Il festival sportivo della Yuuei è un evento paragonabile a quello che un tempo, erano le Olimpiadi, ma con alcune differenze sostanziali: a parteciparvi, non sono atleti da tutto il mondo, ma solo gli studenti dell'istituto ed ovviamente, più che una vera e propria sfida sportiva, è una gara per stabilire quale sia il ragazzo col quirk più forte, ah e se proprio vogliamo dirla tutta è pure un gran bel massacro generale, dato che ogni anno, l'ultima prova consiste in una sfida uno contro uno ad eliminazione diretta.
Ma ovviamente, non frega un cazzo di niente a nessuno e siamo tutti ben felici di riempirci di botte a vicenda.
In particolare, credo che Katsuki ci godrà da morire ad affrontare le sfide corpo a corpo, lui adora fare a pugni ed ovviamente, in quanto unica persona, a parte forse Izuku, che riesce a tollerarlo e sopportarlo, io sono il soggetto ideale per i suoi allenamenti, anche perché, diciamocela tutta, uno dei miei due quirk e perfetto per annullare il suo.
-Allora? Sei pronta per oggi?- domanda Katsuki, distogliendomi dalle mie fantasticherie.
Alzo la testa dal libro che stavo fingendo di leggere per non essere disturbata e lo guardo: si è già cambiato, indossando la tuta da ginnastica e mi fissa con un sorriso che di buono ha ben poco.
-Ovviamente- rispondo calma, chiudendo il libro ed alzandomi dalla sedia con lentezza.
-Perché non hai ancora messo la tuta?-
-Sto andando a cambiarmi adesso-.
-Muoviti, ti aspetto fuori- mi dice, poi fa una cosa inaspettata, mi strattona per il braccio tirandomi verso di sé e mi abbraccia, dandomi poi un delicato bacio sulla fronte ed il mio stupido cuore smette di battere per almeno due secondi.
Da quando ho accettato di provare per lui sentimenti che vanno oltre la semplice amicizia, questa è una cosa che mi capita fin troppo spesso.
Faccio un respiro profondo, credendo che mi aiuti a calmarmi, invece, non faccio altro che peggiorare la situazione ispirando il suo maledetto profumo.
Stupido Katsuki, non puoi continuare a farmi sentire così. Dannazione, ti odio.
Bakugou mi lascia andare e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Muoviti- dice.
Esco di corsa dalla classe e mi dirigo agli spogliatoii femminili, dove trovo le altre ragazze intente a cambiarsi.
-Oh andiamo! Solo perché ha un brutto carattere, non necessariamente deve essere un brutto ragazzo. Voglio dire, ma lo avete guardato bene? È dannatamente sexy!- esclama Ashido Mina, mentre si allaccia le scarpe da ginnastica.
Apro il mio armadietto ed inizio a cambiarmi in silenzio, ascoltando la conversazione delle altre.
-Non sto dicendo questo- asserisce Uraraka, - ho semplicemente detto che se smussasse quel suo orribile atteggiamento, Bakugou avrebbe praticamente tutta la scuola ai suoi piedi. Gli occhi ce li ho anche io Mina, e per quanto lui non sia il mio tipo, non posso davvero negare che è come hai detto tu-.
Avrei dovuto immaginarlo che stessero parlando di lui.
-Hikari?- mi chiama Ashido ed io alzo lo sguardo su di lei.
-Si?-
-Tu e Bakugou siete amici d'infanzia? Ho notato che fra voi c'è tanta confidenza e passate molto tempo insieme-.
-Sì, sapete, siamo nati ad una esatta settimana di distanza l'uno dall'altra, lui il venti aprile ed io il ventisette, le nostre mamme erano amiche dal liceo, praticamente ci siamo conosciuti ancora prima di nascere- spiego mentre mi allaccio la giacchetta della tuta.
-Che tipo di rapporto avete?- domanda Uraraka con aria curiosa.
