Capitolo 10

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"Allora sofi ti ricordi che abbiamo detto fino ad adesso? Respirare inspirare, allunga la gamba,bene brava così. Senti il fiato nei polmoni ed espira tutta la rabbia su guarda come faccio io" mi disse Sarah.

Là mai cara splendida migliore amica Jessie mi ha costretto a fare questo corso privato di yoga. In realtà non ne avevo bisogno, come può una ragazza che ha buttato tutti i vestiti dell'armadio per terra, che ha spaccato una bottiglia di vino , mangiato un barattolo intero di gelato al cioccolato e che ha sprecato quattro pacchi di fazzoletti per le lacrime andare a fare yoga?

No veramente non me lo spiego.
E non mi fa rilassare mi fa distruggere le ossa e i muscoli.

"Bene per oggi abbiamo finito ci rivediamo  alla prossima mia cara Sofia" e con quel sorriso smagliante se ne va leggiadra fuori dalla porta.

Sfinita,stanca e con il bisogno di una doccia me ne torno a casa al caldo a vedermi una serie tv in pace e amore.

Entro in casa e metto cappotto e scarpe nel ripostiglio e incomincio a spogliarmi per mettermi il pigiama, ma proprio quando mi sono tolta la maglia si gira sulla sedia Jace.
Lancio un urlo stratosferico tanto da rompere i vetri. "Che cavolo fai ?"gli dissi spaventata.
"Sono io stai calma , mi ha fatto entrare Jessie. Adesso è con Teresa"mi rispose con calma.
Mi ricordai di essere in reggiseno e cercai di rimettermi la maglia ma siccome era una maglia stretta di ginnastica, non riuscivo a tirarla fuori e quindi stavo con la maglia premuta al collo e le mie braccia in aria.
"Non so se ridere o continuare a fissare" disse Jace ridacchiando.
"Stupido girati" e nel frattempo saltellavo nel tentativo di togliere la maglia.
"Eh no non ci penso proprio" mi rispose con sguardo malizioso.
Alla fine dopo fatiche riuscì a togliermi la maglia e a scappare sulle scale per mettermi una felpa,larga e grigia.
Poi ritornai giù e con fare minaccioso gli chiesi " cosa vuoi?"
"Vorrei sapere perché mi eviti da tipo quasi due settimane scema"mi rispose con fare esasperante.
"Dovresti saperlo e non chiamarmi scema aumenti solo la mia rabbia"gli risposi pronta a cacciarlo via.
"Se me lo dici me ne vado parola di scout" rispose sincero.
Apparte il fatto che non faceva lo scout gli risposi "non ti sto evitando" e mi presi una ciocca di capelli.
"Ah si? Non mi stai evitando?" Disse più che ovvio.
"No"
"Mmh mmh" eh allora con fare arrabbiato e deluso incomincia ad incamminarsi verso la porta.
"Eh va bene Cam mi ha detto che ti sei baciato con Molly alla festa in palestra , ok?"
"Ah allora sei gelosa?"Mi rispose sorridendo.
"No eh che mmh non riesco a concepire che tu possa baciare una persona falsa come lei" risposi dicendo una mezza verità.
"Ah si certo ma sta di fatto che uno ero ubriaco e due mi sono subito scansato perché all'unica ragazza a cui pensavo è proprio davanti a me e Samuel può confermare" rispose.
"Bhe meno male che Samuel e Molly stavano insieme" risposi " e poi non sei il mio ragazzo non devi darmi delle scuse"
"E tu non sei la mia ragazza non dovresti ingelosirti" ridacchió.
"Non sono gelo..." e mi zittì mettendomi un dito sulle labbra.
Non mi stancherò di lui. Mi era mancato troppo a dirla tutta. Un mix di dolcezza ma anche di prepotenza lui era nella mia vita.
"Farò finta di crederci" mi sussurró sulle labbra e prendendo la giacca se ne andò.
Feci un bel respiro e mi sedetti sul divano sfinita da tutto e sopratutto da lui.
Nel pomeriggio mi misi a leggere un bel libro romantico. Almeno i libri mi danno delle soddisfazioni.Dopo qualche ora ritorna jessie e mi disse saltellando  che saremmo uscite con il gruppo di Jace insieme a Molly.
Allora li ero andata in panico "J non so che mettermi aiutami prestami qualche abito" le risposi pregandola.
"Certo" rispose "cara" continuo lanciandomi un'occhiata.
Mi misi a ridere" Ancora con questo cara, cara"
Sempre ridendo andammo in camera sua e decisi che mi sarei messa un vestito bianco che ogni volta che giravo su me stessa  si apriva come una mongolfiera.Semplice ma carino. Ci abbinai i miei tacchi neri lucidi e lasciai i capelli mossi.
Mentre Jessie optó per un classico tubino nero e un tuppo in testa.
"Andiamo con la macchina?" Le chiesi col dubbio.
"No sofi tra un po'viene Leonard che ci porta a tutti con la sua mitica jeep" rispose con un sorriso sulle labbra.
"Mi raccomando oggi dai fuori il meglio di te e domani voglio sapere i dettagli su te e Jace" rispose ammiccando.
"Ma perfavore non incominciare" dissi imbarazzata al cento per cento.
"No cara già ho fatto un film su voi due lo chiamerò ~Sof e Jace gli amanti che si odiano~" e allora dopo questa Maria vengo a trovarti.
"Sai tu e mia cugina potrete andare d'accordo" dissi.
"Si qualche volta dovresti riportarmi in Italia " disse con finto broncio.
"Si devo dire che mi manca" e nel mentre ricordai la mia amata terra.
"Bene bando alle ciance e ciancio alle bande andiamo ad aspettargli fuori" disse iniziando a saltellare.
"Oggi vedrò Samuel la la la" disse canticchiando.
È pazza ma la amo troppo.
"Io non mi fiderei se fossi in te" e con calma scesi le scale con quei maledetti tacchi.
Lei sospiró, sapeva anche lei di non doversi fidare, ma l'amore è cieco.
"Non so volete un maggiordomo " ci grido il diretto interessato dalla finestra di una jeep. Tutti i ragazzi si misero a ridere e jessie replico" si grazie se puoi pagami anche i capelli e la pedicure" disse lei ridendo.
"E dopo questa prendi e torna a casa" risposi battendo il cinque con la mia amica.
Salì sulla macchina dietro vicina a Jace e a Jack.
"Tra quanto arriviamo?" Chiede Leonard.
"Tra circa un oretta massimo" rispose il guidatore Jack.
Bene si prospetta un lungo viaggio.

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