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La ricerca della casa è stata più lunga del previsto ci abbiamo messo quasi due settimane a trovare quella giusta abbastanza in centro per essere comodi ma non troppo per evitare il traffico volevamo almeno tre camera per tutta l'attrezzatura fotografica e devo dire che trovare la casa giusta è stata quasi un'impresa alla fine con poca speranza siamo venuti a vedere questa in un palazzo appena fuori dal centro al secondo piano e nemmeno due giorni dopo siamo già qui a scaricare gli scatoloni del trasloco ho dovuto tornare un paio di volte da Marco per prendere tutto il resto della mia roba non è stato facile rivederlo ma almeno ho capito che ho fatto la scelta giusta non ero pronta a quel tipo di vita gli ho restituito persino l'anello non era giusto che lo tenessi con me vista la situazione..abbiamo dovuto prendere dei mobili nuovi ma la maggior parte della casa è già arredata in stile moderno ed è questo che abbiamo apprezzato di più Ste è felice di liberarsi di noi due visto che vivevamo accampati a casa sua e Lori è ancora più felice di venire a vivere con me in questa nuova casa..
"Attento!"
Impreco per la millesima volta con il ragazzo che ci stà montando il mobile della sala visto che il pavimento è in legno vorrei evitare di ritrovarmi una riga lungo tutto il soggiorno..
"Smettila di dare ordini"
Scherza Lori entrando con altri due scatoloni abbiamo dovuto affittare un furgone per portare qui tutte le cose la mia camera è già abbastanza sistemata ho portato qui tutto e sistemato in tempo zero mentre lui ancora stà portando le sue cose..
"Non dò ordini"
"Ah no?"
Chiede alzando un sopracciglio con il sorriso sulle labbra..
"Non lì stai fissando da quando sono arrivati?"
Sbuffo andando a prendere sul furgone un suo scatolone infondo non ha tutti i torti metto ansia alle persone se resto immobile a fissarle..
"Ce la fai?"
"Si"
Lo seguo su per le scale con gli ultimi scatoloni non ci credo che abbiamo finito di portare le cose all'alba delle nove di sera e tra meno di un'ora devo essere al lavoro per una festa privata..
"Mi preparo per la festa ok?"
"Ok sorellina"
Mi faccio la doccia più veloce della mia vita lego i capelli ancora umidi in una crocchia disordinata infilo la gonna in simil pelle nera con una cerniera argento centrale con sopra la maglia nera con la scritta rosa scuro che avremo tutti uguali per questa festa faccio un nodo in vita altrimenti mi rimane troppo lunga e larga il trucco come sempre al minimo con una tinta labbra scura..
"Lori?"
Chiamo scendendo le scale mentre infilo gli anfibi con le borchie..
"Si?"
"Ste dice che il locale è già pieno farò tardi se vuoi passare fatti vedere ok?"
"Ok capo"
Entro in cucina infilando il giubbino di simil pelle nero bloccandomi sulla porta appena alzo lo sguardo..
"Sorpresa"
Mi dice il ragazzo appoggiato al bancone della cucina puntando gli occhi verde ghiaccio su di me..
"Fil"
Mi ritrovo tra le sue braccia dopo troppo tempo il suo profumo mi invade le narici mi mancavano i brividi lungo la schiena solo per la sua presenza..
"Ciao"
"Ciao"
Resto immobile tra le sue braccia mi stringe così forte che mi manca il respiro quasi ma non mi importa..
"Che fai qui?"
"Sono venuto a vedere la nuova casa"
Sorrido staccandomi dal suo abbraccio incontrando di nuovo il suo sguardo..
"Ti piace? Ci abbiamo messo una vita a trovarla"
"Ho notato"
Sorrido di nuovo sposando lo sguardo su Lori che ride da solo..
"Che ridi?"
"Ho invitato qualche amico sorellina tanto tu devi lavorare!"
"Siamo appena arrivati e già cominci?"
"Almeno è tornato anche Fil"
Sospiro alzando gli occhi al cielo prima di puntarli di nuovo su di lui che diventa serio..
"Non avevi un compleanno?"
"Si sorellina più tardi però"
"Non fate troppo casino ok"
"Si capo"
Rispondono in coro...
"Ci vediamo dopo"
Chiudo la porta dietro di me aspettando l'ascensore che ho appena chiamato sono sempre più in ritardo per la festa privata e di questo Ste non sarà per nulla contento ma la mia testa è ancora al suo profumo mi aspettavo qualcosa di più infondo l'ultima volta che siamo visti siamo andati ben oltre ad un semplice abbraccio..
"Vic"
Mi ritrovo contro la parete dell'ascensore le sue labbra si muovo sulle mie la sua lingua cerca la mia il sapore di menta per il dentifricio che ho appena usato si mescola al suo di tabacco le sue mani mi stringono i fianchi sotto il giubbino mentre le mie mani senza il mio permesso passano tra i suoi capelli fino alle guancie per non farlo staccare da me si spinge contro di me più volte mi stacco senza fiato restando contro la parete con lui che mi stringe a sé..
"Mi sei mancata"
Dice prima di uscire dell'ascensore che si chiude con lui che punta il suo sguardo di ghiaccio nel mio con un sorriso malizioso sulle labbra..
"Scusa lo so sono in ritardo e puoi dirmi tutte le parolacce che vuoi ma a fine serata ok?"
Dico a Ste bello come non mai con la magliatta rosa con la scritta nera come hanno voluto per questa festa..
"Ok"
Mi bacia la guancia porgendomi un grembiule che indosso prendendo posto accanto a lui che mi spiega come ha organizzato le postazioni per il lavoro e per la festa privata devo dire che è stato davvero bravo in queste settimane mi sono occupata più della casa che di tutto il resto ma sé la stà cavando alla grande anche senza di me..
"È tornando Fil"
Dico appena la gente al bancone si calma e ho tutta l'attenzione di Ste..
"Fil?"
Si volta a guardarmi porgendo il bicchiere finito al ragazzo davanti a noi che sparisce tra la gente..
"Si"
"Quando?"
"Era a casa sono scesa per dire a Lori che venivo qui e lui era lì in cucina"
"E?"
"E nulla mi ha solo abbracciata!"
"Ti aspettavi qualcosa di più?"
"Mi ha baciata in ascensore non so con quele forza sono venuta qui e non sono salita di nuovo a casa!"
Dico sorridendo..
"Cazzo!"
Si appoggia al bancone puntando i suoi occhi su di me..
"Non male direi"
"Eh già"
Mi appoggio al bancone accanto a lui lasciandomi coccolare in un abbraccio..
"Vuoi tornare a casa?"
"No!"
Sorrido..
"Ti ho lasciato solo per due settimane stasera resto qui a pulire con te"
"Questi sabato sera da paura eh"
Sorrido ripensando a quando andavamo alle superiori insieme a parte i casini in classe perché io mi mettevo sempre dalla sua parte e facevamo parecche cazzate il sabato sera voleva dire festa che fosse in discoteca a casa di qualcuno o semplicemente al solito bar ridevo sempre come una pazza con lui fino ad avere il mal di pancia..
"Ti ricordi la festa di Ale?"
Dico ridendo..
"Quando mi sono lanciato sul boccale di birra?"
Chiede lui alzando un sopracciglio..
"Si"
Scoppiamo a ridere appena ci guardiamo perché quella serata resta nella storia per quanto abbiamo bevuto direi..

🌹Irama🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora