Michael's point of view
Il covo di Diana non era cambiato, viveva sempre in quella grotta subacquea dove io e i ragazzi l'avevamo incontrata per la prima volta. Strano, se fossi stato in lei me ne sarei andato per evitare di essere trovato, ma probabilmente lei non aveva paura di essere scoperta. Camminavo dietro di lei senza dire nulla, i sensi di colpa mi stavano divorando ma allo stesso tempo cercavo di convincermi che fosse meglio così. Due arpie mi tenevano ferme le braccia, nonostante io non volessi ribellarmi. Luke e i ragazzi erano salvi, era la cosa più importante. Non mi importava della guerra, né della fine del mondo. L'unica cosa di cui mi interessava era che i tre fossero al sicuro, era ciò che Diana mi aveva promesso no? Alla fine, se fossi costretto a scegliere tra il salvare il mondo o mettere al sicuro la persona che amo, sceglierei la seconda. Un pensiero egoista, certo, ma l'amore rende tutti egoisti, oltre che deboli. Eppure, non avrei mai voluto smettere di amare Luke, mai. Era la mia anima gemella, la mia persona, nonostante fossimo completamente diversi. Le arpie che mi tenevano si fermarono improvvisamente, costringendomi a fare lo stesso. Automaticamente alzai lo sguardo, notando Diana salire su quello che era il suo trono, quello a cui prima era incatenata da quelle maledette catene incantate.
-Starai bene qui, le mie arpie e William si prenderanno cura di te- Rise la donna davanti a me, facendomi accigliare. William? Chi diavolo è William? Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, una figura maschile spuntò dalla nebbia, con un sorriso inquietante sul viso. A differenza della donna non indossava alcuna maschera e non potevo negare che era un bel ragazzo, alto e muscoloso al punto giusto. I suoi abiti erano sporchi, una felpa grigia a coprirgli le spalle ed il petto. Sembrava un ragazzo normale, perché lo teneva con sé?
-William è stato esiliato con me anni fa, era anche lui un angelo di Dio. Quando mi hanno cacciata via, lui si è schierato dalla mia parte- Mi spiegò con tono fiero, accavallando le gambe. Diana però era stata esiliata secoli prima ed era immortale, dato che era un demone al pari di Lucifero, se non più potente. Come diavolo ha fatto quel ragazzino a sopravvivere e soprattutto a mantenersi così giovane?
-So cosa stai pensando- Parlò lui, rivolgendosi a me.
-No, non sono più un angelo comune. Quando sono stato esiliato insieme alla mia signora, un'arpia di nome Electra si innamorò di me. Come sai, loro sono immortali e lei non riusciva a vivere con il pensiero che un giorno avrebbe dovuto lasciarmi andare. Per questo, catturò un demone-stregone e lo portò qui, costringendolo con la forza a donarmi l'immortalità. È un incantesimo difficile, ma fortunatamente riuscì alla perfezione, portando colui che l'aveva scagliato alla morte. Io però non l'amavo, ti lascio solo immaginare che fine ha fatto- Sorrise soddisfatto, lasciandomi senza parole. Aveva usato l'amore di una povera creatura a suo vantaggio e ciò dimostrava che era solo uno stronzo senza cuore. Ciò che mi sorprese di più fu il venire a sapere che un demone-stregone aveva accettato di fare quell'incantesimo, nonostante sapesse che sarebbe morto in entrambi i casi. I demoni-stregoni erano dei demoni estremamente rari che, invece di avere un potere come l'elettricità o l'acqua, avevano la capacità di compiere degli incantesimi di qualsiasi genere.
-Quindi si, sono immortale adesso e grazie al vostro stupido bacio ho riavuto persino i miei poteri. Suppongo che dovrei ringraziarti- Rise, mentre dentro di me aumentava la voglia di prendere a pugni quel suo faccino da pallone gonfiato. La stretta delle arpie si fece più forte, costringendomi a stare fermo, purtroppo.
-William ha il potere di trasformare se stesso in qualunque cosa o persona, oppure di modificare delle specifiche parti del suo corpo. Molto utile, non trovi?- Si intromise Diana, ridendo di gusto insieme al ragazzo. Il mio respiro si era ormai fatto pesante, se solo potessi usare i miei poteri, diamine.
-Tu sei la sorella di Lucifero- Parlai improvvisamente, guardando la donna negli occhi, o almeno, per quanto possibile, dato che aveva la sua solita maschera sul volto.
