Ciò che era successo quel giorno a casa mia non accadde più nelle settimane precedenti. Eravamo entrambi più tranquilli e spensierati, nonostante i segni del morso di Michael non fossero spariti. Fortunatamente però avevo trovato il coraggio di parlarne con i miei genitori, dicendo soltanto che un demone mi aveva morso mentre stavamo litigando. Si erano arrabbiati ovviamente, ma se gli avessi detto che era stato Michael, ovvero il mio ragazzo, la loro reazione sarebbe stata completamente diversa. L'avrebbero comunicato ai messaggeri di Dio e ci avrebbero separati per sempre, cosa che non volevo assolutamente. Mia madre mi aveva portato dall'arcangelo Gabriele che, dopo aver ascoltato quello che doveva essere l'accaduto, mi aveva dato una cura a base di erbe e non so quale altra strana sostanza da seguire, in modo da eliminare il veleno prima che arrivasse al cuore, così che non potessi trasformarmi in un demone. La cura prevedeva due settimane di trattamento e non dovevo saltare alcun giorno per nessuna ragione al mondo, altrimenti sarebbe stato tutto inutile. Ormai era una settimana che bevevo tisane alle erbe e prendevo pillole mattina e sera. Facevano schifo, ma era l'unico modo. Essere un demone non faceva per me, anche se diventandolo avrei potuto stare con Michael liberamente, cosa che allora non potevo fare. Ciò che mi diceva che le cure stavano funzionando era il fatto che non stava succedendo nulla di strano in me. Il morso di un demone rilascia del veleno nel corpo che, man mano, va ad oscurare le tue ali, fa scomparire la tua aureola e al suo posto compaiono delle corna, ti fa crescere i canini, indebolisce la tua mascotte fino a farla morire per poi trasformare completamente anche lei. Una volta che il veleno arriva al cuore, l'oscurità lo avvolge ed il corpo raramente accoglie benevolmente la nuova forma. Questo tipo di trasformazioni sono pericolose e non sempre finiscono bene. Gli angeli sono nati per essere tali ed il loro corpo non accetta di buon grado cose come l'oscurità, si può anche morire durante il processo. Ci vuole fortuna e tanta forza di volontà. Comunque, a me non stava succedendo nulla di tutto ciò e ne ero alquanto felice, perché stava a significare che se avessi continuato ad assumere regolarmente le medicine non mi sarei trasformato. Il vibrare del mio cellulare poggiato sulla mia pancia mi fece sussultare, costringendomi a mettere in pausa la puntata di The 100. Sorrisi quando vidi che il mittente era Michael e mi affrettai ad aprire la chat.
Da: 🌹♥
C'è una festa a casa di Harry stasera, ti va di venire?
Magari dormi da me visto che domani non abbiamo scuola xx
Mi morsi il labbro nel leggerlo, davvero tentato dall'accettare la sua proposta. Infondo, per tutta la settimana ci siamo visti solo a scuola dato che entrambi eravamo impegnati con lo studio, quindi perché no? Avrei detto a mamma che avrei dormito da Calum, come sempre.
A: 🌹♥
Proposta allettante Clifford, ci sto.
A che ora passi a prendermi?
Digitai in fretta e la sua risposta non tardò ad arrivare
Da: 🌹♥
Potresti venire prima da me per poi avviarci insieme, che dici?
Guardai l'ora dal cellulare, scoprendo che fossero già le otto.
A: 🌹♥
Faccio una doccia e sono da te, mi manchi
Da: 🌹♥
Mi manchi anche tu principessa, non vedo l'ora che tu sia qui.
A quel messaggio sorrisi. Anche lui mi mancava e automaticamente feci tutto di corsa per poter arrivare prima da lui. Nel momento in cui uscii di casa con uno zaino in spalla, temetti persino di aver dimenticato qualcosa a causa della fretta con cui avevo preparato il tutto, ma alla fine conclusi che era solo una mia impressione e che, in caso avessi avuto ragione, sarei sempre potuto ritornare a prendere ciò che avevo dimenticato.
[...]
Appena arrivato a casa di Michael quest'ultimo non aveva perso tempo a baciarmi e a portarmi al piano superiore, più precisamente nella sua stanza. Non so precisamente come, ma finimmo per spogliarci mentre stavamo pomiciando, anche perché le mani di Michael sul mio sedere non aiutavano per niente. Erano quelli i momenti in cui amavo il lavoro di Karen, sua madre. Faceva l'infermiera e non era quasi mai a casa, quindi ciò ci permetteva di fare ogni cosa che volevamo senza preoccuparci di essere sentiti da altre persone. Non facemmo sesso neanche quella volta, mi limitai fargli un pompino senza troppe cerimonie, mentre a me bastarono le sue dita e la mia mano.
-Non mi stancherò mai di queste- Lo sentii sussurrare mentre passava un dito sulle mie labbra, incurvate in un sorriso. Ero sdraiato accanto a lui, sotto le coperte, entrambi completamente nudi ed io con una gamba sulle sue. Il ragazzo non perse tempo ad afferrarmi il viso con una mano, stringendo leggermente per farmi fare la cosiddetta 'faccia a pesce'. Sorrise nel vedermi in quel modo e mi baciò, afferrandomi per i fianchi, facendomi venire la pelle d'oca. Amavo essere afferrato da lì, mi faceva sentire protetto, soprattutto quando li stringeva possessivamente.
-Come va con la cura?- Mi chiese non appena si staccò dal bacio, facendomi poggiare la testa sulla sua spalla mentre avvolgeva un braccio intorno al mio collo.
-Bene, se continuo così la prossima settimana sarò completamente fuori pericolo- Dissi con tono contento, notando però una scintilla di tristezza nei suoi occhi. Inarcai un sopracciglio, afferrando il suo viso tra le mie mani.
-Hey, che succede?- Sussurrai dolcemente, facendogli scuotere la testa. Sospirò ed i suoi occhi si incastrarono con i miei.
-So che non vuoi essere un demone e rispetto questa decisione ma.. Ecco, sarebbe bello non doverci più nascondere. Tu potresti dirlo ai tuoi genitori ed io ai miei, non saresti più l'angelo prescelto, potremmo baciarci in pubblico e.. Diamine Luke, sarebbe stupendo- Quelle parole, dette con quel tono triste, furono un colpo al cuore. Ciononostante, essere un demone non era quello che volevo, il solo pensiero di dover servire il male per tutta la vita mi metteva i brividi. Eppure, mi ritrovai a pensare che per Michael ne sarebbe valsa la pena.
-Mikey.. Puoi sempre essere tu a trasformarti, ti basterebbe bere il mio sangue- Dissi, accarezzandogli una guancia, ma lui mi guardò come se avessi detto una cosa per niente fattibile e totalmente stupida.
-Bisogna essere accettati dal Paradiso Luke e io ho fatto troppi sbagli nella mia breve vita. In più, il bene non fa per me, finirei per compiere qualche azione sbagliata dopo due giorni e, dato che non ci si può trasformare due volte, mi toglierebbero i poteri- Già, è una cosa che mi sono dimenticato di spiegare questa. Un demone, per diventare un angelo a tutti gli effetti, deve essere accettato dal Paradiso. Dio deve togliergli tutti i peccati che ha compiuto nella sua vita da demone, se non sono gravi ovviamente. In caso contrario, la trasformazione finirebbe per non essere completa e il ragazzo in questione diventerebbe un mezzosangue, ovvero una persona che ha sia sangue demoniaco sia sangue angelico. Nessuno dei due regni lo accetterebbe e quindi sarebbe costretto a vagare per il resto dei secoli nel cosiddetto Circolo dei mezzosangue, un limbo a metà tra il Paradiso e l'Inferno dove sono rinchiuse tutte queste persone. Invece se un angelo vuole diventare un demone, non deve fare altro che essere trasformato. Lucifero accetta chiunque nel suo regno.
-Hai ragione, scusami- Sussurrai dispiaciuto, lasciandogli un bacio dolce sulle labbra. Lui mi sorrise leggermente, come per farmi capire che non importava.
-Allora, ci andiamo a questa festa oppure no?-
STAI LEGGENDO
Perfectly Wrong
Fanfiction[MUKE] Da secoli, una regola proibisce agli angeli e ai demoni di baciarsi tra loro, ma nessuno sa il perché. Un gruppo formato da quattro ragazzi, spinti dalla curiosità e dallo spirito d'avventura, arriverà a scoprirlo, ma nel frattempo sentimenti...