13) Costrizione

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Bakugou's POV
Kirishima mi trascina per i capelli, sbattendomi con forza contro il palo di ferro.
Prima che possa reagire, prende i miei polsi, li porta in avanti e li lega tra loro dall'altro lato del palo, usando la propria cintura.
Mi tira un calcio secco negli stinchi, facendomi cadere in ginocchio.
Inizio a tirare la cinghia invano, cercando perfino di avvicinarmi ed aiutarmi con i denti.
Afferra i miei capelli e con uno scatto mi sbatte la testa contro il palo di ferro.
Il dolore mi pervade la fronte.
Non posso oppormi.
Penso, rammentando che Ashido rischia al posto mio.
Lui si aggrappa con sempre nuova arroganza alle mie ciocche bionde,  tirandole e strattonandole come giocattoli.
"Che cosa...vuoi farmi?" Riesco a mormorare.
M'induce pian piano ad inarcare la schiena per poi avvicinarsi al mio orecchio:
"Potrei improvvisare..." sussurra, "Sono bravo in questo, sai?"
Sento la sua mano scendere ed insinuarsi da dietro nei miei pantaloni, abbassandomeli un poco.
"Ma che...?!"
Un colpo in testa ed un'imprecazione, mi obbligano a stare zitto.
"Ti avverto, cagnolino: la prima volta fa un male boia," biascica, "ma tu sopporta, per il bene del tuo padrone, okay?" Ride.
"Brutto figlio di puttana!" Impreco sentendo le sue dita muoversi sulle mie natiche, toccandole come se fossero il culo di una donna.
Abbassa definitivamente sia pantaloni che mutande, facendomi sussultare.
"Non farlo cazzo!" Urlo sull'orlo della disperazione.
Sono nudo come un verme.
Sono nudo, dannazione!
Sono così disorientato che quasi non riesco a crederci.
Merda, merda, merda!
Vorrei essere ovunque tranne che qui!
Lentamente, sento qualcosa farsi strada con delicatezza nella mia apertura, facendomi sobbalzare visibilmente.
Con la coda dell'occhio vedo che sta armeggiado con due dita.
Continua a mantenere la mia schiena inarcata e prende a leccarmi il lobo dell'orecchio, scendendo poi fino al collo e sulla schiena.
Preme il suo bacino eccitato contro di me, inducendomi a scostarmi, facendomi toccare il palo freddo col petto.
"Pronto?" Domanda ridacchiando.
"Non pensarci neanche...! Ah!"
Senza che me ne accorga nemmeno, le dita vengono sostituite da qualcosa di più grosso e prepotente.
Lacrime calde affiorano dai miei occhi e mi sento preda di un dolore devastante.
Lo sento entrare ed uscire con movimenti lenti e costanti, come se godesse nel vedermi patire le pene dell'inferno.
La mano che aveva usato, sale lungo il mio fianco, per poi afferrarmi e torcermi un capezzolo fino a farmi urlare di dolore.
Kirishima ride beffardo tra un colpo ed il successivo, mentre dai miei occhi scorrono le lacrime.
Che dolore...
Dio...che male!
"E pensare che volevo aspettare fino a quando saresti stato tu stesso a concederti..." ride, "volevo fare il tutto con le buone...e invece sembra tu ti ostini ad odiarmi, perciò non vedo perché dovrei attendere oltre."
Il suo risolino da ubriaco viene interrotto da qualche gemito.
"È anche troppo stretto per me," mormora sempre biascicando, "ma dopo un altro paio di volte, diventerà perfetto..."
Un altro paio di volte?!
Le lacrime scendono copiose dalle mie guance, mentre gemo ed ansimo, sperando di riuscire a sopportare quell'inferno fino a quando non verrà e tutto questo sarà finito.
Ti prego, non lo voglio dentro di me...ti prego, fa che tutto finisca in fretta...
La mano che prima teneva sul mio capezzolo ormai devastato, scende tastando il mio corpo fino a raggiungere la mia intimità, iniziando a toccarmi, aiutandomi ad alleviare quel dolore atroce.
Mi concentro maggiormente sulla mia erezione e sul piacere che essa riesce a darmi, piuttosto che concentrarmi sulla sensazione scottante che il suo bacino trasmette al mio.
Quel misto di sensazioni si prolunga per altri cinque interminabili minuti ed alla fine, veniamo entrambi.
Parte del suo seme si riversa copioso sulla mia apertura e sul mio sedere, mente il mio finisce a terra.
Ansimo distrutto, sperando che sia tutto finito.
Aspetto di essere liberato mentre il mio corpo trema e rimane preda degli spasmi.
Tuttavia, Kirishima riporta la sua mano sul suo membro non più eccitato ed inizia ad attizzarsi di nuovo.
No, ti prego...non un'altra volta...
Le mie lacrime ritornano, ma Kirishima non accenna a riprendermi, bensì, si mette in piedi accanto a me e mi ordina di prenderlo in bocca.
Mi rifiuto, ma lui mi tira verso di sé afferrando i miei capelli per l'ennesima volta e spingendo la mia testa contro di esso.
Con le guance solcate dalle lacrime, a malincuore lo circondo con le labbra, come da lui ordinato.
"I cani fanno sempre quello che ordina il padrone..." mormora.
Ci ripenso e cerco di allontanare la testa dal suo bacino, ma la mano che tiene dietro di essa m'impedisce d'indietreggiare.
"Se lo mordi..." Dice poi, "giuro che torno a scoparti fino a domani mattina."
Altre lacrime scendono al solo pensiero di altro dolore.
Mi limito a chiudere gli occhi ed a non pensarci, eseguendo senza oppormi il movimento dettato dalla sua mano dietro la mia testa.
Mi fa così schifo averlo in gola che quasi mi viene da vomitare.
Mentre sto ancora eseguendo, mi lascia di colpo e mette la stessa mano sulla mia fronte, obbligandomi ad allontanarmi, per poi venirmi in faccia di proposito.
"Ah, scusa! Non era mia intenzione, davvero!" Recita, facendo il finto tonto.
Vorrei alzarmi e dargli una testata, ma sono stanco, sudato e tremante.
Ho freddo...
Lui si abbassa all'altezza del mio viso stanco e dice:
"Sei così sexy, conciato così..."
Sono un certo stato di trance...difficilmente seguo quello che dice la sua voce schifosa.
Si avvicina la mio orecchio e sussurra:
"Non osare mai più contraddirmi, sono stato chiaro?"
Annuisco debolmente, gli occhi semichiusi dalla stanchezza.
"Bene."
Si alza e riprende da terra la bottiglia d'alcool ormai vuota.
Si avvicina barcollando alla porta, lasciandomi legato al palo e sporco dalla testa ai piedi.
Apre la porta e se ne va con noncuranza, lasciandomi lì.

Sold to you (KiriBaku/BakuShima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora