Kirishima's POV
Mi piego sulla tazza del water quasi arrivando al punto di vomitare i miei stessi organi, ringraziando Iddio di aver mangiato poco questa sera.
No, non é vomito da sbornia.
Magari lo fosse.
É vomito da ansia.
Da nervosismo.
Sono nervoso, ovviamente.
Ora più di quando siamo arrivati qui.
Ora che Bakugou ha ballato sono davvero preoccupato.
Non avrei dovuto far sì che Ashido gli insegnasse...sono stato un'idiota!
Colpisco con i pugni la tavoletta lurida, per poi sputare un misto di saliva e vomito residuo.
"Dannazione!" Urlo, "Ho fatto una cazzata!"
Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi alla consapevolezza di aver sbagliato alla grande.
Scendono copiose e spaventosamente numerose.
So che non sono nella posizione di lamentarmi...ma non posso mandare giù la cazzata che ho fatto.
Sono davvero un'idiota...
Mi sollevo dalla tazza per poi spalancare la porta alle mie spalle ed andare al lavandino.
Mi lavo bocca e faccia, sperando di mandare via tutto lo schifo e tutte quelle lacrime.
Le mani mi tremano, lo stomaco è in subbuglio e gli occhi rossi e umidi.
A malapena riesco a parlare dal nervoso e dall'ansia che si è ormai aggrappata al mio cuore.
Mi guardo allo specchio, chiedendomi come ho fatto a finire in una situazione simile.
Pian piano, il mio volto attraverso lo specchio assume fattezze differenti ed i miei capelli mutano dal rosso cremisi al biondo cenere.
La mia espressione, da triste e spaventata diventa arrogante e sicura di sé.
Me ne andrò, Kirishima.
Mormora il mio stesso riflesso.
No..non é più il mio riflesso...
Ora scapperò e vivrò con chiunque, purché non sia tu.
Una risata soddisfatta ed un'ultima frase, peggio di un coltello:
So che mi ami, Kirishima Eijirou...
Il riflesso sorride malefico.
Ma io ti odio.
Quella voce, quel volto, quel ghigno...mi rendono cieco dalla rabbia in meno di un secondo: scaglio il mio pugno destro contro il vetro, mandandolo in frantumi.
Urlo disperato contro i vetri infranti.
Dolore fisico ed emotivo assieme.
"Tu non sai niente, brutto stronzo!" Piango ed impreco contro i residui dello specchio.
Noncurante della mano sanguinante e del mio atteggiamento da pazzo scatenato, concludo urlando:
"Io ti odio!"Bakugou's POV
Kirishima è sparito.
Non so ben dire in quale momento si sia defilato, ma sembrava sconvolto.
Aveva iniziato a piangere...perché?
Ashido sembrava perplessa a sua volta, ma pare che gli unici ad averci fatto caso siamo noi...
Tuttavia, il pensiero di Kirishima scompare di colpo dalla mia mente, non appena mi appare davanti Uraraka, finalmente con un largo sorriso e le gote arrossate.
Da quanto non sorride in questo modo?
"Bakugou sei stato fantastico!" Urla la ragazza, saltandomi al collo ed abbracciandomi.
Essendo ancora coperto solo dal telo nero, il contatto con la sua pelle fredda mi fa rabbrividire, ma mi rende anche enormemente felice.
"Grazie..." dico solo, un tantino imbarazzato.
Non appena si scolla, l'accappatoio rosa le svolazza attorno mostrando qualche lembo di pelle qua e là...cose che normalmente non si vedrebbero.
È così bella...
"Sono certa che vincerai di sicuro!" Esclama, "Sono così felice per te!"
Anch'io, ma...
"E tu?" Chiedo.
Lei mi guarda con fare interrogativo, ma non appena capisce che intendo, il suo viso si rabbuia di colpo.
La cosa dura un secondo, poiché la ragazza si affretta a tornare allegra.
"Io me la caverò, non preoccuparti." Dice sorridendo.
Mi da le spalle e fa per andarsene, ma io le afferro un braccio per poi cercare di farla voltare verso di me, invano.
"Uraraka..." mormoro.
La ragazza non si gira.
"...farò in modo che Kirishima ti compri." Dico fermamente.
La castana si gira infine verso di me, il labbro contratto, gli occhi umidi.
"Sarebbe...fantastico." mormora.
"Puoi scusarmi, solo un momento?" Domanda poi, ed io, annuedo, le lascio il braccio.
La giovane si dirige al guardaroba e scompare dietro la porta.
Cosa succederebbe, se Midoriya si rifiutasse di venderla?
Sento un leggero picchiettio sulla mia spalla e mi volto istintivamente.
È Jirou e tiene in mano un accappatoio rosso cremisi che mi passa con noncuranza.
"Sei stato grande." Dice, con un leggero sorriso in volto.
La ringrazio e prendo l'accappatoio.
Inizio a guardarlo confuso e perplesso.
Questo é il suo colore...
Penso di sfuggita.
Scuoto la testa e penso che tanto non m'interessa, ma...
Starà bene? Forse dovrei andare da lui?
"Ehi, sei stato fenomenale!" Esclama Hagakure da dietro di me, risvegliandomi da quegli strani pensieri.
Viene verso di me tutta allegra, seguita dalla pacata figura di Tokoyami.
"Sarà dura batterti, amico." Dice lui, allungando il pugno verso di me.
Faccio scontrare le nostre nocche in segno di saluto e lo ringrazio.
Indosso l'accappatoio imponendomi di non pensare a lui e sfilo da sotto di esso il telo nero.
"Ragazzi, sarà veramente difficile superare il concorrente che si è appena esibito, ma...ehi, non si sa mai! Ora è il momento di Tokoyami Fumikage, della signorina Asui Tsuyu!"
Tokoyami ci saluta si affretta ad andare sul palco.
Esegue una performance discreta, penalizzato tuttavia, dalla sua rigidità nei movimenti.
Subito dopo di lui, si esibisce il concorrente di nome Monoma, anche lui con manie di esibizionismo degne della donna di mezza età esibitasi prima, quella chiamata Mount Lady.
L'unico avversario che dovrei veramente temere é il ragazzo di nome Dabi...
Il giovane sfregiato non ha aperto bocca da quando è arrivato, ha fatto la sua gara e si é schiaffato in un angolo come nulla fosse, rimanendo in silenzio.
Senza vantarsi, senza commentare, senza dire una singola parola.
"Bene gente! La competizione è finita, è giunto il momento delle premiazioni!"
In seguito all'annuncio, pian piano tutti i partecipanti si riuniscono nelle quinte, per poi posizionarsi in fila sul palco, dinanzi agli spettatori.
Al centro del palco si trova il presentatore con due buste in mano.
Noi maschi ci disponiamo alla sua destra e le femmine alle sua sinistra.
Mentre il ragazzo occhialuto parla a raffica e si perde nei suoi infiniti preamboli, con lo sguardo prendo a cercare Kirishima ed Ashido.
Sono entrambi in fondo alla sala.
Kirishima è seduto si di una sedia, la postura scomposta e le mani a penzoloni sui braccioli.
Noto subito che la destra ha qualcosa di strano...sembra essere stata fasciata con della stoffa bianca.
La sua bocca è contratta, il suo sguardo è triste ed arrabbiato.
Ashido è in piedi alle sue spalle, bella diritta con le mani dietro la schiena ed il viso palesemente preoccupato.
"Bene bene, ora è il momento di annunciare i nostri due vincitori, scelti dalla giuria!" Inserisce il microfono nell'apposito sostegno e poi annuncia, allargando il braccio sinistro:
"Tra le nostre giovani partecipanti, colei che ha ottenuto i voti più alti é..."
Classico rullo di tamburi...
"Toga Himiko, del signor Shigaraki!" La ragazza fa un passo avanti con fare trionfale, sorridendo e ghignando, tutta contenta.
Iida le consegna la busta e lei ritorna al suo posto.
"Bene, ed ora la categoria maschile..." Annuncia, "Se non fosse stato per le cicatrici, orribili secondo la giuria, del signor Dabi, qui presente, non avrebbe vinto..." Esclama, "Signore e Signori, ecco a voi il nostro vincitore: Bakugou Katsuki!"Ashido's POV
Al suono di quelle parole, Bakugou si fa avanti sorridendo e prende la busta.
Il suo sguardo va al pubblico, per poi spostarsi su una delle ragazze, anche lei sorridente per aver saputo delle sua vittoria.
Butto un occhio a Kirishima, il quale sta afferrando i braccioli della sedia, fino a farsi sbiancare le nocche della mano ancora sana.
"Ashido, portami da bere." Dice seccamente ed il mio sangue si gela all'improvviso.
"Signore, non credo che..."
"Quello che credi tu non conta proprio un cazzo!" Urla, sempre guardando dritto davanti a sè.
Verso il palco.
Verso Bakugou.
La musica copre la sua voce al resto delle persone, ma io lo sento bene.
Alcune lacrime salgono ai miei occhi, non appena sento quelle parole.
Con un colpo di tacco secco, da dietro passo davanti a lui e mi pianto lì, diventando irremovibile.
Sempre con le lacrime agli occhi gli urlo in faccia:
"Quello che penso io è la stessa cosa che pensa Bakugou!"
Faccio una pausa.
"So che sei innamorato di lui...ma questo non ti da il diritto di ferirmi ogni volta che ti fa un torto!"
Il naso di Kirishima si contrae in una smorfia ed i suoi occhi guardano altrove.
"Non ti ama, lo vuoi capire?!" Mi sfugge all'improvviso.
Non appena ode le mie parole, il rosso scatta in piedi e mi molla un schiaffo col dorso della mano sinistra, dritto sul mio viso.
"Non osare parlare per lui." Dice allora, gli occhi sgranati, fissi nei miei.
Non distolto lo sguardo, non questa volta.
"Raccontatela pure quanto ti pare." Rispondo allora, "Io me ne vado."
I suoi occhi prendono a guardami con fare interrogativo, fa per afferrare il mio polso, ma mi giro di scatto e corro in tutta fretta dal signor Todoroki, chiedendogli di ordinare ad uno dei suoi di controllare il padrone.
"In che senso, controllare?" Domanda incuriosito il giovane.
Nonostante sia nobile non deride e non insulta quelli come noi ed io gli sono grata per questo.
"La prego, è importante, davvero importante, che lui stasera non beva...non lasci che si ubriachi, la prego." Chiedo disperata.
Shouto Todoroki non è stupido e, soprattutto, conosce Kirishima anche da piu tempo di me.
Capisce al volo, sia dalla mia faccia che dalle mie lacrime, cosa sta succedendo.
Il suo sguardo si sposta da Kirishima, fermo in lontananza, a me e mi guarda con grande apprensione.
"Va bene." Dice solo, con in volto un sorriso gentile.
Lo ringrazio infinitamente e corro fuori dal locale.
Butto un occhio alle mie spalle e vedo che non c'è nessuno ad inseguirmi come vorrei.
Inutile illudersi, penso, io non conto un cazzo per lui.Angolo autrice
E niente.
Finalmente avete scoperto perché Kiri ha attaccato a piangere ieri^^
Spero il cap vi sia piaciuto e, nel caso, votate!
A domani col prossimo :3
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Sold to you (KiriBaku/BakuShima)
FanfictionIn una piovosa giornata d'inizio autunno Bakugou Katsuki viene rapito. Finisce inaspettatamente in un giro d'aste di persone, a causa del quale, si ritrova ad essere venduto ad un'affascinante gentiluomo dai capelli rosso cremisi che risponde al nom...