39) Avvertimento

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Kirishima's POV
"Ehm...signore?" Domanda umilmente il mio maggiordomo, fermando sia me che Bakugou ad un passo dalla porta d'ingresso.
"Sì?" Chiedo.
"Potrebbe seguirmi un secondo?" Domanda, "Solo...lei?"
Annuisco, chiedendo a Bakugou di aspettare alla porta.
Seguo il maggiordomo fino al salotto, dopodiché il servitore si gira e domanda:
"Ecco...volevo chiederle...riguardo a quel...lubrificante, che mi ha chiesto di tenere da parte...cosa devo fare?"
Sembra visibilmente a disagio, ed in imbarazzo.
"Lascialo pure sotto il mio letto. Ci penserò io poi." Dico, per poi girarmi nuovamente verso Bakugou, "Grazie." Aggiungo successivamente.
"Pronto?" Domanda il biondo ed io annuisco.
La porta ci viene aperta da un altro dei miei maggiordomi e non appena la attraversiamo, Bakugou si ferma, intederdetto.
"Dov'é la limousine?" Domanda confuso.
Sorriso roteando le chiavi della mia fantastica Porsche sulla punta dell'indice.
"Mi spiace rovinarle la festa, signore, ma per oggi sarò il suo autista, spero non le dispiaccia." Annuncio con voce ironica.
Bakugou inarca il sopracciglio, ed esibisce un sorrido divertito.
Mi segue fino alla vettura, parcheggiata in fondo al vialetto.
Premo il tasto d'apertura ed il sistema di chiusura della macchina si disattiva con un sonoro CLICK.
Bakugou sale dal lato passeggero, mentre io a quello del guidatore.
"É una bella giornata..." mormora, "peccato non avere la capotte..."
Eh...lo so...
"Non avevano una cabrio*, lì dove l'hai presa?"
Lo guardo interdetto.
"Certo che l'avevano." Dico, confuso.
Lui aggrotta le sopracciglia.
"Perché non hai preso quella?"
"Avrei dovuto spendere 25.000€ in più, perciò ho preferito lasciar perdere."
Bakugou sgrana maggiormente gli occhi.
"Prendi in giro?" Chiede.
Lo guardo.
"Perché dovrei?" Chiedo.
"Scusa...ma per questa, quanto hai speso?" Domanda.
Sbuffo.
Avrei preferito non dirglielo...
"200.000€, più o meno."
Bakugou sgrana gli occhi e si afferra il petto, come se stesse avendo un attacco cardiaco.
Ecco.
È proprio per questo tipo di reazioni che se posso evito di dirgli quanto spendo.
Bakugou si tranquillizza e dice:
"Scusami eh. Fammi capire bene: spendi l'ira di Dio per una macchina e ti giochi la capotte per 25.000?" Chiede.
"Esatto." Rispondo, guardandolo di sottecchi.
Già so di aver fatto una cazzata, non c'è bisogno che tu me lo rifacci.
Penso, stizzito.
Bakugou ride nel vedere la mia faccia.
Una risata fastidiosamente sonora.
Mai visto ridere così...
"Scusa hai già fatto 30, a sto punto fai 31!" Urla, agitandosi in preda alle risa.
"Senti, falla finita." Sentenzio solo, dandogli una spintarella con una mano, sapendo che ha ragione.
Bakugou ride di gusto per altri due o tre minuti mentre guido verso la villa ove si terrà la cerimonia, poi quella sua fiamma si spegne pian piano.

Parcheggio la macchina dinanzi al vialetto di casa Todoroki, ove un parcheggiatore attende diligentemente che io gli passi le chiavi.
"Occhio a non graffiarla." Mi raccomando col ragazzo, scrutandolo, cercando di capire se mi convenga o meno fidarmi.
Il parcheggiatore in questione sembra essere molto giovane, non l'ho mai visto prima d'ora e ciò mi lascia intendere che non abbia poi tanta esperienza.
Lo sforzo che sono costretto a fare per lasciargli quel gioiello di un auto, si rivela essere immane.
Il ragazzo annuisce al mio avvertimento, afferra le chiavi con spavalderia e da quando sale in poi, mi costringo a non guardare perché potrei dare di matto.
Mi giro verso la scalinata, gli occhi fissi sull'orologio da polso sulla mia sinistra.
11.26...
Cammino con Bakugou poco dietro di me.
Mi fermo, mi giro e gli sorrido.
Non appena mi raggiunge, come d'istinto, gli porgo il braccio.
Abituatomi a Kaminari, il quale era solito aggrapparsi a me ad ogni occasione, il mio gesto si rivela essere quasi automatico.
Tuttavia, Bakugou manco si accorge della mia azione e tira dritto lungo la scalinata, probabilmente chiedendosi perché mai io mi sia fermato.
Lo guardo, perplesso e nostalgico.
Quello che fa, mi ricorda un sacco Ashido...
Il menefreghismo della ragazza, è stato il mio pane quotidiano per un buon mesetto, a seguito del suo acquisto.
Ricordo che quel modo di fare così indipendente e sfacciato, mi eccitava ogni singola volta.
Ho sempre amato quel comportamento...
Penso, sorridente.
Credo sia quello il motivo principale, per il quale sono così perso per Bakugou...
Uno dei servitori di Todoroki ci accoglie alla fine della scalinata.
"Prego, seguitemi." Dice, con un lieve inchino.
La vista della casa mi strappa dai miei pensieri, impressionandomi come ogni altra volta.
Casa mia é uno sputo al confronto...
Penso, mentre il maggiordomo ci guida attraverso numerosi ed intricati corridoi, conducendoci all'enorme giardino sul retro, dove sarei potuto benissimo giungere anch'io, semplicemente aggirando la villa.
Un bellissimo e spazioso giardino si estende dinanzi a noi, provvisto di numerose piantine e pochi alberi, veri e propri.
Alla nostra destra, vi sono due blocchi, composti da numerose file di sedie, separate tra loro da un vistoso tappeto rosso, posto sulla soffice erba del prato.
A termine tappeto vi é un piccolo altare rialzato, coronato da un arco in metallo, rivestito di fiori bianchi.
Le sedie delle prime file sono quasi tutte piene, mentre sotto l'arco vi sono Todoroki, un presunto prete ed un paio di damigelle, tra cui Kendou, la ragazza di Tetsutetsu.
Io e Bakugou prendiamo posto nei penultimi posti in fondo, pregando entrambi che finisca in breve tempo.
La musica parte e la sposa sfila tra le sedie con il suo lungo e bellissimo vestito bianco, accompagnata dal padre.
Una volta giunta dinanzi al suo promesso sposo, la cerimonia ha inizio.

Sold to you (KiriBaku/BakuShima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora