8-Chiamata Speciale

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MADELYNE's pov
"Ehi Josh c'è mica...ehm vi interrompo?...".
Subito mi ricompongo e mi alzo dalle gambe di Josh:" ehm no no niente, ciaoooo Audry com'é?" cambio subito discorso sperando che non mi rivolga ulteriori domande.
"Ciao..."mi risponde Audry non capendo cosa stesse accadendo, prendo subito lo zaino, "oh si é già fatto tardi, devo andare. Ci vediamo domani" le lascio un leggero bacio mentre a Josh, non volendo aggravare la situazione di imbarazzo con sua sorella,
lo saluto soltanto.

In hotel
Sono sul letto in compagnia del telefono quando mio padre bussa alla porta.
"Ehi amoreee, vuoi cenare fuori o nel ristorante dell'hotel?, "mhmh sono molto stanca, perciò preferirei restare qua" rispondo dandogli poco conto, "okay va bene allora, ti aspetto sotto" se ne va chiudendo la porta dietro di sé.
Dopo una doccia rilassante, raggiungo mio padre al ristorante dell'hotel.
...
Stranamente i piatti da noi ordinati sono arrivati subito e ora, io mi trovo davanti un piatto di carne alla griglia e patatine fritte, i miei amori; mentre mio padre, come sempre, sceglie i suoi piatti sofisticati.
"Made é da tanto che non ci sediamo e parliamo un po', come ti sembra per adesso Boston, nuovi amici?"mi chiede mio padre, " perché queste domande?"ho capito dove voglia andare a parare, "beh perché sei mia figlia e mi preoccupo per te" risponde come se fosse ovvio; faccio finta di niente e rispondo normalmente: "beh niente, tutto bene anche a scuola e sí, ho fatto conoscenza.", "e di Boston? Ti manca casa?" aggiunge lui, come pensavo.Non posso più fare finta di niente, vuole arrivare là; "se vuoi dirmi se penso ancora a mamma e a mia sorella sí ma non c'è bisogno che tu faccia giri di parola", "si calma tesoro, sono tuo padre ed è giusto che te lo chieda." subito si giustifica, "é normale che io stia ancora male e ci pensi, in fondo fanno e faranno ancora parte della mia vita. Non c'è un secondo che io non smetta di pensarci e di  convincermi che sia io la causa dalla morte di Alice. Se quel giorno non l'avessi accompagnata io, forse, sarebbe ancora qua.", le lacrime incominciano a rigarmi la faccia, "sento come se metà del mio cuore si sia spezzato e l'altra parte se ne sia andata assieme a lei e nessuno o nient'altro sarà mai in grado di prendere il suo posto." finisco il discorso per poi uscire dal ristorante e dirigermi in camera senza finire di mangiare e lasciando mio padre a bocca aperta.
Mentre lascio il ristorante sento le persone bisbigliare, probabilmente ho gridato un po' troppo, ma cosa ci posso fare se mio padre mi fa domande senza senso?
...
Sono sul pullman diretta a scuola; oggi, come sempre in fondo, è pieno di gente: c'è chi studia, ascolta musica, parla con gli amici e persino chi, come me, guarda fuori dal finestrino mentre ascolta la musica. Se vuoi vedere le persone per ciò che sono realmente, senza maschere, l'unico modo è porvi molta attenzione dal pullman poiché esse non sanno che le stai guardando; sono più naturali. Sono ancora arrabbiata per la discussione avuta ieri con mio padre; se qualcuno,in questo momento, si accorgesse di me penserebbe che sia arrabbiata con lui solo per la faccia corrucciata che ho.
Il pullman si é già un po' svuotato e manca ormai solo più una fermata prima che io debba scendere.
Arrivata a scuola, già con la giornata iniziata male, mi dirigo al bar per prendere un bel caffè caldo.
"Un caffè" domando al banco in modo un po' troppo brusco, "certo" fa per allontanarsi il cameriere; una voce fin troppo conosciuta si rivolge a me:" Ehi principessa, vero che mi offri un caffè caldo anche a me?" mi chiede Josh in compagnia di un altro suo amico, "fammi pensare... no", "perché scusa?"chiede Josh stupito per la mia risposta che sicuramente non si aspettava, "forse perché i soldi sono miei e poi non ti mancano" finisco il caffè e faccio per uscire, "poco nervosetta oggi" mi grida dietro Josh affinché io possa sentire, "non rompere" gli rispondo senza nemmeno guardarlo.
La campanella è suonata, faccio per entrare a scuola; oggi, sfortunatamente, io e Audry abbiamo tutti orari diversi di lezione perciò probabilmente la vedrò solo durante l'ora di pranzo.

JOSH's pov
Ma cosa gli è passato in mente a quella ragazza? Manco le avessi fatto qualcosa o risposto male, anzi é stata lei.
Quando arriva le chiedo spiegazioni.
Sono in classe aspettando l'arrivo della prof di inglese, ormai la classe è tutta piena, manca solo piú una persona, Made.
Mando diversi messaggi a Made per chiederle dove sia dal momento che sta per incominciare la lezione, non mi arriva nessuna risposta.
Entra la prof accompagnata da due borsoni che ci saluta.
A metà lezione bussano alla porta, é Made che come sempre é in ritardo. "Mi scusi signorina Markland ma la lezione é già iniziata da un'ora ormai, la prego di accomodarsi fuori dalla classe.", "per una volta che arrivo prima del previsto mi potrebbe anche far entrare, arrivederci" esce dalla classe sbattendo la porta e con la prof incredula . Probabilmente non si aspettava neanche lei un simile comportamento, come il resto della classe, insomma.
...
MADELYNE's pov
Anche la seconda ora é finita, mi dirigo in mensa.
La maggior parte dei tavoli sono occupati.
Mi dirigo verso l'unico tavolo ancora disponibile vicino alla finestra coperto per metà dai  raggi del sole riflessi fra le persiane, quindi prendo dallo zaino il panino portato da casa e lo incomincio a mangiare guardando fuori il cielo sovrastante.
"Hei Made com'é?" mi raggiungono Audry in compagnia di Josh, "sorella non ti sforzare, oggi ha la luna storta" l'avverte Josh sbuffando lasciandosi andare a malavoglia sulla sedia e lanciando lo zaino per terra. "Ma cosa vuoi te? Hai sempre da giudicare?", "si forse perché un minimo mi preoccupo per te", "beh mi dispiace non ho bisogno del tuo aiuto" sto per scoppiare, lo giuro "beh sai che ti dico, allora? Che sei solo una bambina che ha ancora bisogno dell'aiuto della mamma. Incomincia a prenderti le tue responsabilità e a capire che non siamo ai tuoi comodi, pronti per essere insultati da te quanto sei incazza..."non ha il tempo di finire la frase che, furibonda per le cose che mi ha detto, gli tiro uno schiaffo davanti a tutta la mensa,"non ti devi permettere di mettere in ballo la mia famiglia, specialmente mia madre", "Ma sei stronza, cazzo!!andiamocene Audry" guardo negli occhi Audry la quale é sconvolta; senza proferire parola prende lo zaino e segue Josh.
"Ahhh cavolo!!!".
Non ce la faccio a stare un minuto in più in questa scuola, devo uscire.

***
Mi dirigo velocemente alla fermata del pullman sperando di non incontrare nessuno.                Ho intenzione di raggiungere il parco più vicino per stare cosi tranquilla e poter chiamare mia madre, ho bisogno di sentire la sua voce.

Al telefono
-pronto ma...
-Ciaooo amoree come stai? Lo sai che mi manchi tanto? Dimmi, come ti trovi a Boston?
-Tutto bene, ho troppe cose da raccontarti. Qui a Boston tutto ok solo che mi manchi troppo e con papà faccio fatica ad ambientarmi. Dice di volermi bene quando continua a chiedermi se sto bene e se penso ancora a quell'incidente, ma cavolo lo saa. Perché deve ricordamelo in continuazione e convincermi a non pensarci più?...-la mia voce si incrina, incomincio a sentire piangere ma cerco di non farglierlo capire, - lo sa che non posso!! - mi asciugo la lacrima
-Amore tranquilla é normale che si preoccupi per te, ti vuole bene. Mi raccomando, non fare in modo che questo argomento ti ostacoli con le altre persone e non ti permetta di conoscerne di nuove. Hai fatto delle nuove amicizie?- subito mi metto a pensare a Audry e Josh e al modo in cui gli ho risposto.
-Si certo, ho conosciuto una nuova ragazza con cui mi trovo molto bene e sin da subito ci siamo capite, anche con suo fratello che mi sembra  preoccuparsi per me nonostante io non sia molto confidente...
-Sei forte Made!
-Ti voglio bene mamma
-Ora ti saluto che devo andare, ci sentiamo presto.
-Si- faccio un sorriso triste e attacco.

MI SONO PERSA NEL TUO AFFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora