*IN ALTO, ROSE WEASLEY"
Una figura sinuosa ondeggiava sensualmente nella sua direzione. Lunghi capelli rossi come la passione, solcati da onde morbide che ricadevano sulla schiena nuda. Un trucco scuro e intenso risaltava le due iridi chiare come il riflesso della luce sull'acqua e blu come il più profondo degli oceani. Un capo leggero dai colori caldi fasciava le curve perfette della giovane ragazza, che nessuno mai aveva avuto il privilegio di toccare, di fare sue. Il seno prosperoso messo in evidenza da due semplici lembi di morbido tessuto. Le lunghe gambe scoperte, slanciate maggiormente da un tacco nero che indossava con maestria ed esperienza. Il suo nome era Rose Weasley, e Scorpius Malfoy le stava perforando il petto con occhiate incredule. La ragazza lo affiancò con scioltezza, un sorriso sgembo stampato sul viso, l'espressione di una vincente. Gli occhi di tutta la sala erano puntati su di lei.
"Ho seguito il tuo consiglio...e devo dire che ne è valsa la pena." Gli Disse la rossa, ma senza guardarlo negli occhi. Neanche lui lo stava facendo, continuava a fissare un punto preciso della parete.
"Buona serata Scorpius, la mia lo sarà, senza alcun dubbio." Con questa frase la primogenita dei Weasley congedò il figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, non esitando a farsi scappare un ultimo ghigno trionfo.
Il biondo non si era mosso di un millimetro, arti paralizzati, mente fusa, bocca asciutta.
"Merda." Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare.
La reazione del ragazzo dal viso affascinante non poteva essere biasimata. Qualche tempo prima, i due avevano avuto uno diverbio decisamente strano, che aveva segnato particolarmente la piccola Rose.
Quest'ultima stava beatamente salendo le scale con movimenti svelti e respiro accellerato. Solo dopo qualche minuto si accorse della presenza del biondo: era troppo indaffarata a preoccuparsi per la lezione di pozioni alla quale sarebbe certamente arrivata in ritardo, piuttosto di chi avesse intorno.
"Veramente interessante come, di tutti i fondoschiena che ogni notte hai la necessità di osservare, oggi tu abbia optato per il mio. Credevo che in me vedessi solo cinismo." Esclamò la rossa girandosi bruscamente verso il suo acerrimo nemico, bloccandogli il passaggio. Al diavolo pozioni, non poteva perdersi un'occasione simile.
"Ti guardo spesso Weasley, in te noto ben altro che cinismo." Rispose con fermezza lui, guardandola con occhi privi di sfida.
" Lo apprezzo, davvero. Ma ora sposta lo sguardo altrove e rifletti su quanto tu possa essere disperato." Concluse lei con superficialità e indifferenza: caratteristiche che mandavano su tutte le furie il giovane che aveva di fronte, ma delle quali lei stessa andava più che fiera.
"Non dovresti vergognarti. Non ti manca nulla. Mi trovi un pervertito, ma neanche sai quante voci girano sul tuo conto. I maschietti di questa scuola ti adocchiano più di quanto io abbia potuto fare pochi minuti fa." Rispose Scorpius, non lasciandosi scappare l'occasione di ammirarla per la seconda volta.
"Dovresti sapere quanto per me tutto questo possa essere irrilevante. Non sento la necessità di mettermi in mostra, né di spogliarmi per soddisfare i vostri piaceri. Ho una dignità. Trovatevi un altro passatempo, o una nuova preda da mettere nel mirino."
" Per una volta tieni a bada il tuo orgoglio: qui nessuno sta parlando di dignità." La interruppe con ira e disprezzo il giovane Malfoy, avvicinandosi pericolosamente alla ragazza. I loro petti si scontrarono con grande impatto, e Rose trasalì. Riprese poi: " Non sono qui per complimentarmi con il tuo sedere, tantomeno per farti sentire desiderata. Con l'ego che fai marcire dentro di te, non capisco nemmeno come tu possa avere degli amici. Desidero che tu la smetta di mostrarti per ciò che sei esclusivamente in mia presenza. Quando sputi sentenze sul mio conto non te ne guardi minimamente, perciò non sentirti in imbarazzo in un vestito troppo corto. Saresti sempre la stessa arrogante melodrammatica di tutti giorni, di conseguenza non risulteresti mai volgare. D'altronde, sei Rose Weasley... o sbaglio?" La guardò un'ultima volta attraverso le lentiggini, successivamente infilò le mani gelide dentro le tasche della divisa serpeverde, e con eleganza salì gli ultimi gradini della rampa e scomparve dietro l'angolo.
Rose sbuffò pesantemente: quel ragazzo era snervante. Si rigirò su se stessa e imboccò la via per il dormitorio. Aveva già subito fin troppe seccature per quella mattina: decise di rinunciare a pozioni.
La rossa aveva pianificato tutto, affermò con prontezza Scorpius. In tutti quegli anni aveva compreso tanti lati e sfaccettature della sua personalità, come infondo è giusto che un nemico faccia. Sapeva che Rose Weasley doveva sempre avere l'ultima parola con chiunque. Il suo silenzio acconsentiva. Ma , dal momento in cui era lei a dettare legge, non c'era mai nulla da acconsentire. Studiava ciò che diceva, mai gli era capitato di sentire un suo intervento futile, privo di senso. Inopportuno senza alcun dubbio, d'altronde era una sua priorità far sentire il suo ego e la sua opinione di merda. È meschina come pochi. Farebbe sprofondare gli altri solo per riuscire in tutto ciò in cui si applica. E il biondo lo sapeva bene. Conosceva anche il motivo per il quale, in questa maledetta festa di inizio anno, la ragazza stava indossando quel dannato abito : per dimostrare come la perfetta Rose Weasley possa stupirti. Fanculo a lei e alle sorprese. Voleva mettere un punto alla conversazione di qualche settimana prima, ecco tutto. Il rancore e l'orgoglio potrebbero mangiarsela viva.
Tuttavia , questa volta aveva vinto lei, e lo sapevano entrambi. Scorpius si avvicinò al bancone con passo tirato, ordinò un bicchierino di whisky incendiario che si scolò in pochi secondi. L'alcool era un toccasana per il suo animo nero. Si fece largo tra la mischia di ragazzi puzzolenti e ubriachi. Riconobbe una delle ragazze che si era fatto quellostesso pomeriggio, la prese per il gomito e con frustazione la baciò. Non prima però di lanciare un altro sguardo furente verso Rose, la quale si stava strusciando in maniera provocante contro John Russell, ultimo anno. La odiò con tutto se stesso.
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Orgoglio.
Fanfiction"Sai, piccola Rose, cosa non sopporto di te? La tua necessità di mostrarti matura, profonda, vissuta, anche quando sia tu che io sappiamo che ciò che chiami saggezza, sono semplicemente le parole che compongono i tuoi insulsi libri. Credi di saper s...