9-Chiarimenti

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MADELYNE's pov
Asciugandomi gli occhi, ormai neri per il trucco colato, scorgo due ragazze mano nella mano che ridono e si divertono insieme. Mi rendo conto di avere esagerato tirandorgli quello schiaffo, Audry non mi guardava come fa di solito; non faccio altro che allontanare tutti, anche quelli che voglio bene, contro la mia volontà. Voglio rimediare, se c'è davvero qualcuno che per la prima volta tiene a me davvero e non per doppi fini, forse, non dovrei allontanarlo ma tenerlo stretto. Ricordandomi della festa di inizio anno che ci sarebbe stato da lì a poco, sarei andata a comprare un vestito, o almeno ci avrei provato.
Prendo il primo pullman che passa per andare al centro commerciale.
Non appena arrivo, la prima cosa che faccio é comprare un pezzo di focaccia al primo bar. Inizio subito dopo a girare diversi negozi decidendo di optare per uno che vende esclusivamente abiti da sera.
Dopo un giro ho quattro abiti in mano: due neri, uno bordeaux e l'altro color carne, tutti arrivano al ginocchio.
Avrò provato tutti e quattro per almeno due volte a testa ma sono ancora indecisa, avrei un netto bisogno del consiglio di Audry, in quanto è l'unica amica che ho.
Prendo il telefono e decido di chiamarla ma poi ci penso e, sicuramente, non mi avrebbe risposto. 

JOSH's pov
"Ehi fra dove stiamo andando?"mi domanda Matt
"Ma come Matt? Dobbiamo comprare gli alcolici per sabato, non ricordi? Ce l'ha detto Chloe" gli rispondo esausto, "ah si vero e comunque anche superalcolici, ci dobbiamo divertire!! Sarà pieno di ragazze fighe e almeno smetti di pensare a Made", "ma cosa dici non sto pensando a lei, credo solo sia stata davvero stronza a tirarmi quello schiaffo. Io ti voglio aiutare e te mi ricompensi così?! Lascia stare va, non le voglio più parlare", "parli del diavolo e spuntano le corna" indica Matt all'entrata di un negozio di vestiti, mi giro da quella parte e cerco all'interno; la vedo. C'è Made che sta indossando un abito color carne che le calza a pennello e le riflette i suoi occhi color oceano. Mi viene spontaneo sorridere alla sua figura quando i suoi occhi incontrano i miei e ricambiano il sorriso.
"Andiamo a comprare sto alcool" cambio subito espressione.

MADELYNE's pov
Torno finalmente dopo un lunga e faticosa giornata in hotel.
Abbandono le buste per terra e mi lascio cadere sul letto stanca.
Ripenso alla faccia di Josh che mi sorrideva per poi diventare serio e guardarmi male.
Ho deciso, avrei risolto con lui.
Vado a farmi una veloce doccia per poi essere interrotta da mio padre che mi viene ad avvisare del nostro trasferimento nella nostra nuova casa l'indomani.
Devo ancora chiarire con lui, l'avrei fatto l'indomani.
***
Suonata la sveglia con buon voglia mi alzo e indosso velocemente un paio di jeans e una felpa e preparo la valigia  per andare a casa.
A quanto pare mio padre mi verrà a prendermi dopo scuola in modo da dirigerci direttamente là.
Prendo una brioche, lascio l'hotel e vado a scuola.
***
Dopo due intense lezioni di scienze e matematica mi dirigo verso il bar in modo da poter trovare Audry e Josh e scusarmi con loro ma mentre ci sto andando la incontro insieme a Matt che parlano, anche molto scherzosamente, nel corridoio della scuola.
"Ciao raga, vi disturbo? ", "ciao..." solo Matt mi saluta, Audry a malapena mi guarda negli occhi, "Audry dovrei parlare un attimo con te... È importante" dico più che dispiaciuta; dopo diversi minuti mi da una risposta:"okay va bene..." saluta Matt dandogli un bacio sulla guancia e in quel semplice gesto noto che le si illuminano gli occhi. E se le piacesse Matt?
...
Dopo un breve tragitto di silenzio arriviamo in bagno, lei si siede sul lavandino e io mi sistemo davanti a lei.
"Audry scusa... Lo so che non ti é piaciuto per niente il modo in cui ho trattato tuo fratello ma é solo che..." non mi lascia finire, "Made ti voleva solo aiutare e te hai rifiutato il suo aiuto", "lo so Audry, non so come spiegarti... Josh é stata la prima persona che mi abbia voluto aiutare in modo sincero in tutta la mia vita, di solito erano persone che miravano a ricevere qualcos'altro in cambio... Perciò, quando mi ha chiesto cosa avessi, ho rifiutato perché non sai mai di chi ti puoi fidare", "Made non so cosa tu gli abbia fatto in questi pochi giorni che vi siete conosciuti ma lui davvero ci tiene a te e ti vuole aiutare, non l'ha mai fatto con nessun' altra che non sia io" mi rivela Audry, "anche se fosse, Audry, non sono pronta io a condividere il mio dolore con gli altri... Vi chiedo solo un po' di tempo...sono molto fragile e chiusa come persona" mentre parlo io miei occhi incominciano a bagnarsi "no Made, non piangere...ti voglio bene" trovo calore nel suo sincero abbraccio, "vi voglio bene anche io, non voglio perdervi, siete le persone più sincere che abbia mai incontrato", "anche te".
"Come faccio con Josh? Non mi perdonerà mai" mi slego dall'abbraccio," lui ci metterà un po'a perdonarti ma lo farà; parlaci alla festa", "mi sa che farò così".

Due ore dopo...
È terminata finalmente la giornata, all'uscita di scuola trovo mio padre che mi sta aspettando in macchina.
Lo raggiungo e insieme ci avviamo verso la nostra nuova  casa.

***
Dopo circa 10 minuti acostiamo davanti ad un grande cancello che papà apre per mezzo di un telecomando e che delimita un verde giardino.
Dall'esterno si vede una grande villetta dallo stile rustico incorniciata da colorate aiuole e cespugli.
"Come sempre non ti risparmi mai" nel frattempo prendo le mie valigie in macchina.
Attraversato il sentiero di pietra arriviamo al portone, ad accoglierci c'è la nostra vecchia domestica che lavorava per noi  a New York. "Oddiooo ciaoo Joyce, mi seiii mancataa. Ma che ci fai qua?" la saluto incredula per la sua presenza,"anche te piccola, secondo te?! Lavorerò ancora qui per voi" dice mentre mi abbraccia forte, "Menomale, mi sarebbe mancata la tua deliziosa cucina" Joyce si mettere a ridere per poi aiutare papà con le valigie.
Alla mia destra troviamo un accogliente salotto accompagnato da un camino e un enorme televisore. Un po' più avanti c'è il tavolo da cucina mentre a destra una cucina ad l'isola.
Frontalmente ci sono un bagno di servizio e la lavanderia.
"Sopra trovi la tua stanza già pulita" mi avvisa.
Entrata in camera vedo subito un letto matrimoniale piazza e mezza coperto da un piumino argento di seta, sopra di esso é esposto il planisfero sotto forma di lampada e cubi sparsi qua e là; opposto ad esso é presente un armadio alternato bianco e viola con una scrivania di un bianco  lucido al suo fianco. Al centro c'è un tappeto dalle tonalità del grigio-lilla e alla finestra sono appese tende che cadono lunghe sul pavimento dalle stesse sfumature del tappeto.
Appoggio le valigie sul letto, le svuoto e metto i vestiti nell'armadio. Mi rendo conto che le pareti sono troppo spoglie dato il colore bianco, troppa serietà per i miei gusti; quindi sarei andata a comprare della vernice per dipingerle secondo il mio stile.

MI SONO PERSA NEL TUO AFFETTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora