timidamente di poter entrare. Lily, che si era incantata davanti all'uscio, si spostò per permettere all'amico di entrare.
<< Lily, >> disse serio Remus << cosa succede? >>
<< Uh? >>
<< Sei strana. Cosa succede? Stai male? C'è qualche problema con James? Avete litigato? >> aggiunse lui, sempre più preoccupato. Conosceva Lily, non riusciva a nascondere le sue insicurezze e in quel momento le vedeva, stavano traboccando da tutti i pori.
<< I-io... Io sono incinta. >> concluse lei, lasciando andare un lungo sospiro.
Remus cercò di non scomporsi, era chiaro che la ragazza stesse impazzendo all'idea di avere un figlio.
<< Hai paura della reazione di James? >> indagò, cercando di capire l'origine del problema.
<< Io lo amo con tutta me stessa, ma... Ma non ho idea di come possa prendere questa notizia. È una cosa importante, bellissima, stupenda, ma in questo momento, tra le battaglie, le riunioni dell'ordine e tutte queste cose, non so come si possa far fronte a un problema del genere. >>
<< Lily, quell'uomo ama te, in ogni tua parte, in un modo a dir proprio splendido. Fidati di me, che l'ho visto mentre cresceva e cambiava. Fidati, è pronto a tutto. >>
Lily prese un grosso respiro, ricordando a sé stessa di avere tutta la giornata per prepararsi un qualche discorso.

Stava prendendo gli infusi, in particolare quello ai lamponi, che Remus amava alla follia, dal mobiletto della cucina, quando sentì la porta aprirsi.
<< Buongiorno miei fantastici amici, o meglio, Remus e mia stupenda moglie, o meglio, Lily! >>
James entrò in casa, avvolto da una brezza di entusiasmo, che stonava particolarmente con il clima gelido di fine novembre.
Sirius lo seguiva, molto diligentemente, con un leggero sorriso dipinto sul volto.
<< Come ti va, Remus? >>
<< Io, con te, non ci parlo. Lo sai. >>
<< Insomma, ti pare il momento di fare tutto il delicato e ciccicoco e coccocici? >>
<< Sirius. Tu sei partito senza salutarmi. >>

Lily, durante questo dialogo, si era immobilizzata. Il piatto che reggeva in mano, cadde a terra, in un fragoroso rumore.
Si portò le mani alla bocca, mentre il terrore di non riuscire a sostenere il peso dell'essere madre la travolgeva come un'onda fortissima.
Dalle sue labbra, leggermente attutito dalle dita che le coprivano, uscì un singhiozzo.
Poi un altro.
Un altro.
Un altro ancora.
Le lacrime premevano sugli occhi per uscire, bisognose di dimostrare la loro importanza.
James, trafelato, andò dalla moglie, accogliendola tra le sue braccia.
I cocci giacevano per terra, schiacciati sotto le scarpe del ragazzo.
<< Cosa succede? >>
<< N-niente, James, davvero. Niente. >>
Lily non sapeva spiegarsi tutta quella debolezza. Si era sempre vista e definita una persona forte che dice le cose in faccia, ma in quel momento non riuscì a dire nulla. Si sentì in dovere di mentire, cosa che faceva davvero molto raramente.
Poi, tra le lacrime che stavano iniziando a scorrere, abbandonò i tre ragazzi in cucina, salendo le scale, chiedendo di non essere disturbata.
James avrebbe voluto correre dietro, fermarla, chiederle informazioni, ma lo sguardo che Remus gli lanciò gli fece capire che avrebbe dovuto aspettare, almeno un pochino.



Poco dopo, con Sirius e Remus ancora in salotto, James entrò nella camera matrimoniale, trovando Lily con un pacchetto di patatine extra large in mano.
Non sapeva ancora cosa dire al marito, ma si era calmata e aveva deciso che, alla prima occasione possibile, lei non si sarebbe tirata indietro.
<< Ne posso una? >> chiese James, sedendosi sul letto vicino a lei. Lily scosse la testa.
<< E perché mai? >>
Lily, in cerca di una risposta vagamente più convincente di "perché no.", lanciò uno sguardo al pacchetto di patatine, vedendo scritto "confezione per due."
<< Non ce ne sono abbastanza. >>
<< Ma se sono per due! >>
<< Appunto, uno >> Lily indicò sé stessa << e due. >> e si indicò la pancia, ancora pressoché piatta.
James sgranò gli occhi, spalancò la bocca, facendo uscire un piccolo gridolino.
Lily sentì tutta la pressione evaporare, sciogliersi grazie alla reazione così poco moderata, ma piena di amore del ragazzo.
<< T-tu? >>
<< Sì. >>
<< È per questo che... >>
<< Sì, lo sclero di prima era legato a questo. >>
<< Sono già le voglie? >>
<< Ma no, cretino! Pensavo che non avresti..
Be, non so come dire... >>
<< Non sarei stato felice? Orgoglioso? Entusiasta? Sono in un brodo di giuggiole, Lily! >>
<< Davvero? >>
<< Potrei non esserlo? >>

In quel preciso istante, Sirius entrò nella camera con un tubo pieno di coriandoli apparso da non si sa dove:
<< DIVENTEREMO ZII!! >>
I sorrisi degli amici si mescolarono alle lacrime di gioia dei due genitori, che all'improvviso, sentirono in loro tutta la felicità di stare creando una famiglia vera e propria.

















Hollaaaaa
Vi spiego
L'idea della patatine l'ho vista su Instagram, ma tutto il resto è mia invention.
God che sonno.
Stamattina mi sono alzata troppo prestoooo.
Update: visto che so che non aspettavate altro *è sempre ironia*, oggi ci hanno riconsegnato le verifiche di latino e ho preso 7. Sono super happy.
Nadaaaaa.
Vado.





See u tomorrow








#jilyisdeadandimnotoverit









~Tonks🔥

October, Jily's monthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora