Torna a casa.

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...Cammino per la mia città ed il vento soffia forte
Mi son lasciato tutto indietro, il sole è all'orizzonte
Vedo le case da lontano, hanno chiuso le porte
Ma per fortuna ho la sua mano e le sue guance rosse
Lei mi ha raccolto da per terra coperto di spine
Coi morsi di mille serpenti fermo per le spire
Non ha ascoltato quei bastardi e il loro maledire
Con uno sguardo mi ha convinto a prendere e partire
E questo è un viaggio che nessuno prima d'ora ha fatto
Alice e le sue meraviglie, il cappellaio matto
Cammineremo per 'sta strada e non sarò mai stanco
Fino a che il tempo porterà sui tuoi capelli il bianco...

Cammino per una delle infinite strade di Fier, la mia città, che conosco ormai troppo bene.
Davanti a me c'è mia madre, con svariate valigie in mano.
Siamo partiti questa notte, le porte delle case sono tutte chiuse, le luci spente.
Fier non sembra più la stessa quando il sole tramonta.
Cammino dietro a mia mamma, tenendo per la mano i miei fratelli, Sabina e Rinald.
Ho fame, sonno, sete, ma non mi lamento.
Mamma dice che dobbiamo arrivare fino all'aeroporto, che manca poco, che tra poco tempo saremo in Italia.
Non so come sia questa Italia, mamma ha detto che è bellissima, è un paese fantastico, lì potrò diventare una rockstar.
Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui mamma mi prese in disparte per chiedermi se mi andava bene cambiare vita, partire verso un'altra destinazione.
Rimasi in silenzio per mezz'ora, poi risposi: "Sì, facciamolo".
Cammino, un passo dopo l'altro.
Verso una destinazione ignota.
Oggi, finalmente, mi sento libero, mi sento quasi in Paradiso, dopo 13 anni d'Inferno.

...Che mi è rimasto un foglio in mano e mezza sigaretta
Restiamo un po' di tempo ancora tanto non c'è fretta
Che c'ho una frase scritta in testa ma non l'ho mai detta
Perché la vita senza te non può essere perfetta
Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa che ho paura di sparire...

Sono sull'aereo, guardo fuori dal finestrino.
Attorno a me solo nuvole.
Mi ha fatto male vedere il mio paese sparire piano piano, prima.
Ho pianto, ma mamma mi ha rassicurato e poi mi ha abbracciato forte.
Mia sorella continua a chiedere quando arriveremo.
Spero presto, non vedo l'ora di mettere piede in Italia.
Non vedo l'ora di essere me stesso.

...E il cielo piano piano qua diventa trasparente
Il sole illumina le debolezze della gente
Una lacrima salata bagna la mia guancia mentre
Lei con la mano mi accarezza in viso dolcemente...

"Mi chiamo Ermal Meta, ho 14 anni e voglio fare la rockstar."
Tendo la mano alla donna dai capelli corti davanti a me, che mi sorride.
Questa donna sarà la mia professoressa per cinque lunghi anni, fino alla fine del liceo.
l'Italia è meravigliosa.
Fin da quando sono arrivato, quel giorno, mi sono sentito a casa.
Ancora non conosco bene l'italiano, ma spero di impararlo presto.
Voglio vivere, scoprire, esplorare.

...Col sangue sulle mani scalerò tutte le vette
Voglio arrivare dove l'occhio umano si interrompe
Per imparare a perdonare tutte le mie colpe
Perché anche gli angeli a volte han paura della morte...

Arrivo a casa dopo una lunga giornata.
Apro la porta e mi ritrovo davanti mia sorella, che mi sorride.
"Vai in camera."
Cammino per il corridoio, chiedendomi cosa abbia fatto per meritarmi qualcosa.
Ho 20 anni ormai, sono adulto, so gestirmi da solo.
Apro la porta e la vedo: in un angolo, una tastiera.
Quella tastiera che ho desiderato per molto tempo, ma non ho potuto comprare.
Chiedo spiegazioni a mia sorella e mi risponde che mamma ha fatto un finanziamento per comprarla.
Le lacrime cominciano a scendere dagli occhi, mia madre non doveva, ha già fatto tanto, troppo, per me.
Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, mi volto.
È mia mamma, la abbraccio e tra le lacrime le sussurro all'orecchio "grazie".

...Che mi è rimasto un foglio in mano e mezza sigaretta
Corriamo via da chi c'ha troppa sete di vendetta
Da questa terra ferma perché ormai la sento stretta
Ieri ero quiete perché oggi sarò la tempesta...

Il cuore mi batte a mille.
Carlo Conti sta per annunciare il vincitore della sfida.
Le probabilità sono poche, lo sento.
Sicuramente vincerà l'altro ragazzo, Filippo.
Io non ho possibilità, ma almeno ci ho provato.
Poi succede tutto in un attimo.
Il mio braccio che si alza, l'applauso del pubblico, il sentirsi dire "Complimenti ragazzo, sei in finale".
Ho una possibilità e non intendo sprecarla.

...Prima di te ero solo un pazzo, ora lascia che ti racconti
Avevo una giacca sgualcita e portavo tagli sui polsi
Oggi mi sento benedetto e non trovo niente da aggiungere
Questa città si affaccia quando ci vedrà giungere
Ero in bilico fra l'essere vittima ed essere giudice
Ero un brivido che porta la luce dentro le tenebre
E ti libera da queste catene splendenti e lucide
Ed il dubbio no, se fossero morti oppure rinascite...

Salgo gli scalini, mi metto a posto la giacca.
Sono pronto.
Entro in scena, e sento un boato fragoroso.
Questa è la mia gente, la mia terra.
Oggi ci sono più di 100 mila persone in questa piazza, a Tirana.
Sorrido, perché so che in fondo ne è valsa la pena, ancora una volta.
Sono a casa.

...Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa che ho paura di sparire...

One - MetamoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora