La fanart (@/enmanuelart su Instagram) qua sopra è ESATTAMENTE come mi sono immaginata Mina in questa ff (adulta, sviluppata...insomma, FIGA).
In ogni caso è un Quirkless!AU, perciò non sarebbe esattamente così, però insomma, avete capito.
(È un bonus ed è improbabile che ne metterò altre, però spero vi piacerà comunque.)Bakugou's POV
La ragazza inizia a fare qualche passo sul palco in legno rialzato, muovendosi con leggiadria a tempo di musica.
Mi dà di colpo le spalle, ancheggiando i fianchi davanti ai miei occhi.
Si abbassa in avanti, accentuando le sue rotondità per poi togliersi il cappello e tornare su, di colpo, gettando i capelli all'indietro.
Si gira di nuovo verso di me e, senza smettere di muovere le gambe, mi lancia contro il petto il cappello, lasciandomi interdetto.
Si porta una mano agli occhiali e li abbassa un poco, per poi farmi un occhiolino così veloce e così sensuale allo stesso tempo, da farmi rabbrividire interamente.
Si morde il labbro mentre torna a ballare, per poi portarsi le mani al petto.
Inizia pian piano ad allentarsi la cravatta, per poi sfilarsela in un soffio e lanciandomela dritta in faccia.
Sfila in un secondo la camicia da sotto i pantaloni e ad ogni colpo di batteria prodotto dalla cassa slaccia un bottone della candida camicia.
Uno.
Il collo ed il petto.
Due.
Inizio ad intravedere il reggiseno.
Tre.
La pancia piatta e poi giù, fino all'ombelico.
Le anche ondeggiano e quel corpo perfetto le segue con profonda solidarietà.
Wow...
La giovane fa qualche passo in avanti, scendendo dal palco e posizionandosi davanti a me.
Spalanca le gambe in un segnale oltremodo provocatorio, per poi abbassarsi e sfiorare terra.
Sento inevitabilmente i pantaloni farsi un po' più stretti, perciò cerco di serrare ancora un po' le gambe accavallate per non farglielo notare, soffrendo per via della restrizione.
Ashido torna in piedi, avvicinandosi sempre di più a me, a ritmo di musica.
Si tocca il corpo, sollevando la giacca e la camicia sbottonata, mostrandomi i fianchi e la schiena, per poi twerkare dinanzi a me con quel suo culo stupendo.
In un attimo in cui la musica rallenta, slaccia la cintura dei pantaloni, piegandola e mettendosela tra i denti, sorridendo davanti al mio volto perplesso e desideroso.
Se non fosse che mi sta antipatica, le saltaterei addosso...
Penso di sfuggita.
Un colpo secco della cassa e si slaccia i pantaloni.
Li abbassa un poco, mostrandomi solo un piccolissimo lembo del suo intimo in pizzo rosa.
Mostra un po' di esso, senza togliersi mai del tuo ciò che indossa.
Lascia i pantaloni sbottonati dove sono, non li sfila né accenna a farlo.
Quest'attesa mi uccide...
Mi mordo il labbro con forza, rapito da quella visione, rapito...da lei...
Si sfila gli occhiali, li lancia via e lo stesso fa con la giacca nera del completo.
Afferra con una mano i lati della camicia semi-aperta.
Mostra il seno destro, coperto dalla coppa del reggiseno, poi il sinistro ed infine, con uno scatto secco, si libera della parte di camicia che fino ad un secondo fa le copriva le spalle, guardandomi con occhi maliziosi e sicuri.
Allarga le braccia e la camicia ricade, scendendo ancora di più dietro di lei, tenuta su solo dalle sue dita.
La lascia cadere per poi venire definitivamente davanti a me.
In un movimento delle braccia guidate dalla musica, noto una lunga e profonda cicatrice sull'avambraccio sinistro, che spegne un poco la magia di quella perfezione.
Cos'avrà fatto?
Ashido non sembra notare la mia perplessità, posa piuttosto seccamente le sue mani sulle mie ginocchia, spalancandomi le gambe, richiudendomele e sedendosi su di esse.
Prende la cintura dalla sua bocca con entrambe le mani e con un movimento dei polsi, circonda il mio collo con essa.
Tiene gli avambracci sulle mie spalle, la cicatrice sul sinistro ancora più chiara ed evidente, ma io non oso farne cenno.
Mi guarda con sguardo felino, come il gatto fa in genere col topo.
Si lecca le labbra per poi strusciare i suoi fianchi su di me, in particolar modo sul cavallo dei miei pantaloni, riaccendendo quella lieve scintilla che la visione della vecchia ferita era riuscita a spegnere.
Sorride nel sentire la mia erezione farsi più presente, lascia cadere la cintura dietro di me per poi alzarsi di nuovo.
Mi dà le spalle, girando un poco la testa per poi girarsi a guardarmi con la coda dell'occhio.
Sorride maliziosamente e, sempre muovendo sinuosamente i fianchi, si abbassa con una lentezza infinita i pantaloni.
Dopo cinque buoni minuti di gioco col tessuto, la ragazza sta finalmente ballando in reggiseno e mutande, twerkando a tempo di musica e mostrandosi in tutta la sua leggiadria.
Si pianta dinanzi a me, piedi ben saldi per terra e come prima, spalanca lo cosce quasi mostrandomi la sua intimità, coperta per un pelo dall'intimo in pizzo rosa.
Sento i pantaloni diventare inesorabilmente stretti e grugnisco leggermente, sempre più ristretto e contenuto.
Sopra gli ultimi passi della canzone, la ragazza avanza nuovamente verso di me, ondeggiando la rosea chioma al vento e scatenandosi come non mai.
A termine canzone, è seduta a gambe spalancate su di me, ansimante, sudata e perfetta.
Sorride quando l'occhio le cade sulla mia erezione, ormai ben visibile.
"Ti sei eccitato?" Domanda.
"Lo vedi da te." Dico, ammirando il suo corpo perfetto stare sopra di me.
La sua espressione, da seria qual'è solita essere, diventa divertita.
La ragazza non mi lascia il tempo di fare niente e si sposta da sopra le mie gambe, tornando in piedi.
Un po' mi dispiace, sono sincero.
"Che facciamo ora?" Domando sovrappensiero.
"Ora tocca a te." Dice raccogliendo con il braccio sinistro la candida camicia, rendendo nuovamente visibile il taglio.
La ferita mi spegne di nuovo.
La pelle rimarginata è chiara e pallida.
L'area del braccio coperta da essa, è talmente vasta che il tessuto è ricresciuto in maniera raggrinzita ed a dir poco orribile.
Mi scopro curioso di sapere che le è successo e perché.
Che sia una buona idea chiederlo?
No...lasciamo perdere.
Penso infine.
"Aspetta, ma...mica so farla io, una roba del genere..."
"Infatti sei qui per imparare." Scrolla le spalle, rimettendosi i pantaloni.
Sbuffo, vedendola rivestirsi.
"Hai qualche consiglio?" Domando.
"Beh...la particolarità di questo tipo di ballo è che deve sempre essere improvvisato, perciò se vuoi sapere su cosa affidarti mentre ti muovi, i tuoi punti forti sono capelli, braccia e busto. Gioca molto su questi aspetti." Spiega ed io annuisco.
"E...ah! Giusto! Quando balli, prendi padron Kirishima come punto di riferimento: guardalo, sorridigli, ammiccagli e se le circostanze ti portano giù dal palco, tutto quello che devi fare, fallo attorno a lui."
"Perché mai?" Domando offeso, "Mica voglio far eccitare quello stronzo!"
"Ogni movimento deve essere fatto attorno al proprio proprietario, perché se fatto ad altri potrebbe risultare ambiguo ed offensivo...non vuoi che il padrone ti punisca di nuovo, vero?"
Non dico niente, perché ha ragione...non vorrei mai che Kirishima mi mettesse le sue mani addosso, non una seconda volta.
Sbuffo.
Se dovessi farlo davvero, vorrei farlo per una donna, non certo per un uomo...
Sarei disposto a farlo perfino per Ashido, piuttosto che per Kirishima.
Penso ad altre cose che vorrei chiederle, dato che ora ne ho l'opportunità.
C'è una sola domanda che avrei voluto fare fin dall'inizio, ma che il suo ballo mi ha strappato di mente ed è:
"Ma...ecco...questa sfida...che roba è?"
"Una gara di ballo individuale al quale puoi partecipare solo se il tuo padrone paga la tua iscrizione. Il numero massimo di partecipanti è di dieci, i quali vengono poi divisi in cinque maschi e cinque femmine."
Fa una leggera pausa e poi continua:
"Ognuna delle due categorie dovrà avere un vincitore ed una vincitrice, entrambi scelti dalla giuria durante lo spettacolo. Il migliore della propria categoria può vincere cinquantamila euro."
Sgrano gli occhi.
"Che?! Scherzi?!"
"No, affatto; e la cosa più bella è che, se vinci e la cifra copre il prezzo con cui sei stato comprato o comprata, puoi pagare il debito che devi al tuo proprietario e tornare ad essere una persona libera."
Veramente?
Mi basta...vincere?
Vincere per stare finalmente lontano da Kirishima?Quella sera stessa
Kaminari's POV
"Faccia partecipare anche me! La prego!" Supplico da sopra di lui.
Siamo entrambi nudi sul letto e lo abbiamo appena fatto.
Sto così bene in questo momento...mi sento così al sicuro, accanto a lui...
"Falla finita Denki." Dice schiettamente il padrone.
Mi accascio addosso a lui, le braccia incrociate sul suo busto forte e muscoloso, il mio mento abbandonato su di esse.
Sono proprio stanco...i ritmi del padrone sono sempre esagerati...
"Perché no?" Borbotto.
"Ho già pagato l'iscrizione per Bakugou e non posso prendere il posto di un altro partecipante, sai che sono limitati."
Bakugou, Bakugou, Bakugou...sempre quel dannatissimo Bakugou...
Sbuffa ed io rispondo:
"Sì, ma volevo partecipare anch'io..."
"E perché mai? Ti ho già offerto la libertà, oltretutto gratuitamente, e hai anche avuto il coraggio di rifiutarla assieme ad Ashido. Questa gara è stata fatta per aiutare quelli che vengono comprati, per noi è puro svantaggio..." Spiega, "È un po' come fa il gatto col topo: lo lascia andare, gli dona speranza e poi lo ripiglia alla prima occasione. È una bastardata creata da noi, perché vuoi farne parte?"
'Per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari di quel grandissimo figlio di puttana che ha rubato il mio posto, così che egli vinca ed usi i soldi per andarsene, fintanto che non è ancora innamorato di te...'
Sì, questo vorrei dirgli...ma come potrei?
"Volevo farle vedere quanto sono migliorato."
Sorrido innocentemente e lui ricambia il mio sorriso.
"Avvicinati." Sussurra.
Io eseguo obbediente e non appena sono ad un palmo da lui, mi lascia un lungo e casto bacio sulle labbra.
"Mi porterà con lei, la sera della sfida? Almeno questo?" Domando.
"Porteró tutti e tre, è una promessa."Angolo autrice
A Kaminari brucia il culo.
In tutti i sensi :3
Anyway, fatemi sapere che ne pensate e se vi piace, votate!
Shiauuu <3
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Sold to you (KiriBaku/BakuShima)
FanfictionIn una piovosa giornata d'inizio autunno Bakugou Katsuki viene rapito. Finisce inaspettatamente in un giro d'aste di persone, a causa del quale, si ritrova ad essere venduto ad un'affascinante gentiluomo dai capelli rosso cremisi che risponde al nom...