-Lui è stato esiliato prima di te, vero?-
-Esatto. Lucifero, il mio caro fratellino, è stato cacciato via dal Paradiso due anni prima di me. Lui si è costruito un suo regno, mentre io continuavo a stare a quelle stupide regole di Dio. Quando però uccisi i miei genitori e provai a distruggere la città, tutti capirono che la vera oscurità giaceva in me e non in lui. Sono stata cacciata per questo e insieme a William sono tornata da mio fratello. Lui mi ha accolto a braccia aperte inizialmente, ma il mio piano per lui era troppo ambizioso, pericoloso, diceva che avrebbe portato alla fine del mondo, ma non ha mai capito che era proprio ciò che volevo. È stato lui ad esiliarmi qui, ad esiliare le mie creature, proprio come aveva fatto con le sue figlie, quelle che ti stanno tenendo adesso- La rabbia nella sua voce era impossibile da ignorare. Sapevo già ciò che mi stava dicendo, eppure quando fu lei a dirmelo mi sono quasi sentito.. Dispiaciuto per lei? Forse, ma ciò non toglieva che il suo piano di conquista era davvero fin troppo pericoloso, sia per il mondo ultraterreno che per quello terreno.
-È grazie al nostro esilio che è nato il mondo in cui oggi abitate. Dato che grazie a Lucifero era nato anche il mondo demoniaco, Dio pensò che fosse meglio per tutti creare un mondo di mezzo, dove demoni e angeli vivevano insieme. In questo modo lui e mio fratello hanno sotterrato l'ascia di guerra- Si alzò da quello che era il suo trono, avvicinandosi a me con passo pesante.
-Lucifero ha messo l'incantesimo sulle mie catene prima che i due mondi si unissero, perché appunto pensava che non sarebbe mai successo. Non so perché abbia accettato questo segno di pace da parte di Dio, ma è stata una mossa molto sbagliata- In effetti, se i due mondi non si fossero mai uniti lei sarebbe ancora legata a quel trono. Tuttavia, io non avrei mai conosciuto Luke, quindi era stato anche un bene.
-Come faceva a sapere che sarebbero nati un demone supremo ed un angelo prescelto? O meglio, più di uno, dato che so che sei stata liberata anche anni fa- Chiesi a bassa voce mentre una delle sue mani viscide mi accarezzava la guancia.
-Gli angeli prescelti e i demoni supremi ci sono sempre stati. Il primo angelo fu Dio, Lucifero il primo demone, dato che è stato il primo ad essere trasformato. È una cosa che avviene continuamente e, dato che non si poteva sapere chi fossero precisamente ogni volta, impose la regola che angeli e demoni non possono baciarsi tra loro- Era tutto più chiaro, dopo la sua spiegazione, ammesso che quella fosse la verità.
-Perché.. Perché porti una maschera?- Sussurrai, sorprendendola. Le sue mani finirono sulla maschera e slacciò il laccio che la teneva fissata al viso, continuando però a mantenerla contro di esso.
-Perché non solo le catene hanno subito un incantesimo, anche se la mia è più una maledizione, una di quelle a mio favore però- Rise e vidi William girarsi, dandoci le spalle, come se non volesse vederla in volto. La stessa cosa fece l'arpia che mi teneva il braccio destro.
-Chiunque mi guarda, mio caro Michael, muore-
Il respiro mi si mozzò in gola, la maschera cadde e i miei occhi si chiusero all'istante. Un urlo, un tonfo, il braccio sinistro libero. Con gli occhi fissi a terra, aprii le palpebre, vedendo una delle arpie che mi teneva stesa di schiena e, sotto il mio sguardo scioccato, si trasformò in cenere, disperdendosi nell'aria.
-Portalo via- Sentii dire dalla donna e l'altra arpia mi afferrò anche il braccio libero, trascinandomi via da lei. L'unica cosa che feci fu camminare senza ribellarmi, ancora sotto shock.
Spero di essere stata abbastanza chiara nel spiegare gli avvenimenti, anche perché sono consapevole che il tutto è molto caotico. Se qualcuno di voi non ha compreso bene il tutto posso fare un capitolo a parte dove spiego tutta la storia. Fatemi sapere :)
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Perfectly Wrong
Fanfiction[MUKE] Da secoli, una regola proibisce agli angeli e ai demoni di baciarsi tra loro, ma nessuno sa il perché. Un gruppo formato da quattro ragazzi, spinti dalla curiosità e dallo spirito d'avventura, arriverà a scoprirlo, ma nel frattempo sentimenti...