È questo che fanno gli amici?

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Le goccioline di pioggia scorrevano lente dalle vetrate colorate del castello inglese, rinfrescando gli animi dei giovani studenti della scuola.

Erano settimane che i ragazzi avevano programmato una sana uscita ad Hogsmade, e per quanto la pioggia potesse sembrare aver rovinato i loro piani, al contrario, aveva certamente colorato il loro pomeriggio: il piccolo villaggio magico diventava incantato, bagnato dalla pioggia.
Una burrobirra da Rosmerta si trasformava in un appuntamento imperdibile, tra chiacchiere tra amici e risate sentite, mentre l'odore dell'asfalto bagnato degli stretti vicoli inebriava le menti dei passanti.

Così, gocciolina dopo gocciolina, piccoli e dolci sorrisi spuntarono sui volti di Rose Weasley, Lily Potter, e tutti gli altri componenti della famiglia, che guardavano sognanti fuori dalla finestra.

"Voglio morire così!" Disse Lily scendendo le scalinate del castello eccitata.

"A chi lo dici Lily!" Rispose Rose, che mai come in quel momento aveva desiderato una pioggia così gratificante.

"Non so cosa abbia messo la McGranitt nei nostri bicchieri oggi, ma non credo di aver mai visto tutti così felici..." Pensò Albus, guardandosi intorno.

"Beh, puoi chiederlo direttamente a lei." Disse uno degli Scamander indicando la preside che si precipitava proprio nella loro direzione.

"Buon pomeriggio ragazzi, cerco Rose Weasley." Esclamò seria la donna, guardando dritta negli occhi la ragazza interessata.

Rose sentì il cuore batterle forte: aveva capito perché era lì.
Deglutì, per poi fare un passo avanti.

"Eccomi professoressa, mi dica." Disse con coraggio la Grifondoro...guai in vista.

"Credo che lei  sappia perché sono qui, signorina."
Il clan Weasley-Potter era all'ascolto, curioso di sapere cosa avesse combinato il suo membro più brillante. Bastarono pochi attimi, a Scorpius Malfoy, per unirsi alla situazione. Si posizionò di fianco alla McGranitt, osservando Rose con un ghigno divertito. La ragazza lo fulminò con lo sguardo.

"Mi è stato riferito che due giorni fa lei si sia infiltrata senza il mio permesso nel mio ufficio, mentre gli altri studenti erano in Sala Grande per il pranzo. Tutti gli studenti e professori, ovviamente." Disse severa la preside, corrucciando la fronte e portandosi le mani sui fianchi.

Scorpius Malfoy dietro di lei, sghignazzò, beccandosi un'occhiataccia dalla professoressa, che gli intimò di smetterla.
Albus aveva sgranato gli occhi, incredulo che proprio Rose avesse fatto una cosa simile, completamente sola, con gravi rischi di essere scoperta.
Lily e Dominque ridevano, mentre gli Scamander guardavano compiaciuti la scena.

Fred e James, Beh, loro facevano finta di asciugarsi una lacrima, in segno di riconoscenza e fierezza verso la cugina.
"Questa è mia cugina, gente!" Urlò Il primogenito Potter, beccandosi un rimprovero dalla professoressa.
Rose era sbiancata.

"Volevo farle i miei complimenti: è riuscita a non farsi scoprire da nessuno. Tuttavia, si da il caso che i vecchi presidi di questa scuola siano particolarmente impiccioni, e i loro quadri mi hanno riferito tutto, dal principio." Continuò la McGranitt.

Rose arrossì violentemente, cercando le parole giuste per giustificarsi.
"Professoressa, giuro solennemente di non aver organizzato malefatte nel suo ufficio." Giurò la Rossa portandosi una mano sul cuore, e facendo ridere tutti i suoi amici.

"Per quanto mi dispiaccia Weasley, dovrò crederle questa volta. I miei 'informatori' mi hanno riferito che lei fosse lì solo per trovare la strada giusta, e Hogwarts darà sempre una mano a chiunque avesse bisogno di aiuto."

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