-Beh... siamo come fratelli o almeno credo. Cioè, Katsuki è strano, ha un carattere particolarmente orribile ed è difficile anche solo provare ad andarci d'accordo. Non sembra, ma la maggior parte del tempo, la passiamo a litigare ed insultarci, fondamentalmente perché lui non accetta il fatto che se voglio, sono in grado di fargli il culo a strisce quando ci alleniamo. Però... tutto sommato, se vuole, sa essere un bravo amico, cioè, c'è sempre stato per me quando ne avevo bisogno e mi ha sostenuta in ogni scelta che ho preso, perciò credo che il nostro rapporto sia questo- borbotto velocissima e sento gli occhi di tutte le altre addosso.
Yaoyorozu mi sorride, inclinando la testa di lato: -ti brillano gli occhi quando parli di lui- afferma ed io non posso fare a meno di arrossire.
-Non è che per caso ti piace? Kero- dice Asui portandosi un dito alle labbra.
-Ah!? Cosa!? No! Non mi piace. Davvero. Siamo... siamo solo amici- dico e poi esco di scatto dallo spogliatoio, sbattendomi la porta alle spalle.
Stupide compagne di classe troppo perspicaci. Per una volta, vorrei avere la fortuna di essere circondata da idioti che non sia accorgono di nulla.
Cammino svelta per i corridoi della scuola, senza sapere nemmeno io dove sono diretta di preciso, ma rallento il passo quando sento delle voci a me molto familiari, provenire dal corridoio sulla sinistra rispetto a dove mi trovo io.
-Glielo devi dire Todoroki- sta mormorando Midoriya, cercando di assumere un tono persuasivo.
-Non posso farlo. Ma l'hai vista quando lo guarda? Si vede lontano chilometri che ne è innamorata- risponde Shouto a bassa voce, in tono leggermente demoralizzato.
-Può essere che tu abbia ragione, ma se ti sbagliassi? Se ci fosse anche solo una possibilità su un milione che lei accetti i tuoi sentimenti, dovresti buttarti e dirle tutto. Io lo farei-.
Todoroki sospira: -forse hai ragione. Le parlerò più tardi-.
Okay, lo so cosa state pensando, non si origliano le conversazioni, ma giuro che sul momento, mi sembrò davvero una cosa di poco conto, voglio dire, stavano semplicemente parlando del fatto che Shouto dovesse o meno dichiararsi alla ragazza che gli piaceva, normali discorsi da adolescenti insomma; ma col senno di poi, avrei dovuto capire che quel discorso non era poi così semplice come avevo pensato inizialmente.
Riprendo a camminare, superando il corridoio dove si trovano i ragazzi e raggiungendo Katsuki all'ingresso.
-Ah! Finalmente! Stavo iniziando a credere che, imbranata come sei, fossi caduta dalle scale e ti fossi rotta l'osso del collo. Mi hai fatto aspettare per più di quaranta minuti, Hikari-.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo:
-non ti ho chiesto io di aspettarmi razza di idiota, potevi benissimo avviarti senza di me. Non sono stupida, conosco la strada per l'arena del festival- dico in tono acido e Bakugou alza un'angolo della bocca in una smorfia che dovrebbe essere antipatica, ma che il mio stupido cervello da teenager arrapata trova dannatamente sexy e per un secondo, mi ritrovo a chiedermi: cosa proverei baciandolo? Facendoci l'amore? E lui? Cosa proverebbe? Ci ha mai pensato a me in quei termini? Gli piacerebbe?-Ehi? Mi ascolti?- Katsuki mi sventola una mano davanti al viso e mi riporta alla realtà.
-No. Scusami. Mi ero persa nei miei pensieri- rispondo e lui ridacchia.
-Me ne sono accorto. Dio, sei davvero buffa quando ti isoli col cervello che lavora alla massima potenza. Davvero, dovresti vederti, fai una faccia che dire idiota, sarebbe farti un complimento-.
-Fottiti stronzo- dico alzando il dito medio ed avviandomi verso l'arena senza aspettarlo.
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Stand By Me-Restami Accanto
Fanfiction"Tu non lo capivi che effetti mi facevi, ed io, come avrei potuto spiegartelo senza poterti avere?" Una lettera. La calligrafia disordinata e frettolosa di una ragazza. Amore, odio, dolore. Una sola notte per riuscire a sistemare le cose, per cambia...