Non lasciarmi

Capitolo 9

Svegliarsi la mattina è sempre traumatico non mi abituerò mai ad alzarmi alle 6:30 ogni volta.
Ci provo con tutto il cuore, ma la verità è che dormirei fino all'una di pomeriggio ogni giorno.

Vado al bagno e mi specchio, l'immagine di me mi fa rabbrividire. Come ogni mattina mi avvio in cucina e ci trovo li jessie già bella pimpante vestita e profumata che mangia i biscotti con il latte.
"Sorgi e splendi il sole è già alto nel cielo ed oggi ci sarà una grandissima giornata" mi strilló ad un orecchio.
"Satana dove è la mia jessie ? Ridammela indietro!Aspetta prendo il telefono chiamo un esorcista non ti muovere" le dissi in panico.
"Sciocchina, tra una settimana dimettono mia mamma bum bum bum" e si mette a ballare sul tavolo. Mi raccontó che alle quattro di sta notte sua mamma si era svegliata da questo piccolo coma dovuto ad un incidente.
Io felice di questa splendida notizia la imito " che bello jessie finalmente, però adesso dobbiamo andare a lezione rimandiamo i festeggiamenti a sabato"
Mi misi per scuola dei jeans neri e una maglia celeste con le spalle scoperte. Qui non fa ancora molto freddo purtroppo.
Decisi che oggi avrei accompagnato io jessie perché avevamo lezione alla stessa ora.
"Oggi sarà una giornata carica di cose da fare, tra l'altro dovremmo andare a comprare il vestito per la festa di anno carissima amica" mi disse puntandomi il dito contro.
" ehy ehy frena ci mancano ancora più di cinque mesi cara amica " le risposi con fare ovvio.
"Bhe così poco tempo dobbiamo darci da fare"
"Si come dici tu ormai con te è una battaglia persa" ridacchiai.
Lei si mise a ridere " tra l'altro come va con quel jace , non me la racconti giusta furbacchiona"
"Non c'è niente tra noi due jessie lui è troppo diverso da me" e accostai la macchina al parcheggio della scuola.
"Ricorda gli opposti si attraggono, le lezioni di scienze servono anche a questo cara" mi rispose facendo la finta studiosa.
"Senti cara questo "cara" te lo metto nel naso ok?" Ridacchia.
Nel frattempo ci eravamo posate sul suo armadietto perché doveva prendere un libro per la lezione successiva. Proprio in quel momento passa Molly nel corridoio con dietro Samuel e Jace.

Inutile dire che il mio cuore quando lo vede fa non una ma ben due capriole con tanto di tuffo carpiato. È bello, non c'è niente da fare. È quel tipo di ragazzo che quando lo vedi ti fa girare la testa nella sua direzione.
"Ehm ciao jessie" la saluta molly.
Lei non rispose ancora arrabbiata per quel fatto.
"Sofia ci vediamo a ricreazione adesso vado a lezione" e sbattendo forte l'armadietto,tanto da far vibrare tutta la fila, se ne andò con aria arrabbiata.
"Bhe te l'avevo detto" le risposi per prenderla in giro.
Si, a volte sono cattiva.
E dando una spallata a Jace,proprio come una scena da film,me ne andai. Facendo un sorrisetto da vera stronza.

Ammetto di non aver capito un fico secco di queste due ore di lezione,ma posso dire che mi sono impegnata a capire.Fallendo.
Andai in mensa cercando con lo sguardo jessie che si era seduta da sola con Leonard. Cosa molto strana. Non è che qui nasce l'amore?
"Ehi sofia se vuoi ti puoi sedere qui?"mi disse Michael, il ragazzo incontrato l'altra volta sul prato.
"Ehy stalker come va la vita?" Dissi ridendo.
"Non c'è male,domani ho un compito di fisica" disse con la faccia di uno che sta per morire.
"Ah ti posso capire,comunque non ancora ti ho chiesto che classe fai"
"Faccio il quinto mia cara, tu sei più piccolina" mi disse prendendomi in giro.
Nel frattempo passa Jace con Samuel e guarda Michael con una faccia arrabbiata. Sembra che quasi quasi sia geloso.
"Scusami ma devo parlare un attimo con Sofia" mi disse Jace guardandomi con faccia omicida.
"Prima di tutto si dice per favore e secondo scusami ma stavo parlando con questo splendido e fantastico ragazzo" gli risposi per farlo rosicare.
"È urgente, troppo urgente"
Capendo che forse era meglio se andavo da Lui, salutai Michael e gli dissi che ci saremmo visti domani.
Samuel se ne andò al tavolo di Molly,sghignazzando della nostra situazione.
"Allora cosa vuoi?" Gli risposi arrabbiata.
"Perché fai l'arrabbiata? Cosa ti ho fatto? Anzi se non lo sapessi mi piaci di più quando sei arrabbiata" mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
Jessie avendo visto tutta la scena, sbattè le mani tra loro dicendo" lo sapevo lo sapevo" e poi chiese a jace se si voleva sedere con noi.

Leonard nel frattempo mangiava beato. Ha capito tutto dalla vita.

Mi sedetti e sbuffai, non volevo Jace affianco a me perché dicevo cosa strana quando c'era lui.
"Allora mi rispondi?" Chiese con pazienza.
"No" risposi
"E invece si"
"Ti ho detto no"
"Si"
"No"
"Si"
"No"
"Insomma smettetela, che siete dei bambini?" disse jessie e Leonard si mise a ridere.
"Sì ma guardalo fa lo scemo" mi giustificai.
"Stupida" mi rispose.
"Cretino"
"Chiacchierona"
"Idiota"
"Ragazza che quando mi guarda caccia la bava" mi rispose.
Io rimasi a bocca aperta e jessie rise come una pazza e Leonard sputo tutto quello aveva in bocca.
"Meno male che non c'era niente tra voi due" disse jessie facendo l'arrabbiata ma continuando a ridere.
Insomma una barzelletta Veramente.
Decisi che ne avevo abbastanza di lui e mi alzai in piedi presi il mio zaino e glielo sbattei in faccia. Ferita per qualcosa che non sapevo nemmeno io.
"Bhe sicuramente non sbavo per gli antipatici idioti" dissi guardandolo in faccia. Anche se era una bugia, era tutt'altro che idiota.
E con tanto di sculettamento me ne andai dalla mensa.
Sbattendo le porte principali.
Lo odio troppo.

Camminai a passo veloce nel corridoio e ad un tratto sbatto con Cameron ,la mia cotta dalle elementari.
"Oddio scusami non ti avevo visto" gli dissi dispiaciuta.
"Mai incontrare una ragazza arrabbiata per i corridoi poi succedono queste cose " mi rispose ridacchiando.
"Comunque ti trovo molto bene,come mai sei arrabbiata" mi domandó.
"No niente questioni di cuore" gli risposi.
"Ah si Cordans Jace" mi disse con faccia indifferente.
"Wow le cose viaggiano in fretta" ridacchiai.
"Non ti meriti uno come lui" mi disse.
"Bhe come vuoi tu" sperai di calmarlo perché ragazzo arrabbiato e ragazza arrabbiata non va mai a finire bene.
"Scusami sono troppo cattivo, comunque adesso vado a mangiare in mensa. Alla prossima" disse incamminandosi verso la mensa.
"Ciao" e anche io camminai.
"Ah tra l'altro" e si girò verso di me camminando all'indietro,"Jace ha baciato Molly ieri in palestra, non so forse ti avrebbe fatto piacere saperlo"
E se ne andò.